Mi trovo qui a parlarvi del nuovo telefilm Arrow, il cui episodio pilota è andato in onda da qualche ora negli US.
Arrow altri non è che Oliver Queen alias Green Arrow, eroe dell’universo DC. La trasposizione televisiva di Oliver è profondamente diversa dalla sua versione cartecea, ne vengono tuttavia mantenute le origini: naufragato su un isola (deserta?) mentre era in vacanza col suo yacht, il miliardario Oliver Queen dovrà cavarsela da solo per 5 lunghi anni prima di essere salvato da un peschereccio. Il nostro protagonista svilupperà così un’eccellente abilità come arciere nonchè delle impressionanti doti acrobatiche. Insomma: Batman con arco e frecce.
Rari sono stati negli ultimi anni gli eroi dei comics sbarcati sul piccolo schermo (anzi in realtà solo uno: il Superman di Smallville) ma, in un epoca in cui i cinefumetti la fanno da padrone ai botteghini, era logico aspettarsi anche un TVfumetto, magari con un supereroe non di primo piano (in effetti io per primo non sarei andato al cinema a vedere un film su Green Arrow). Restando in tema di cinefumetti va considerato che, visto l’immenso impatto mediatico del Batman di Nolan, era ampiamente prevedibile che questo ipotetico telefilm cercasse di prendere più di uno spunto dalla trilogia del cavaliere oscuro.
E’ dunque difficile analizzare questo prodotto senza farsi condizionare da tutti gli elementi sopraelencati. Ci proverò: Arrow presenta una buona dose di sequenze di azione (girate in maniera davvero efficace: ottime le sequenze in cui Oliver fa parkour tra i palazzi), effetti speciali credibili ed una trama promettente. Interessanti sviluppi potranno inoltre nascere dai flashback che ci raccontano l’origine del personaggio ed il suo naufragio. Molto, infatti, non ci è ancora stato raccontato sulla permanenza di Oliver sull’isola (ai più attenti non sarà sfuggita la maschera di Deathstroke nelle prime sequenze di questo episodio pilota).
Discreti i dialoghi con qualche divertente battuta pop su Lost (…a proposito di naufraghi!) e Twilight ed un protagonista (l’attore Stephen Amell) adatto al ruolo. Nota dolente: i personaggi di contorno, apparsi, almeno in questa loro prima apparizione, decisamente debolucci e con poco carattere.
Voto 7-
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