Doctor Who: la prova del nove

E’ stato rilasciato il 9 Luglio dalla BBC il trailer della nona stagione di Doctor Who, che andrà in onda in Inghilterra a partire dal 19 settembre.

https://youtu.be/fi3nJBlJs48

Questo settembre saranno ormai cinquantadue anni che l’ultimo signore del tempo di Gallifrey, con la sua scatola blu, i suoi compagni di avventura e i suoi tanti avversari, è approdato sui nostri piccoli schermi. Sarebbe bello poter dire che una serie tv qualsiasi dopo tutto questo tempo ha ormai un apparato perfettamente rodato, quindi inattaccabile e, in sè, perfetto. Sarebbe bello ma non sarebbe la verità. La verità è che nessuna serie tv, film o opera di fantasia in genere resta completamente inattaccata dal tempo. Difatti è certo che ogni brand potrebbe trovarsi improvvisamente a precipitare nell’oblio della mediocrità, sia che si parli di un pubblico che tende a perdere interesse, sia che si parli (nel peggiore dei casi) di un gruppo di sceneggiatori/produttori che smette di sperimentare o di mettersi in gioco, e che magari sceglie addirittura di affidarsi a formule collaudate nello scrivere gli episodi. Ogni appassionato di serieTV sa che, per quanto una stagione di un serial, sia la prima come l’ottava, possa esere incredibilmente fantastica, questo non vuol dire che le successive lo saranno allo stesso modo o saranno anche solo all’altezza di quello che ha già guardato.

Doctor Who è una serie che è riuscita a reinventarsi con discreta fludità e rapidità da restare un pilastro del suo genere, parlando non solo dell’evoluzione dell’aspetto tecnico (scenografie, costumi, effetti speciali), o di quello formale (come la durata stessa degli episodi o l’inserimento di trame verticali di spessore via via crescente) ma soprattutto considerando l’evoluzione del protagonista, l’enigmatico Dottore, e dei suoi comprimari, siano essi negativi o positivi.

Nonostante questo, la serie tv britannica, che circa due anni fa si è aggiudicata il Guinness World Record come serial TV fantascientifico più longevo di sempre, non può esattamente vantare un percorso privo di errori o scelte discutibili, portando quindi il fandom di questo brand ad essere paradossalmente pignolo con chi ne cura l’espansione e molto suscettibile nei confronti di chi prova a muovere delle critiche. Anche i fan più accaniti, però, hanno dovuto riconoscere come gli ultimi anni di Doctor Who non siano stati esattamente i migliori della serie, alcuni (i soliti che cercano un colpevole) hanno trovato il responsabile nello showrunner: Steven Moffat, che potrebbe aver lasciato troppi buchi nella trama della, mentre altri hanno incolpato la stessa BBC che, secondo alcuni, piuttosto che fornire nuovo materiale scenico o budget per le location dei propri serial, fa riutilizzare vecchie.

L’ultima stagione ha potuto godere dello slancio pubblicitario che la serie ha ricevuto dal cinquantesimo anniversario, dallo speciale per festeggiare l’evento (definito “ l’evento televisivo più importante della storia ” da alcuni) ma ha dovuto fare i conti anche con qualche ostacolo non proprio sorvolabile. L’ottava stagione ha dovuto fare i conti anche con una parte del fandom più recente che inizialmente vedeva in Peter Capaldi, l’attore scelto per interpretare il ruolo del protagonista, un Dottore troppo vecchio. Tra l’altro proprio Capaldi si è ritrovato ad interpretare il Dottore dopo che, qualche anno fa ai tempi del Dottore di Tennant, aveva interpretato un altro personaggio della serie. Questa scuriosa situazione ha quindi costretto gli sceneggiatori a trovare una spiegazione che convincesse i fan. Stessa spiegazione di cui si è proprio sentita la mancanza nell’ottava stagione ma che, a quanto pare, sarà rivelata proprio in quella successiva.

La serie inoltre risentiva di uno stile di scritture che potremmo definire controproducente, dove, per voler rendere omaggio al passato della serie, si è forse impedito al nuovo Dottore di avere un stile tutto suo, o dove la companion del Dottore, Clara Oswald, interpratata da Jenna Coleman, è addirittura arrivata ad essere il vero centro focale della serie. Un ostacolo che rischia di ripresentarsi dato che, dopo molte voci contrarie, Clara sarà di nuovo ospite del T.A.R.D.I.S. non solo per quest nona stagione ma pare anche in quelle successive (o almeno così ha dichiarato di sperare Capaldi).

La conseguenza peggiore, di cui forse la serie ha risentito maggiormente, è che in questa ottava stagione è mancato quel “non so che” che ha fatto sempre stare gli spettatori con gli occhi attaccati allo schermo, pronti a guardare anche l’episodio successivo e a farli disperare quando scoprivano che non sarebbe stato possibile fino alla settiamana successiva.

A questo punto Doctor Who si trova a dover fare della sua nona stagione la sua prova del nove, ovvero il suo modo per confermare di essere ancora una serie di qualità superiore con ancora tanto da offrire e, soprattutto, la capacità di emozionare ancora. Le premesse sembrano essere buone: nuovi misteriosi nemici e vecchi antagonisti duri ad arrendersi, strizzate d’occhio a chi ha potuto gustare la serie classica e qualche ospite d’eccezione.

Non ci resta che stringere il nostro cacciavite sonico, aspettare il 19 settembre e sperare… mentre guardiamo e riguardiamo questo nuovo trailer fino a quando non lo avremo imparato a memoria, fotogramma per fotogramma. 

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