TWR la (psico)analisi di Game of Thrones 6×02: C'era un castello con 40 cani

Ero rimasto molto soddisfatto dopo la season premiere di Game of Thrones. Mi dicevo: ‘beh, si sono sparati un bel po’ di cartucce, adesso rallenteranno il ritmo per un paio di puntate’. Macché! L’episodio 6×02 del serial (una volta) basato sui romanzi di Giorgione il Pacioso Martin è sicuramente il più denso di eventi di tutte le sei stagioni.

Tanto per cominciare, c’è il ritorno di All Bran Stark: totalmente assente nella scorsa stagione, il piccolo paraplegico di casa Stark in un anno di assenza ha avuto un’evidente metamorfosi puberale. La sua presenza nella serie assieme al Corvo a Tre Occhi (interpretato da Max Von Sydow) è funzionale a mostrare gli antefatti della saga. Usando le radici degli alberi come un flusso canalizzatore, infatti, i due vanno a zonzo nel tempo osservando il passato e mostrando così allo spettatore retroscena ancora non del tutto svelati. Preparatevi: il momento flashback con All Bran McFly e Doc Corvo diventerà uno degli appuntamenti fissi di questa stagione.
Questa settimana, per scaldare i motori, si va a Grande Inverno una quarantina d’anni fa. Qui la presenza del giovane Hodor e la rivelazione che quand’era regazzino parlava e si chiamava Wylis è ben poca cosa…

La vera chicca è, invece, l’entrata in scena di Lyanna Stark: un chiaro segnale che sono in arrivo grosse rivelazioni sul passato della famiglia Stark e, in particolare, sull’identità di Jon.
A proposito del flashback: ad allenarsi con il piccolo Ned la versione baby dello zio Benjen. Sono convinto che il fatto che il suo destino non sia ancora stato svelato voglia dire qualcosa e non mi stupirei se, al di là della Barriera, lui ed All Bran dovessero incontrarsi. 

Ma questa puntata, oltre che per il cliffhanger finale, si è distinta per il buon numero di morti in quasi tutte le storyline.

Si parte da Approdo del Re dove la Montagna Zombie fracassa il cranio di un chiacchierone qualsiasi il quale sosteneva che il suo batacchio fosse stato anelato con cupidigia dalla regina vagina Cersei.


R.I.P. Chiacchierone Qualsiasi, insegna agli angeli come vantarsi di avere un pene popolare

Mentre la regina vagina Cersei prosegue a grandi e svelti passi il suo cammino verso l’autodistruzione, sale la tensione tra il credo militante di Papa Francesco dell’Alto Passero e Jaime Lannister, con quest’ultimo che avanza non troppo velate minacce. Ma l’Alto Passero è un uomo di mondo e lo induce a più miti consigli…


Du frittùr!

Nel frattempo re Tommenchia è andato di nuovo in crash…

Lasciamo i Lannister al loro incalzante autolesionismo e voliamo a nord dove Theon/Reek abbandona il team Sansa per tornarsene alle Isole di Ferro che tanto sono facilmente raggiungibili coi mezzi: dal capolinea di Grande Inverno basta prendere la metropolitana per Deepwood Motte e poi il ferry boat per Pyke.

Intanto proprio alle Isole di Ferro Balon Greyjoy viene gettato giù dal ponte da una new entry: il fratello Euron.


R.I.P. Balon, insegna agli angeli come spiaccicarsi cadendo da un ponte come Wile E. Coyote

Nei libri di Giorgione, Balon Greyjoy ha tre fratelli: Aeron capelli bagnati, un invasato santone adepto del Dio Abissale (verosimilmente si tratta del vecchio con cui parla Asha durante il rito funebre per Balon), Victarion il rosicone ed Euron Occhio di Corvo appunto. É probabile che per snellire la trama, Euron e Victarion subiscano una crasi ed i due personaggi vengano “fusi” in uno solo. 

Torniamo a Nord dove quel pazzoide schizzato del Bastardo Pezzo di Merda di Bolton, al secolo Ramsay Snow, aumenta esponenzialmente la conta dei morti: prima ammazza il padre lord Bolton reo di avere appena messo al mondo un secondogenito…


R.I.P. lord Bolton, insegna agli angeli come organizzare una cena con delitto a menù fisso che quest’anno va un casino

E poi gli viene l’ideona: siccome i suoi cani ultimamente soffrivano di meteorismo…

…decide di variare la loro dieta servendogli per cena la moglie di suo padre, quel gran pezzo della Walda tutta obesa tutta tarda, insieme al suo fratellastro neonato.


R.I.P. quel gran pezzo della Walda,
insegna agli angeli come diventare cibo per cani assieme alla tua progenie.
 

Ai cani sarà senz’altro salita, e non di poco, la glicemia.

A questo proposito consentitemi una piccola digressione: il neonato divorato dai cani è senza dubbio il più inarrivabile picco di bassezza delle serie. Siamo andati ben oltre le decapitazioni, il bambino gettato dalla torre, l’incesto e lo stupro coniugale subito da Sansa. Tuttavia, quando si trattò proprio della violenza su Sansa durante la sua prima notte di nozze, in rete fu un fiorire di polemiche da parte di femministe imbufalite perché ‘no, lo stupro non è tollerabile in una serie TV!’
Il neonato mangiato dai cani, invece, evidentemente si.
Non che me ne lamenti, intendiamoci, è una serie TV cruda e brutale e mi aspetto situazioni disumane come questa. La mia considerazione è solo volta a sottolineare come spesso ci siano due pesi e due misure nell’indignazione nazionalpopolare dell’internet.

Dopo il polemicozzo voliamo al di là del Mare Stretto, a Braavos, per ritrovare Arya vestita con la collezione Derelicte di Mugatu che, da non vedente, continua a prendere mazzate pesantissime. Siccome, però, dopo due puntate di questa storia ci eravamo già tutti abbondantemente scassati i cabasisi, riecco Jaqen H’gar che proclama l’alt gioco. La storyline della piccola killer ninja di casa Stark sembra proprio ad un punto morto. Serve uno scossone.

A Meereen, intanto, Tyrion decide di rimediare alle discutibili scelte di Daenerys Santanché LaQualunque che aveva incatenato i draghi in cantina. Il folletto è sicuro del fatto suo, da bambino lord Tywin gli faceva vedere Drive In su Italia 1 e Tyrion, più che alle tette di Tinì Cansino, era interessato agli insegnamenti di vita di Gianfranco D’angelo. Ha così imparato a padroneggiare l’antica arte dell’Has Fidanken!

Ma i momenti di più galvanizzante epicità dell’episodio sono legati alle vicende della Barriera: in apertura di puntata i bruti con il gigante Wun Wun nel ruolo del centravanti di sfondamento prendono possesso del Castello Nero…


R.I.P. cosplayer di Arrow,
insegna agli angeli come farsi sbatacchiare come un calzino bagnato contro un muro

Il top della goduria si raggiunge con l’arresto del più odiato duo del momento: quello composto da Alliser Thorne e dall’intollerabile Olly (senza Benji), il bambino con la faccia da coolo. Aspettiamo fiduciosi la decapitazione.
A questo punto la palla passa a Melisandre: la donna rossa fa barba e capelli al defunto lord comandante… 


Sì, è proprio lui.

…pulisce le sue ferite ed inizia a pronunciare una serie di supercazzole con terapia tapioco in una lingua difficilmente comprensibile ai più: il dialetto calabrese. Anche questo, però, sembra non funzionare. Davos, Tormund e Melisandre abbandonano la stanza e Regista di Turno indugia per interminabili secondi sul cadavere di Jon. Lo spettatore ha qualche secondo di esitazione della serie ‘vuoi vedere che non si sveglia per davvero?’ 
E INVECE NO! Jon resuscita all’improvviso: ha sentito una notizia a dir poco incredibile…

Chiudiamo con qualche considerazione sul telefonato ma comunque appagante ritorno di Jon. Ok, ce lo aspettavamo un po’ tutti ma, probabilmente, non così presto. Il fatto che la questione sia stata sbrigata in sole due puntate è lo specchio del ritmo frenetico tenuto della stagione 6 di GoT che propone episodi, come quest’ultimo, densissimi di eventi come mai prima d’ora. 
Un’altra riflessione sul risveglio di Jon su cui, credo, verrà fatta chiarezza più avanti: è stato davvero il rituale di Melisandre a risvegliarlo? 

Comunque sia, con il ritorno in scena del Lord Comandante la situazione geopolitica giù al nord ormai si sta facendo molto chiara: Jon ha un esercito di Bruti, due alfieri come Davos e Tormund, la donna rossa, un gigante, un metalupo e Brianne in arrivo… gli mancano solo i due liocorni. Viste anche le velleità guerrafondaie del pezzo di merda di Bolton, entro il termine della stagione Jon avrà conquistato il nord e Sansa governerà Grande Inverno. Aspettiamo trepidanti la battaglia per il nord. Sarà epica.
In questo ragionamento si inserisce la famosa regola dell’episodio 9. Mi chiedete di che si tratta? Se ci fate caso, nel nono episodio è stato raccontato l’evento più significativo di ogni stagione: 1×09 decapitazione di Ned, 2×09 battaglia delle Acque Nere, 3×09 nozze rosse, 4×09 battaglia per la Barriera, 5×09 scontro con il Re della Notte e gli Estranei. Cosa succederà, dunque, nell’episodio 6×09? La battaglia per il Nord? Un flashback con il ritorno di Sean Bean nei panni di Ned Stark con annessa rivelazione sull’identità di Jon?
Lo scopriremo tra “sole” sette settimane! 

Io nel frattempo vi saluto e vi do appuntamento a brevissimo per la (psico)analisi di Civil War. Se non volete perdervela e, soprattutto, se volete evitare che Ramsay venga a portare a spasso i cani nei pressi di casa vostra, vi ricordo l’ineluttabile like alla più autorevole pagina facebook dell’internerd. La mia:

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