CHIACCHIERE DA BAR: Intervista a Leo Ortolani (Lucca '15)

A distanza di un anno e mezzo dall’ultima volta, in occasione del Lucca Comics & Games 2015, il Bar del Fumetto incontra nuovamente il grandissimo Leo Ortolani, creatore di Rat-Man, uno dei successi più importanti del panorama fumettistico italiano. Avendo già incontrato Leo più o meno recentemente, stavolta ci siamo limitati a porgergli domande non canoniche e in qualche modo slegate dal suo lavoro e dal ratto.

Leo, sappiamo che a breve pubblicherai un volume con Bao Publishing interamente dedicato alle tue famose recensioni che sono ormai un must. E’ possibile che prima o poi tu possa allargare il campo delle recensioni anche alle serie TV che tanto successo riscuotono tra il pubblico negli ultimi anni?

Mah, sulle serie TV mi sembra che ci stia già pensando molto bene Zerocalcare su Bestmovie. Anche perché francamente non ho il tempo per restare in linea con il ritmo delle diverse serie. Mi viene più semplice vedere un film e fare la recensione, piuttosto che seguire passo passo le diverse serie che la TV ci propone. Ultimamente, riesco a seguire solo The Walking Dead; e non solo per ragioni lavorative (The Walking Rat), ma anche perché amo la storia di Kirkman, tanto nella versione televisiva, che in quella cartacea.

Proprio in tema di parodie, sta per arrivare in fumetteria con Panini l’Episodio III di Star Rats (La Vendetta Colpisce Ancora) e immaginiamo, vista l’uscita al cinema dell’attesissimo nuovo capitolo della saga, che prima o poi vedremo anche l’Episodio VII della tua parodia. A questo proposito ti chiedo: cosa rappresenta per te questo nuovo capitolo cinematografico di Star Wars?

Rappresenta un’altra occasione per divertirsi con qualcosa che uno adora. Io soffro, poi, di questa specie di patologia che mi porta a rimodulare a modo mio qualcosa che mi è piaciuto; e a rifarla con i miei personaggi, con le mie creature. Le mie parodie nascono così. Episodio VII se lo deve meritare (ride).

Sei ottimista sulla riuscita del film? In fondo, J.J. Abrams ci ha fatto un sacco di strizzatine d’occhio…

Beh, lui lavora così. Lui strizza molto l’occhio. L’ha fatto anche con Star Trek, inserendogli personaggi storici e riproponendo situazioni care ai fan storici della serie. So che alla fine voleva pure utilizzare William Shatner; poi è venuto a mancare purtroppo Leonard Nimoy e quindi… Qui (Episodio VII) aveva a disposizione tutti e non si è fatto mancare l’occasione di riproporre i personaggi che hanno fatto la storia di questa saga. Tuttavia, mi auguro che si tratti più di un passaggio di consegne alle nuove generazioni, come mi sembra anche di intuire dai trailer. Spero che il film non si fermi alla riproposizione di vecchie glorie, ma che dica piuttosto: “Quello è stato lo Star Wars dei vostri papà, adesso sappiate che il vostro è questo qua, con le vostre avventure e vostri eroi”. Sarebbe davvero una bella cosa.

La lacrimuccia ti è scesa quando hai sentito Han dire “Chewbe, siamo a casa!”?

Ma sì che mi è scesa. E poi, anche quando i ragazzi chiedono a Han se la storia che si racconta è vera, lui risponde “E’vero, tutto vero!”. Quello ti fa rendere conto che sono passati quarant’anni e la storia – anche per i personaggi del film – si è trasformata in leggenda. Molto emozionante.

Nell’intervista di due anni fa a Etnacomics ti abbiamo chiesto se seguissi o meno il Trono di Spade e tu ci hai detto di no. E’ cambiato qualcosa? E’ possibile che tu faccia una parodia anche sulla serie della HBO?

No, credo che continuerà ad essere così. Sono tantissime le serie interessanti che escono ogni mese. Qui siamo già alla sesta stagione e io sono rimasto decisamente troppo indietro. Ancora devo recuperare Breaking Bad che tutti mi dicono essere bellissimo, ma del quale ho potuto vedere solo la prima puntata. In più, ora è in arrivo Jessica Jones…

Daredevil di Netflix lo hai visto?

Certo. E mi è piaciuto davvero molto. Mi auguro che quello della serie TV si attesti come mezzo più utilizzato per raccontare le storie dei supereroi. Ormai le produzioni riescono ad avere sceneggiature, regie e effetti speciali come quelli del cinema; e, in più, la struttura episodica rende benissimo le avventure degli eroi a fumetti. Devil, ad esempio, per atmosfere e personaggi, è perfetto per una trasposizione televisiva. Normale quindi che le aspettative su Jessica Jones siano altissime. La prima volta che lessi Alias di Bendis, pensai che fosse perfetto per farci una serie TV.

Le tue recensioni sono spesso taglienti e, sebbene poste con tono ironico e divertente, non lesinano a volte critiche piuttosto aspre. Cosa pensi sinceramente dell’approccio cinematografico dei Marvel Studios? Ci sono dei film che ti sono piaciuti?  

Quelli che sono film, sì (già questa risposta dovrebbe suggerirti il mio pensiero a riguardo). Il punto per me è questo: finché fanno un film che si possa definire tale, per me è ok. Quando invece fanno episodi (come Avengers) in cui provano ad attaccare tutte le varie continuity, inizia a ballarmi l’occhio e non riesco. Ant Man, ad esempio, mi è piaciuto perché ha conservato, a mio avviso, quel primo approccio, semplice e lineare, che ha caratterizzato la Fase 1 del progetto Marvel Studios. Vedremo se faranno il pasticcio con Ant Man 2…

Un’ultima domanda, Leo: il nostro sito si chiama Il Bar del Fumetto, quindi ti chiedo, se dovessi uscire a bere una birra con due tuoi colleghi chi sceglieresti?

Beh, io al bar a prendermi una birra ci vado solo con persone con cui mi diverto. Per cui sicuramente andrei con Giacomo Bevilacqua (A Panda piace) e con Clod (Claudio Onesti). Quest’ultimo, però, è allergico all’alcool, ma vorrà dire che prenderà un frullato (ride).

Si ringraziano Carlo Lauro di Dick and Cok e Enrico Ferraresi di Panini Comics.

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