Arriva in Italia con Bao Publishing un altro recente fumetto del vasto e variegato catalogo Image Comics. Sto parlando di Pretty Deadly di Kelly Sue DeConnick ed Emma Rios.
Pretty Deadly è un’atipica favola western con un’ossatura tutta al femminile, non solo per team creativo (composto anche dalla straordinaria e prolifica colorista Jordie Bellaire) ma anche per tematiche e protagoniste.
La storia ruota, infatti, attorno a due ragazze: la solitaria e glaciale Ginny Volto di Morte, e la piccola Sissy, una bimba con un’eterocromia dell’iride ed uno strambo vestito fatto con la carcassa di un corvo.
Primo elemento a saltare all’occhio sfogliando Pretty Deadly è l’ambientazione western, sotto questo aspetto la serie della DeConnick si affianca, nel catalogo Image, allo straordinario East of West di Jonathan Hickman. Ma se nella serie di Hickman sotto una carrozzeria western romba un motore sci-fi, la serie della DeConnick ha, invece, l’anima di una fiaba. Pretty Deadly, in effetti, è un fumetto parecchio inusuale e difficile da “incasellare”, è sì un western ma, a tratti, ha l’impostazione narrativa tipica di una favola, in cui però non mancano elementi macabri ed attimi di gore che sembrano usciti da una manga di Kentaro Miura.
Questi richiami fiabeschi sono conferiti non solo dai due strambi narratori pensati dalla signora Fraction: un “coniglio” ed una farfalla, ma anche dalla caratterizzazione dei protagonisti stessi. Alcuni personaggi non sono altro che l’incarnazione di diversi archetipi: Ginny è la Vendetta che conoscerà la compassione, Sissy simboleggia l’Innocenza (e la perdita dell’innocenza stessa), lo Scalpellino è la gelosia e beh, Morte e Bellezza va da sé che cosa stiano a rappresentare…
Questo simbolismo tipico delle favole consente anche di sorvolare sulla talvolta superficiale caratterizzazione di alcuni personaggi (come Johnny): sono elementi funzionali allo sviluppo della storia, un approfondimento del loro background, in questo tipo di storytelling, non è indispensabile.
Pretty Deadly è una serie davvero interessante, le scelte di Kelly Sue DeConnick si rivelano azzeccate e conferiscono un grande potenziale ad una serie che può ancora crescere nei successivi story-arc.
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