Una badilata di nuove testate per questa prima settimana di All New, All Different Marvel Now! Thank God Is Wednesday Is Back! Buona lettura!
By Geoff Johns & Jason Fabok
(DC Comics)
Ritorno esplosivo per Darkseid War, una issue monumentale in grado di incrinare irrimediabilmente lo status quo del Multiverso DC e chiudere il Primo Atto del Blockbuster targato Johns&Fabok in maniera spettacolare. Reduce dalle altalenanti avventure dei precedenti capitoli, Justice League #44 affronta nel dettaglio ogni singola ramificazione del recente passato progredendo senza affanni in ogni subplot e regalando al lettore una serie di twist spaccamascella, ognuno di esso totalmente coerente e libero dallo shock-value fine a se stesso.
Finalmente ottima la gestione del cast di personaggi da parte di Johns: a partire dall’epica narrazione di Wonder Woman sino ad arrivare a comprimari passati in sordina come Power Ring, l’autore riesce a far brillare ogni singola comparsa e a dare ad ognuna di esse la giusta importanza. Fenomenali le ultime pagine, culmine di una issue costantemente in crescendo e dallo storytelling frenetico degno della migliore sceneggiatura cinematografica d’azione. Ancora una volta splendido il comparto grafico di Jason Fabok, purista del supereroismo e del dettaglio mai fuori posto. Un artwork vivido, monolitico e capace di comunicare efficientemente la gravità ed il peso del conflitto in corso e l’ineluttabile impotenza degli eroi in esso coinvolti.
Justice League #44 è forse il miglior lavoro di questa traballante run iniziata nel lontano Ottobre 2011, un netto miglioramento rispetto alle precedenti issue. Questo mese ci hai fatto sognare Geoff, non deluderci più in futuro.
By Jason Aaron & Chris Bachalo
(Marvel Comics)
Una nuova era per lo Stregone Supremo, protagonista di una testata in solitario dopo tanto, troppo tempo. Un debutto esaltante grazie alla rinnovata interpretazione del personaggio attuata dal team creativo, in grado di eseguire una perfetta sintesi delle sfaccettature che hanno da sempre caratterizzato Stephen. Incredibilmente new reader friendly, Doctor Strange #1 riassume in una splendida pagina-flashback iniziale il passato del Mistico più famoso in casa Marvel per poi catapultarci in un mondo vivo ed affascinante. Condita da comparse eccellenti, egregiamente delineate grazie ad ottimi dialoghi, la issue accompagna il lettore in un viaggio nella vita del Dr Strange e delle sue quotidiane attività di “Magico Medico” per poi presentare l’incipit della storyline principale.
Densissima la narrazione: la penna di Aaron si intreccia con il peculiare layout di pagina dell’artista Chris Bachalo per dar vita ad un florido storytelling la cui forza è una perenne sensazione di caos ordinato. Il character-designing cartoonesco dei personaggi e delle mostruosità affrontate da Stephen Strange crea un piacevole contrasto con l’atmosfera Urban-Fantasy che si respira in tutta la issue, confermando la perfetta intesa tra i due autori.
Una partenza che non delude, ripagando il lettore dell’immenso Hype riposto nella testata. Il duo Aaron&Bachalo ha molto da dire sullo Stregone Supremo e noi siamo pronti ad ascoltare ogni singola sillaba.
By Brian Michael Bendis & David Marquez
(Marvel Comics)
Tra le primissime ongoing annunciate nel rooster “All New, All Different Marvel Now!”, Invincible Iron Man #1 scaccia via ogni perplessità riguardante il controverso Bendis, regalandoci una issue di debutto imperfetta ma promettente. Rapido, pieno d’azione e fortemente character-driven, il primo numero della testata s’impegna nel definire il ruolo, la personalità, le incertezze e le prospettive future del magnate in armatura. Un protagonista lontano dall’egomaniaco megalomane che abbiamo conosciuto negli ultimi anni, conscio delle sue capacità ma, per la prima volta, insicuro. Un raffinato lavoro di caratterizzazione, estrinsecato alla perfezione in atteggiamenti coerenti ed in linea con le premesse fornite.
David Marquez torna ad accompagnare Bendis dopo la splendida esperienza targata Miles Morales: lo storytelling widescreen tipico della testata Ultimate viene integralmente riproposto, lasciando spazio a brevi momenti di eccessiva decompressione che intaccano lievemente il livello qualitativo della issue. Pulito e dinamico il comparto grafico, dettagliato ed espressivo in ogni espressione facciale e brillante grazie ai colori di Justin Ponsor.
È necessario attendere perlomeno la chiusura del primo story-arc per dare un giudizio su questa nuova avventura Bendisiana. Partenza incoraggiante e cliffhanger finale da capogiro. Possiamo dar fiducia al vecchio Brian?
By Scott Snyder, James Tynion IV & Tony Daniel
(DC Comics)
Sequel della migliore tra le tre recenti Weekly DC Comics, Batman & Robin Eternal #1 si inserisce nella continuity Post-Endgame concentrando le sue attenzioni sui sidekick del Cavaliere Oscuro, affidando la narrazione al sempiterno Dick Grayson ed introducendo nel New52 Cassandra Cain, personaggio da sempre molto amato dai lettori. L’incipit della testata è ben presentato: un’adrenalinica issue piena d’azione in grado di affascinare il fruitore grazie ad una diversa ed inaspettata angolazione sul passato del Crociato Incappucciato.
Ogni spalla di Batman è ben caratterizzata: escludendo la presenza di un Jason Todd estremamente fuori luogo per narrazione e contesto, lo script di Tyinion IV delinea perfettamente le dinamiche della Bat-Famiglia attraverso dialoghi precisi e coerenti con i personaggi. Uno storytelling standard per una testata dedicata al Pipistrello, accompagnato da un mediocre comparto grafico di Tony Daniel. Volti sin troppo inespressivi e sin troppo somiglianti tra loro, nonostante effettivamente sia presente una somiglianza tra i comprimari di Batman.
Il plot-device che smuove le acque, il terribile segreto dal passato, può risultare poco originale e forse troppo affine alla storia Batmaniana degli ultimi anni ma Batman & Robin Eternal #1 è comunque un buon debutto. La costanza definirà questa weekly nel prossimo futuro. Incrociamo le dita.
By Various
(Marvel Comics)
Un’ampia presentazione delle future testate Vendicative, Avengers #0 passa in rassegna i team coinvolti nel futuro dell’universo Marvel attraverso brevi incipit introduttivi. Quanti bocciati? E quanti promossi?
“Eidetic”, di Mark Waid e Mahmud Asrar per All New All Different Avengers, è un interessante focus sulla coppia fanfavourite Visione e Scarlet Witch. Una manciata di pagine in grado di fornire un’introspezione di ottimo livello e una shockante rivelazione sulle azioni dell’Androide. Un raffinato lavoro di caratterizzazione accompagnato dall’ottimo comparto grafico di Asrar, intenso e credibile nell’espressività dei due protagonisti. Promossa!
“Everything Is New” di Al Ewing e Gerardo Sandoval introducono New Avengers partendo dal futuro Villain della serie: Ultimate Reed Richards. La presentazione dei componenti del team è relativamente scarna e superficiale, soppesata però dall’interessante premessa fornita al lettore, un incipit in grado di incuriosire e contemporaneamente disgustare per il terribile Sandoval: una tremenda miscela di Liefeld, Madureira senza mani e il peggio dell’anacronismo anni ’90. Promossa con riserva.
“In the Begininnig” di G. Willow Wilson e Victor Ibanez delude tutti i sostenitori del fantastico A-Force targato Battleworld. Una short-story anonima che fallisce nel suo intento introduttivo, dedicando sin troppa attenzione a Captain Marvel e tralasciando totalmente le restanti componenti del team. Layout statici per il comparto grafico, discreto il character-designing. Bocciata, per ora.
“The Opposite Of Kicking” del talentuoso Ewing, accompagnato dalle discrete matite di Kenneth Rocaforth, ci presenta The Ultimates. Splendida la caratterizzazione della mattatrice di questa short-story, America Chavez, in grado di rapire il lettore e portarlo immediatamente ad innamorarsene perdutamente. Breve spazio per i componenti del team, rapidamente delineati da eccellenti dialoghi coerenti e di elevatissima qualità. Un debutto perfetto per una testata da seguire assolutamente. Promossa, 30 e Lode.
“The Night That Hell Froze Over” di Gerry Duggan e Ryan Stegman è una short-story scritta unicamente per introdurre Wade “Deadpool” Wilson nel team Uncanny Avengers. Un protagonista in grado di spaccare a metà il pubblico provocherà inevitabilmente sentimenti contrastanti. Permettendomi un excursus prettamente soggettivo, posso affermare di essermi terribilmente annoiato: una issue inutilmente verbosa e fine a se stessa. Un Ryan Stegman sottotono per un debutto da bocciare senza remore.
“Supremacy” di James Robinson e Leonard Kirk è il filo conduttore dell’intero Avengers #0, un focus sul ruolo dello Squadron Supreme nel futuro Universo Marvel. Narratori dell’intera issue, i componenti del team vengono immediatamente delineati come una Justice League osservata attraverso un filtro oscuro e sembrano proporsi come un elemento di forte contrasto per i numerosi team Vendicativi presentati in precedenza. Il rodato team Robinson&Kirk propone uno storytelling classico e denso di mistero, intelligente ed in grado di incuriosire e fornire spunti per trame a lungo termine. Assolutamente Promossa.
By Dan Slott & Giuseppe Camuncoli
(Marvel Comics)
Nessuna rivoluzione in casa Parker, un rilancio ancorato agli stessi capisaldi narrativi che da sempre hanno contraddistinto la oramai stantia run di Dan Slott. Il concept base di un protagonista come Peter lontano dagli stilemi che lo hanno da sempre contraddistinto non giova alla issue: un misto tra una Spider-Man Inc e l’impero industriale diffuso a livello mondiale tipico di Tony Stark. Un rinnovamento che snatura il personaggio e lascia perplessi per un’esecuzione troppo simile all’Amazing Spider-Man degli ultimi anni. Ottimo l’artwork di Giuseppe Camuncoli, sempre in perfetto equilibrio tra un look realistico ed una matita estremamente stilizzata.
Presentate in coda alla issua le svariate testate ragnesche di futura pubblicazione: Spider-Man 2099 di Peter David e Will Sliney mostra un Miguel O’Hara in forte conflitto con la sua morale, stanco e disgustato dai terribili e costanti eventi criminali privi di una definitiva risoluzione. Poco originale ma solido lo script di David, piagato da un comparto grafico spesso incredibilmente innaturale.
La preview di Silk, targata Robbie Thompson e Stacey Lee, ci offre l’ennesima dimostrazione di quanto Cindy Moon sia un personaggio troppo sottovalutato. Uno splendido set-up della futura ongoing caratterizzato da un’arguta sceneggiatura e da un artwork filo-orientale incredibilmente espressivo. Ottimi i dialoghi e i monologhi interiori della protagonista, sempre in grado di coinvolgere empaticamente il lettore.
Interessantissima la rapida intrusione nella vita di Jessica Drew, supereroina in dolce attesa. La controversa situazione di Spider-Woman viene maneggiata con cura e rispetto da Dennis Hopeless e Javer Rodriguez, autori di una short-story in cui traspare una genuina e sincera umanità, un realistico spaccato della vita di Jessica. Un graditissima sorpresa per una testata accolta con scetticismo al momento del suo annuncio.
Web Warriors di Mike Costa e David Baldeon espande ulteriormente il concetto ad ampio respiro introdotto nell’evento Spider-Verse. Niente di nuovo sotto il sole dunque: una semplice presentazione dello Spider-Team composto da elementi quali Spider-Ham, Spider-Gwen e Spider-Man Noir alle preso con viaggi multiversali atti a debellare possibili minacce. Si attendono ulteriori sviluppi per un parere più completo.
A legare queste sintetiche introduzioni ci pensano Dan Slott, Christos Gage e l’artista Paco Diaz con l’ultima short-story in grado di dare un senso coeso ad ognuna delle trame presentate dai vari autori. La riproposizione di un Villain recentemente introdotto nello Spider-Universe e la rivelazione di parte dei suoi piani, pongono un discreto quantitativo di interrogativi per il futuro dei numerosi Ragni del Marvel Universe.
Una colossale issue d’apertura che fallisce nella sua storyline principale ma riesce a destare interesse per le trame a lungo termine degli svariati personaggi presentati in Amazing Spider-Man #1.
By Brian K Vaughan & Cliff Chiang
(Image Comics)
Nuova ongoing creator-owned per BKV, l’instancabile autore di capolavori assoluti come Y:The Last Man e il recente Saga. Ambientato orientativamente negli anni ’80, Paper Girls #1 ci presenta un gruppo di dodicenni alle prese con il loro lavoro mattiniero di consegna-giornali. Nonostante la forte sensazione di dejà-vu nella caratterizzazione dei personaggi, una serie di stereotipi facilmente individuabili, è molto semplice immedesimarsi nel magnifico setting impostato da Vaughan. Una narrazione costantemente in crescendo sino ad arrivare all’ultima pagina: un colpo di scena spaccamascella totalmente imprevedibile ed accattivante in grado di sconvolgere in lettore e riempirlo di brame per il prossimo numero.
Azzeccato il comparto grafico di Cliff Chiang, pieno zeppo di riferimenti agli anni ’80 e dall’elevata qualità del character-designing. Magnifico Matthew Wilson, in grado di utilizzare una palette di colori tale da delineare perfettamente il mood della storia e di comunicarlo efficientemente al lettore. Un artwork eccezionale.
Fate attenzione a Paper Girls. Potreste esser di fronte ad una nuova pietra miliare del fumetto.
Per questa settimana All New, All Different Thank God Is Wednesday si ferma qui. Ricordate, Secret Wars è un capolavoro! Alla Prossima, Hasta la Vista!
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