The Walking Dead è tornato e, ovviamente, sono tornato pure io a raccontarvi tutto quello che è successo nella puntata di ieri e di cui non vi siete accorti. Non ve ne siete accorti perché, ammettetelo, basta che vi diano due morti e quella manciata di riferimenti al fumetto e ve ne andate in brodo di giuggiole… e poi andate in giro a dire che, sì, The Walking Dead è la miglior serie TV dal 400 avanti Cristo fino ad oggi.
Ma quella che segue è la dura e cruda verità: la (psico)analisi di The Walking Dead!
Ovviamente, spoiler alert (chevvelodicoaffare?).
Riprendiamo da dove avevamo lasciato: dalla scoperta, agghiacciante, che Negan si pronuncia Nigan…
Il capobanda assunto da Nigan con un contratto co.co.pro. di nome fa Antonietto il Bulletto e si tratta di un uomo che cerca di fare onestamente il suo lavoro: rapinare gli automobilisti. Antonietto minaccia Sasha Turbamenti ed Abrahamo Minchion (che è ancora vestito da generale Putzerstofen) e, dopo averlo disarmato, manda Zucchero Daryl Fornaciari con un suo sottoposto a prendere il triangolo nel bagagliaio del camion, che la sicurezza sulla strada viene prima di tutto. Mentre Antonietto il Bulletto ciarla della possibilità di liberare i telespettatori dall’intollerabile presenza di Sasha ed Abrahamo, il regista di turno, con un effetto speciale dell’iPhone, piazza sopra alla gang di Antonietto una bella esplosione. Come è potuto succedere? Ma è ovvio: Zucchero Daryl Fornaciari ha sparato un missile con il lanciarazzi RPG dotato di silenziatore che teneva nel cassettino sotto l’RC auto.
Vi chiederete ancora: se era disarmato, come avrà fatto Zucchero Daryl Fornaciari a liberarsi? Beh, lui non è mai disarmato anzi, grazie alla scarsissima cura della sua igiene intima, è dotato dell’arma definitiva: il sottopalle radioattivo!
R.I.P. Comparsa Qualunque, insegna agli angeli come tapparsi il naso davanti ad un uomo che non ha mai fatto il bidet
Ma torniamo al centro dell’azione: ad Alexandria, dove gli zombie, grazie al colossale Cazzata Time© di Rick che li ha liberati da una cava, sciàmano nella cittadina come dei turisti dentro il padiglione del Giappone ad Expo 2015. Dopo 2 minuti di volti in slow-motion è il momento del briefing: la neonata che non emette un vagito nonostante venga soffocata sotto un lenzuolo imbrattato di budella, viene affidata nelle sapienti mani di Prete Braveheart, mentre un selezionatissimo team di Orfani di Cervello® capitanato dallo Sceriffo Sciroccato e composto da Carl Norris, Minchionne, Parrucchiera Chiavabile ed i due figli Dawson e Sam Becille, si dirige verso “i veicoli” (cit).
Rick sentenzia “andiamo e torniamo subito” (ri-cit.). Ma il concetto del tempo è relativo, osservate bene.
Durante il “brainstorming” degli Orfani di Cervello® è pieno giorno…
… ma quando li ritroviamo poco dopo è notte fonda e NON SONO ANCORA USCITI DA ALEXANDRIA, un complesso di villette che sarà grande quanto il giardino botanico di Canicattì:
Questo è ovviamente merito suo, di uno dei più grandi professionisti a lavoro sulla serie: sto parlando dell’ormai noto koala strafatto di crack che fa il montaggio degli episodi.
A questo punto assistiamo al vero trionfo di Sam Becille, un bambino che, se gli avevano fatto il taglio di capelli di Lloyd di Scemo & Più Scemo, un motivo doveva pure esserci…
…durante un momento moviolone, Sam Becille risente un estratto con il ‘best of’ del discorso fattogli da Suor Carol la Caritatevole al fine di traumatizzarlo a vita: “Un giorno ti sveglierai e non sarai nel tuo letto, sarai fuori dalle mura… legato ad un albero e urlerai… terrorizzato. Nessuno verrà ad aiutarti, perché nessuno ti sentirà. Anzi, qualcosa ti sentirà: i mostri là fuori. E non potrai scappare… Ti faranno a pezzi e ti mangeranno. Mentre sarai ancora vivo, e potrai sentire tutto…”
Beh, che dire? Epic win per Suor Carol che può gongolare facendosi un bel selfone di fronte alla morte imbeccille di Sam Becille.
R.I.P. Sam Becille insegna agi angeli come intepretare un bambino imbecille in una serie TV
A seguire Parrucchiera Chiavabile urla disperata per la morte del figlio mentalmente disagiato. Muore anche lei. A Rick mancheranno i suoi bigodini con ingoio.
Rick, di animo compassionevole, taglia la mano di Parrucchiera Chiavabile per portarla a casa come souvenir (che non si sa mai, una mano amica quando ci si sente soli può essere di conforto). Ma ecco che il terzo cazzone della famiglia Chiavabile fa la sua mossa: è Dawson che prova a sparare allo Sceriffo Sciroccato ma viene infilzato come un pollo allo spiedo da Minchionne.
R.I.P. Dawson, insegna agli angeli come prendere il due di picche da JoeyPotter
A proposito, se guardate bene la gif della morte di Dawson vi accorgerete che non è stato trapassato, ma è morto perché Minchionne gli ha poggiato la lama sulla spalla. Ah, potenza degli effetti speciali.
Ma, come tutti i lettori del fumetto si aspettavano, a Carl esplode un’orbita.
Cambiamo per un attimo location ed andiamo in chiesa dove Glenn Grant lo Stitico ammorba JoeyPotter con quei suoi insopportabili discorsi sull’amare la gente copiaincollati direttamente da Il Grande Libro della Banalità Trite e Ritrite: “le persone che ami hanno fatto di te ciò che sei. Loro sono ancora parte di te. Se tu smetti di essere quello che sei, quel poco di loro che c’è ancora dentro la persona che sei muore. Queste persone sono: i miei genitori, un uomo di nome Dale, il padre di Maggie, Hershel, una donna di nome Andrea, un uomo di nome Tyreese, due coccodrilli, un orango-tango, due piccoli serpenti e un’aquila reale.”
Nel frattempo la dottoressa Panic Station ed i suoi rotoli adiposi sono in fuga assieme al tipo dai denti marci ma lui viene morso per salvarla. E’ diventato improvvisamente altrusita? Boh. In ogni caso, se c’è una morale e lui si è redento, non penso freghi un cazzo a chicchessia. Poco dopo, per non sbagliare, viene comunque freddato da Suor Carol la Caritatevole. Amen.
R.I.P. Denti Marci, insegna agli angeli come trascurare la propria igiene orale.
Rick, dopo averci messo 6-7 ore per (non) uscire da Alexandria, in meno di un secondo porta Carl in infermeria dove la dottoressa Panic Station, che fino alla scorsa puntata non sapeva neanche mettere una supposta in culo ad un cadavere, è improvvisamente in grado di salvare la vita a Carl nonostante gli si sia disintegrata un’orbita con un colpo di pistola.
Per sbollire un pochino la tensione, lo Sceriffo Sciroccato esce da solo a sbudellare zombie. I non-morti, dal canto loro, capendo il momento difficile che sta attraversando Rick, nonostante siano in millemila contro uno, lo attaccano con educazione: uno alla volta.
Vedendo le gesta eroiche dello Sceriffo Sciroccato, un sentimento di orgoglio pervade tutti gli Alexandriani ed anche un nuovo irresistibile protagonista: Uno Qualunque.
Persino Prete Braveheart prende in mano il machete e si getta nella mischia…
Sono tutti lì che sbudellano zombie, quando ecco arrivare Zucchero Daryl Fornaciari che, in mezzo ad un centro abitato fatto di casette di legno e pieno di alberi, scarica un’intera autocisterna di benzina e gli da fuoco col lanciarazzi RPG (che quando gli zombie erano nella cava, dargli fuoco non andava bene, in mezzo alle casette di marzapane invece sì).
PS poi non so come abbiano spento il fuoco, forse ci avranno pensato loro…
Alla fine, scena supertosta con persoanggi random che menano fendenti in aria velocissimi.
La dottoressa Panic Station vincerà il Nobel per la medicina?
Quale nuovo piano escogiterà Rick per mettere a repentaglio la vita degli abitanti di Alexandria?
Ma soprattutto, riuscirà Nigan a disarmare Daryl facendogli il bidet?
Queste e molte altre risposte nel prossimo appuntamento con The Walking Rec che, se non volete perdervelo, vi conviene piazzare un bel like alla pagina facebook qui sotto:
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