Il duo artistico formato da Brian K. Vaughan e Fiona Staples torna a deliziarci con un nuovo volume di Saga, il quinto per la precisione. La trama procede come sempre spedita, lasciando una scia di nuove relazioni, avventure incredibili e tante emozioni contrastanti. Andiamo a scoprire cosa si cela nelle pagine di questa epopea spaziale così coinvolgente.
Marco e Alana separati; la ricerca di un modo per salvare Il Volere; le dinamiche della guerra che si attivano per cercare la piccola Hazel. Questo (ma anche molto altro) era ciò che avevamo lasciato nello scorso quarto volume. Ritroviamo quasi tutto allo stesso modo, ma nuove incredibili alleanze, rese necessarie dagli eventi, hanno impresso alla storia una marcia inedita. Prima di tutto abbiamo visto Marco e Principe Robot IV collaborare per salvare i rispettivi figli (anche il robot infatti ha avuto un bambino) rapiti per non si sa bene quale scopo. Proprio nel corso dei capitoli scopriamo il vero motivo del rapimento – almeno quello di Hazel: portare la bambina ad un gruppo di rivoluzionari, per mettere fine alla guerra. Il problema è che forse questi ribelli non sono veri e propri pezzi di pane, ma anzi sembrerebbero più dei terroristi, intenzionati a trattare le condizioni del rilascio coi governi dei rispettivi pianeti.
Gatto Bugia e Gwendolyn sono invece alla ricerca di un rimedio per salvare la vita a Il Volere e a dare loro una mano ci pensa la sorella dello stesso. Questo possiamo definirlo il filone di trama più avventuroso, perché vediamo questa bizzarra squadra andare in giro per diversi pianeti alla ricerca dello sperma di drago (in grado di aiutare il mercenario moribondo, a quanto pare). Ma sicuramente più interessante è vedere lo scontro tra padri messo in scena da Vaughan nell’alleanza tra Robot IV e Marco: il primo vuole salvare il proprio figlio, incurante di ciò che questo comporta, pronto a far valere la sua autorità anche quando questa si dimostra vacua; Marco dal canto suo comincia a mostrare i primi segni di cedimento in seguito alle tante, troppe peripezie vissute negli ultimi anni, decidendo di abbandonarsi al suo istinto più violento e battagliero. I due si incontreranno a metà strada, venendosi incontro non come avversari, ma come genitori.
Come sempre quindi la forza di Saga sta nel parlarci di problemi quotidiani, imbastendoli in una salsa spaziale davvero appagante. Il sacrificio di alcuni personaggi, lo scendere a compromessi di altri, la placida indifferenza del mondo esterno e della società, tutto ci ricorda il mondo in cui viviamo; ma allo stesso tempo il contesto galattico ci provoca vertigine e straniamento, proiettando la nostra normalità come qualcosa di indifferenziato, qualcosa a cui tutti aspirano, anche i protagonisti di una vera e propria Odissea spaziale di tale portata. Abbiamo perso molto lungo la strada di questi cinque volumi, ma ogni volta Vaughan ha saputo tenere alta l’attenzione del lettore introducendo sempre nuovi elementi e trovando la forza per rinnovare ed innovare il materiale precedente così come quello aggiunto in seguito.
Sul versante grafico per la prima volta mi è sembrato di notare un leggero calo nello stile della Staples. Non saprei dire se è frutto di una stanchezza accumulata o di un piccolo calo di interesse/ispirazione per la storia, ma alcune sue tavole mi sono sembrate “tirate via” rispetto al resto del volume. Sembra che non sia stata in grado di mutare il suo stile intimista, volto a rendere al meglio le espressioni, in uno stile più aggressivo, come questo volume richiedeva date le tematiche e le dinamiche presenti. Saga resta comunque uno dei must del fumetto, un giorno torneremo con la memoria a questa epopea fumettistica e sentiremo dentro di noi il calore tipico dei ricordi felici, ripensando a quanto sia stato bello il viaggio intrapreso con questi due artisti. Vi ricordo che i volumi di Saga sono editi in Italia da Bao Publishing al prezzo di 14,00 €. Noi ci rileggiamo alla prossima recensione (e vi lascio alla video recensione del quinto volume).
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