X- Files 10×01, analisi e recensione

Finalmente l’attesa è finita! Dopo più di una decade The X-Files  ritorna, e lo fa in bello stile. Certo, qualche pecca c’è e i fans duri e puri faranno fatica ad accettare le novità. Ma andiamo con ordine (seguono spoiler sull’episodio).

Innanzitutto si torna la sigla classica: alle memorabili note create più di vent’anni fa da Mark Snow si accompagnano le immagini che sono diventate iconiche negli anni ’90. Cancellando in un sol colpo la “nuova sigla” che fece la sua apparizione in concomitanza della stagione 9, generando all’epoca un vespaio di polemiche da parte dei fans tradizionalisti.

Pronti, via, si comincia! Mulder e Scully sono divisi, non c’è più una love story tra di loro ma resta sempre quella fantastica alchimia che li rende ancora oggi due parti di un unico pezzo. Dopo la chiusura degli X-Files, Mulder (David Duchovny) vive da eremita ed è chiaramente in stato depressivo; Scully (Gillian Anderson) ha invece ripreso la professione di medico che esercita in una clinica cattolica che si occupa principalmente di malformazioni neonatali. I due sono ancora in contatto con il vice direttore dell’FBI Walter Skinner (Mitch Pileggi) che li invita a conoscere il web predicatore Ted O’Malley (Joel McHale). Il santone (miliardario) dell’internet espone una teoria complottista che fa impallidire le paranoie di Mulder degli ultimi vent’anni: non ci sono gli alieni, o meglio ci sono stati ma erano buoni e gli umani hanno rubato loro la tecnologia fin dagli anni ’40  per perseguire l’unico fine di creare un nuovo ordine mondiale!

Mulder anziché dare di matto perché gli vengono a mancare gran parte delle sue certezze in un colpo solo, si accende all’improvviso, forse perché smanioso di gettarsi a capofitto in una nuova crociata. Scully, invece, torna Scully: scettica, critica e disincantata (ti amo!).

Per infittire il nuovo mistero, viene presentata Sveta (Annett Mahendru), ragazza più volte rapita dagli umani e non dagli alieni, che è stata vittima di terribili esperimenti che le hanno causato numerose gravidanze. Scully effettua sulla ragazza delle analisi, e turbata dalla storia dei rapimenti che bene conosce esegue gli stessi esami su se stessa.

L’episodio segue un doppio binario: accanto alla storia di Mulder e Scully ci viene narrata la vicenda di un medico dell’esercito U.S.A. degli anni ’40 che viene (de)portato sul luogo di un incidente UFO con tanto di alieno vivo, ma per poco perché viene immediatamente trucidato dai soldati. 70 anni dopo il medico dell’esercito è diventato un informatore di Mulder, il quale nel nel frattempo viene condotto in una località segreta dove è tenuto in gran segreto un AVR (l’ufo triangolare) di fabbricazione umana. Mulder a questo punto è convinto: O’Malley ha ragione e la verità deve essere divulgata al mondo intero.

Ma come X-Files ci ha insegnato, tutto precipita all’improvviso: l’UFO umano viene distrutto, Sveta è costretta a ritrattare la sua versione dei fatti e per non sbagliare viene uccisa da un disco volante, O’Malley e la sua pagina web spariscono nel nulla. Scully scopre, grazie alle analisi, che vi sono tracce di DNA alieno nel suo organismo. Questa rivelazione crea la svolta, Mulder e Scully devono tornare agli X-Files per indagare.

La notizia che i due hanno riaperto bottega corre veloce ed arriva a delle orecchie che mai avremmo pensato di rivedere: quelle dell’Uomo che fuma!

L’episodio scorre bene sebbene i ritmi siano un po’ compassati, come era abituale fare negli anni’90. Se l’obbiettivo era effettuare un’“operazione nostalgia” Chris Carter ha fatto centro; già dai titoli di testa si viene rispediti al 1993. Come detto l’alchimia tra i due protagonisti funziona ancora, nonostante appare evidente che i due non siano più dei ragazzini. La Anderson è invecchiata meglio di Duchovny.

Inoltre, vado a memoria, è la prima volta (ma solo in lingua originale!) che Mulder chiama Scully con il nome di battesimo, Dana. Il problema che riscontro però è di natura narrativa: si possono archiviare 9 anni di indagini su alieni, rapimenti, consorzi malefici e fine del  mondo in 20 minuti senza colpo ferire? Quella che ci viene proposta in questa ri-edizione è una sorta di Teoria Unificata sulla ufologia, dove gli alieni sono soltanto un incidente ma che ad orchestrare tutto è semplicemente l’uomo. D’accordo che questa nuova visione delle cose è più in linea con i nostri tempi (NWO, Bilderberg) ma cassare tutto quanto è accaduto sembra pericoloso e rischia di creare falle narrative. Inoltre questo nuovo plot sarà sufficiente a far avvicinare le giovani generazioni di telespettatori? Al contrario, i vecchi fans come prenderanno questo stravolgimento della mitologia? Abbiamo esempi relativamente recenti che ci insegnano che giocare con la mitologia di una storia è controproducente. Vero George Lucas?

Infine, Carter ci deve delle belle spiegazioni. Come mai Mulder , Scully e Skinner non hanno avuto ripercussioni alle loro vite dopo la grande fuga di stagione 9? Ok, nel film X-Files – I want to believe il duo torna a collaborare con l’FBI che concede loro una sorta di tregua, ma appariva evidente che i loro destini fossero ancora in sospeso, mentre Skinner continua ad essere vicedirettore del Bureau.

Ma la domanda che più mi assilla da ieri sera è una: come fa ad essere vivo l’Uomo che fuma??? Non ci possono essere dubbi, lo abbiamo visto morire anzi esplodere davanti ai nostri occhi! Voglio proprio vedere come la giustificheranno. 

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