Torna, dopo alcuni mesi di assenza nelle nostre fumetterie, Mind MGMT, la spy-story sovrannaturale scritta e disegnata da Matt Kindt la cui pubblicazione italiana iniziò più di un anno fa in spillati con cadenza mensile. Dopo i primi 6 numeri, Panini ha deciso di convertire Mind MGMT in volume, realizzando un brossurato da 184 pag contenente tutto il secondo story-arc della serie: Il Futurologo.
Kindt è uno sceneggiatore con una netta predilezione per le spy-story. A partire da Super Spy, per finire con 3 Piani: La Storia Segreta dell’Uomo Gigante, graphic novel in cui, nonostante il focus fosse l’inspiegabile accrescimento del protagonista e le conseguenti difficoltà relazionali di un freak, lo spionaggio – vero e proprio chiodo fisso dello sceneggiatore – aveva un ruolo essenziale. Con Mind MGMT Kindt si muove dunque in un territorio che padroneggia alla perfezione e lo arricchisce di elementi sovrannaturali e di paranoia. Il primo story-arc si focalizzava sulla ricerca da parte di Beru, una giornalista d’inchiesta, di Henry Lime, unico passeggero scomparso del volo 815 (il richiamo all’Oceanic 815 di LOST è voluto ed evidente), anche noto come il volo della memoria perché tutti passeggeri erano stati colpiti da amnesia.
Di fronte a Beru si dischiuse un mondo di cospirazioni e superagenti dotati di impressionanti poteri psichici e la sua caccia all’uomo l’avrebbe condotta sulle tracce della Mind Management, organizzazione governativa che manipolava la storia a suo piacimento, grazie a messaggi subliminali nelle pubblicità, controllo della mente e previsione del futuro.
Il primo arco narrativo avrebbe anche potuto essere considerato autoconclusivo ma il viaggio nella paranoia di Kindt era appena iniziato. Il Futurologo amplia ulteriormente l’universo di Mind MGMT, inserendo nell’ossatura principale della storia comprimari che erano stati presentati, con dei brevi dossier, nella seconda e terza di copertina dei precedenti spillati e mostrando un quadro della situazione ben più ampio di quanto si potesse immaginare. Tra le new entry, l’agente che da il titolo allo story arc, Duncan, il Futurologo, un uomo la cui capacità di prevedere i comportamenti degli esseri viventi attorno a lui fornisce una chiara visione del futuro. Lo sceneggiatore non si limita a grattare la superifice dei suoi personaggi ma scava più in fondo e così un uomo capace di prevedere tutto è anche un uomo che non si meraviglia più di nulla, incapace di avere rapporti umani sani e stabili, un individuo annoiato che riesce anche ad intuire quando la sua donna perderà interesse verso di lui. Anche questo fa di Matt Kindt un grande sceneggiatore, la capacità di presentare dei risvolti caratterialmente verosimili nei suoi, pur inverosimili, personaggi.
Il meticoloso e complesso intreccio orchestrato dallo sceneggiatore di Saint Louis si sviluppa sempre con grande scorrevolezza e la narrazione, anche in questo nuovo ciclo di storie, continua ad essere multilivello: al margine delle pagine è stato inserito il testo di Premeditato, il romanzo d’inchiesta di Beru su casi di cronaca nera (pian piano, anche questo, si connetterà col filone narrativo principale) e poi non mancano i soliti fascicoli e dossier sugli agenti della Mind Management.
Come dicevo in apertura, la serie è illustrata dallo stesso Kindt, il cui tratto grezzo accompagato dagli acquerelli si sposa alla perfezione con le oniriche ed opprimenti atmosfere cospirazionistiche dello script. L’impressione complessiva è di avere tra le mani gli sketch per lo storyboard di un film di spionaggio.
Guerrieri psichici, cancellatori, futurologi, cecchini infallibili, pubblicitari subdoli, immortali, lettere assassine e monaci. C’è di tutto in questo fumetto, ma tutto è organico e funzionale allo sviluppo del grande affresco che è Mind MGMT, un thriller appasionante e, soprattutto, intelligente che va a toccare tematiche oggi più che mai d’attualità come la manipolazione delle informazioni da parte dei mass media o la pubblicità come mezzo di persuasione delle masse.
Un fumetto unico nel suo genere oltre che molto ben costruito, un vero peccato lascarselo sfuggire.
Ma… aspettate! E se le mie appassionate parole d’elogio fossero in realtà figlie del controllo mentale della Mind MGMT?
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