Game of Thrones: the end is coming?

Mancano pochi giorni alla premiere della sesta stagione di Game of Thrones, ed i fan sono scatenati sul web. C’è chi viviseziona l’ultimo trailer frame per frame e c’è chi si avventura nella nebulosa galassia delle teorie sull’andamento della serie: si va dalla più gettonata R+L=J, a quelle sull’identità di Varys (c’è chi dice sia un tritone e chi ipotizza sia discendente del ramo femminile della casata dei Blackfyre), per arrivare a chi sostiene che Roose Bolton sia un immortale che scuoia i suoi nemici per poterne prendere le sembianze (la casa del bianco e del nero ha fatto colpo).

Due miei amici si sono addirittura confrontati sull’identità del ragazzo visto nell’ultimo trailer con il simbolo Targaryen sul pettorale della corrazza, d’accordo entrambi sul nome erano in conflitto sui genitori: per uno era il figlio di Rhaeghar ed Elia Martell, per l’altro era figlio di Illyrio e della moglie Serra, discendente di Daemon Blackfyre.

Si vocifera che un fan sfegatato abbia chiesto alla HBO si vedere in anticipo le puntate della nuova stagione, con i nostri potenti mezzi siamo riusciti ad avere una foto del pretenzioso fanboy.

 Sì, è proprio lui: Barack Obama. Non ci fa pesare la sua posizione. 

Insomma più si avvicina la data fatidica e più i fan danno di matto. Si è discusso anche di possibili spin-off, tipo una sit-com su Sam e Tilly tipo “Casa Tarly”, i due showrunner  David Benioff e D.B. Weiss ci hanno scherzato su, ma pensate a che figata sarebbe uno spin-off sul passato di Varys, sui fratelli Clegane o sul personaggio che abbiamo intravisto alla fine della quarta stagione e che rivedremo in questa nuova che sarà interpretato da Max Von Sydow ovvero il Corvo a Tre Occhi, colui che tutto vede. Un personaggio che è noto ai fan della saga anche come Brynden Rivers o Lord Bloodraven (se volete approfondire la questione vi consigliamo la lettura de Il Cavaliere dei Sette Regni, raccolta di tre racconti prequel delle Cronache).

Di spunti ce ne sarebbero davvero tanti ma l’aspetto più significativo su cui i due showrunner si sono soffermati è la questione del numero di puntate che ci separano dalla fine: dopo la sesta stagione, per chiudere Game of Thrones, ipotizzano siano necessarie “solo” 13 puntate, suddivise presumibilmente in due stagioni da 7 e 6 episodi.

“Credo che, dopo questa stagione, avremo da preparare altri 13 episodi. Stiamo andando verso la fine. La scommessa è questa, anche se ancora non abbiamo stabilito niente in maniera definitiva. Però è ciò che stiamo cercando di fare” ed ancora “stiamo superando i ritmi televisivi per entrare in quelli da cinema”

Che fossimo giunti quasi alla fine si era capito. Credo che sia la via giusta perché i signori sopracitati finora non hanno deluso. Abbiamo esempi di serie TV con stagioni da 16-20 episodi di cui 6 o 7 sono filler superflui, il fatto che non si voglia strafare allungando il brodo per le esigenze di audience del network è un aspetto che va accolto favorevolmente. Non rimane, dunque, che gustarci ciò che resta da qui alla fine, con una curiosità sempre crescente visto e considerato che stiamo entrando in un territorio quasi del tutto inesplorato dato che il serial ha superato narrativamente i libri di Martin.
L’inverno sta arrivando, speriamo che ci porti ancora tante ore di ottimo intrattenimento a Westeros!

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