Nato come un semplice esperimento narrativo, il personaggio rivelazione dello scorso anno sbarca finalmente in Italia in formato spillato con Panini Comics!
Un’altra testata ragnesca emerge dalle ceneri del megaevento Spider-Verse, una di quelle richieste a gran voce dal pubblico sin dalla prima apparizione del personaggio in Edge Of Spider-Verse #2. Complici le premesse spudoratamente fanservice e un discreto lavoro in fase di scrittura, Spider-Gwen prende finalmente vita grazie agli sforzi combinati di Jason Latour & Robbi Rodriguez e alla diffusione virale di fan-art, maledettissimi cosplay e alle vendite stratosferiche del preludio alla serie (EOSV#2 è arrivato alla quarta ristampa negli USA).
Cosa ci avevano offerto gli autori nel primissimo guizzo di vita del personaggio? Una Gwen Stacy batterista in un gruppo chiamato “The Mary Janes” (indovinate qual è il loro cavallo di battaglia), stralci di uno sfigatissimo Peter Benjamin Parker oramai defunto e i classici super-problemi tipici di qualunque poveraccio morso da un dannatissimo ragno radioattivo. Il preludio alla serie è essenziale per godersi al meglio questo primo numero: nonostante il breve recap delle prime pagine, ci si accorge di quanto differente e distaccato sarebbe il feeling con il personaggio senza EOSV#2.
Il plot della prima issue non è nulla di trascendentale: tornata nel suo universo d’appartenenza, Gwen affronta la sfiducia della sua città nei confronti del suo alter ego, si scontra con Adrian Toomes aka Avvoltoio e, sul piano personale, risaltano i contrasti interni delle Mary Janes e il declassamento di suo padre nella polizia. Fortunatamente Latour svolge un ottimo lavoro, evitando punti morti e offrendo personaggi solidi e ben inquadrati. Particolari sono la versione di Mary Jane, dispotica ed egocentrica componente dell’omonima band, e il cameo di Frank Castle, violento capitano della polizia, che l’autore porta in questo nuovo universo. C’è moltissima carne sul fuoco e manca un approfondimento maggiore sulle vicende che coinvolgono alcuni personaggi secondari della issue. Ovviamente qui siamo solo all’inizio, Latour sarà in grado stupirci in futuro.
Rodriguez è grandioso nella creazione di un mondo dinamico, fluido ed energico, costantemente in movimento. Questo lavoro “ipercinetico” è accompagnato da una perfetta rappresentazione dei personaggi, del tutto coerenti con la loro caratterizzazione e coadiuvati sul versante artistico da dettagli che definiscono ulteriormente la loro personalità. I colori di Renzi abbagliano, elettrizzano e spiccano grazie ad una particolare palette psichedelica. Spider-Gwen non sarebbe stata la stessa senza questi due artisti e al loro fenomenale costume di stampo minimalista.
Una buona issue di debutto, una base solida su cui poter costruire un’infinità di storie di ottima qualità. Il personaggio ha un enorme potenziale ed in questo primo numero non lo esprime appieno, dandoci un assaggio di quella che potrà essere una serie di punta nel mondo ragnesco. Spider-Gwen è la dimostrazione di quanto la parola “fanservice” possa cambiare accezione e fregiarsi di un nuovo significato, stavolta positivo.