Ehi, ma questa sesta stagione di Game of Thrones sembra non voler rallentare… e allora noi teniamo il ritmo e partiamo subito: via con la (psico)analisi!
Alla Barriera è tempo di incontri: dopo ben 6 stagioni due membri della sfigaterrima famiglia Stark riescono a riunirsi.
Lo spettatore, alla vista della tanto attesa reunion, si sente come il leggendario anchorman Ron Burgundy quella volta che si fece sopraffare dalle emozioni nella cabina telefonica.
Sansa è appena arrivata al Castello Nero e va subito a toccare le corde della nostalgia con Jon parlando di quanto fosse unita la famiglia Stark del rognone coi piselli della vecchia Nan. Ma questa straripante affettuosità cela, in realtà, un secondo fine: Darth Sansa vuole che Jon riconquisti Grande Inverno ed uccida il Bastardo Pezzo di Merda di Bolton, che tanto siamo tutti guerrieri col culo degli altri. Ma, all’ennesimo rifiuto di Jon che ribadisce di essere in aspettativa non retribuita, Darth Sansa dimostra di essere una tipa tosta sostenendo che, in caso, a riprendersi il villone di famiglia ci andrà lei armata di forcine per capelli ed assorbenti interni.
Intanto a cena avviene uno scambio di sguardi tra Tormund e Brienne che avrebbe fatto impallidire Anna Mazzamauro e Fantozzi…
…chiaramente in rete impazzano già i mentecatti che sognano la copula tra i due e, in un florilegio di emoticons, impreziosiscono i loro post con l’hashtag #Briemund. Ovviamente si tratta degli stessi disagiati che divulgano, con i loro pucciosi live tweeting trabordanti malessere mestruale e repressione, l’hashtag #Olicity per Arrow e #Rickhonne (che poi è politicamente scorretto e non si dice!) per The Walking Dead.
Dopo la parentesi ammiccamento tra fan favorite, a Darth Sansa arriva l’assist per portare a compimento i suoi loschi piani, e l’assist man è, guarda caso, proprio il marito Ramsay con una bella letterina in cui comunica di avere Rickon in ostaggio lanciando, poi, una serie di minacce mica male…
A questo punto Jon fa una rapida conta degli uomini: Ramsay ne ha 5.000 mentre lui ha solo 2.000 bruti. Sulla carta non c’è spesa: Jon è come il Milan dell’irreprensibile mister Brocchi che si appresta ad affrontare la Juve in finale di Coppa Italia… E INVECE NO perché Ditocorto il Birichino (la cui unica funzione è creare scompiglio) tiene in pugno quel minchione patentato di Robin Arryn il lord della Valle e, di conseguenza, tutti i cavalieri devoti alla sua casata. Adesso, non si sa bene perché, dopo aver dato in sposa Sansa a Bolton, Ditocorto il Birichino gli sta muovendo guerra.
Quindi preparatevi, già dalla prossima puntata, per l’upgrade dell’esercito di Jon.
Robin Arryn, you are our only hope…
A proposito: l’attore che interpreta Robin Arryn credo che sia l’essere umano più simile a Pippo di Walt Disney che sia mai esistito sulla faccia della Terra.
Intanto a Grande Inverno va in scena l’immancabile Angolo della Violenza Settimanale di Ramsay® che pianta il coltello con cui sbucciava la sua mela Melinda nell’orecchio di Osha, la bruta che sembrava essere tornata nel cast della serie dopo tre stagioni sul fiume dimenticatoio e invece no.
Dalle appassionanti vicende del Nord, spostiamoci ad Approdo del Re dove continua ad andare in onda lo speciale Monarchia V Chiesa: Dawn of Fregacazzi. Con l’Alto Passero che, nonostante rinchiuda i prigionieri in celle che neanche in un manicomio criminale dell’800, fa l’amicone con Margaery l’arrapante e le rivela di essere un ex calzolaio: “Un tempo facevo scarpe, si chiamavano Hogan Interactive ed erano estremamente scomode ma, siccome avevano una suola alta 20 cm, piacevano molto alla gente bassa. In quell’occasione ho capito che apparire è più importante che camminare in una valle verde. Così sono diventato molto ricco ed ho comprato una squadra di calcio ma poi non mi hanno dato un po’ di rigori ed allora ho mandato tutti a fanculo ed ho iniziato a fare il predicatore che mi dava più soddisfazioni.”
Mentre la patatissima mugliera marcisce in galera ascoltando le noiose storie dell’Alto Passero, a re Tomminchia si ingrippa di nuovo il cervello e va a piagnucolare dalla regina vagina Cersei che coglie subito la palla al balzo e, per evitare l’imminente maxi processo che la vede imputata e che sarebbe stato trasmesso su Un Giorno in Pretura, fa una mossa Kansas City deviando l’attenzione sul cammino dello sputtanamento a cui sta per essere sottoposta Margaery. Quella vecchia inacidita di Lady Olenna allora chiama l’esercito. Sono in arrivo mazzate fortissime.
Svolazziamo al di là del Mare Stretto, a Meereen, dove Tyrion mette a posto i casini di Daenerys seguendo i dettami di uno dei più illustri statisti del nostro tempo: Cetto LaQualunque. Per fare pace con gli schiavisti di Astapor e Yunkai offre loro tre prostitute belle fresche.
Ma la copertina dell’episodio è tutta per lei: Danerys Santanché LaQualunque nata dalla minestra, la mai raziocinante madre dei draghi in cantina, liberatrice di schiavi che poi gli girano le palle e le si rivoltano contro. L’erede di casa Targaryen LaQualunque è sotto processo: i Khal (Khal Moro di Venezia, Khal Daia, Khal Endario, Khal Ippo e Khal Colatrice) si sono riuniti e devono decidere cosa farne di lei. Le opzioni sono bollirla con le patate, farla partecipare al reality show Il Dothraki Cerca Moglie o farla stuprare da un cavallo. Quando alla fine si sono messi tutti d’accordo sull’ultima opzione, quella che prevede un coito equino, Daenerys butta a terra due posaceneri e la capanna delle udienze prende fuoco in meno di un secondo. I Khal bruciano vivi (tranne Khal Ippo che si scioglie prima) mentre Daenerys, essendo ignifuga, si ritrova – senza sapere né come né perché – un altro, ennesimo, esercito di idioti pronti a seguirla e venerarla.
La scena madre dell’episodio la vede uscire, tutta ignuda, dalla stanza in fiamme mostrando un’apprezzabile paio di tettine…
Come avevano già fatto prima di lei, ma senza mostrare le tette, il T-1000 di Terminator 2…
V di V per Vendetta quando il campo di concentramento prende fuoco…
…ed un dozziliardo di altri personaggi del cinema e della TV (se ve ne vengono in mente altri segnalate pure nei commenti).
Chiudiamo con le solite considerazioni/speculazioni: questa 6×04 ribadisce, ancora una volta, che i due assoluti protagonisti della stagione sono Jon e Daenerys. Tutto il resto è un’insalatina di condimento. L’impressione è che lo scopo narrativo principale di Game of Thrones 6 sia far eseguire multipli power up ai due (ed ai rispettivi eserciti) per prepararli a quello che sarà lo scontro con gli Estranei.
– E i Lannister di Approdo del Re dove li metti? –
Li metto nel cassonetto dell’umido. I Lannister stanno sulle balle a tutti, sono circondati da eserciti ostili ed il loro unico alleato, ma solo sulla carta, sono i Tyrrell. L’evoluzione più verosimile è che Daenerys, al termine di questa stagione sbarchi con draghi, dothraki, immacolati, secondi figli, i due liocroni e, perché no, con le navi dei Greyjoy, a sud, per la precisione a Dorne e da lì (nella prossima stagione) risalirà assieme ai Martell fino ad Approdo del Re radendola al suolo. Tyrion avrà la sua vendetta sulla sorella e Daenerys si siederà sul Trono di Spade. Che ve ne pare?
Con questo io vi saluto e vi ricordo che se volete evitare che Tormund Veleno dei Giganti venga a cena a casa vostra a mangiare il polpettone con le mani, non vi resta che piazzare un bel like alla pagina facebook più rispettosa del galateo di tutto l’internerd. La mia:
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