Esistono tre novelle prequel alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco scritte, ovviamente, da George R.R. Martin. Questi tre racconti (Il cavaliere errante, La spada giurata e Il cavaliere misterioso) sono sono raccolti nel libro intitolato Il Cavaliere dei Sette Regni edito da Mondadori, e si svolgono circa 100 anni prima degli eventi narrati nelle Cronache e, dunque, nella serie TV Game of Thrones. Protagonisti delle tre storie sono Ser Duncan L’Alto, un cavaliere errante di umili origini ma con grande senso dell’onore, ed il suo scudiero Egg, nomignolo sotto cui si cela un personaggio che siederà sul Trono di Spade: Aegon Targaryen, fratello di maestro Aemon e, dunque, nonno di Aerys II il Re Folle. Ci limiteremo a qualche accenno perché consigliamo di leggere il volume che, tra una storia e l’altra, ci da modo di conoscere ed approfondire le vicissitudini di casa Targaryen e le dispute nate nel tempo con i rami cadetti della casata e i grandi “bastardi” come i Blackfyre.
Ser Duncan L’alto diventa famoso e onorato tanto che anche lo show televisivo gli da un breve momento di gloria nonostante la sua figura non appaia, in una scena in cui Re Joffrey è con le sue guardie nella sala dov’è conservato il libro che narra le vite dei comandanti della guardia reale e prende un po’ in giro lo Zio/Padre Jamie che nel libro aveva dedicate un paio di righe a differenza di Ser Duncan che aveva ben quattro pagine.
Sì, parliamo proprio di Brienne di Tarth.
In effetti nella backstory di Brienne c’era qualche easter egg che suggeriva la discendenza: quando era piccola, infatti, trovò nell’armeria di casa uno scudo con raffigurati un olmo ed una stella cadente, che non è altro che lo stemma di Dunk.
Il motivo per cui lo scudo fosse nella sua armeria è sconosciuto, ma tra lo scudo, l’altezza, le molte caretteristiche in comune e lo stesso fortissimo desiderio di diventare cavalieri contro tutte le avversità i fan avevano già speculato a lungo sull’ipotesi di Duncan e Brienne.
Voi cosa ne pensate? Io vi saluto con il più classico del “winter is coming” e vi do appuntamento alla prossima.
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