AVJP#4: donne con le gonne?

E dopo il babbo di tutti gli eroi della fantascienza, ovvero Buck Rogers, e dopo il babbo di tutti gli eroi in maschera e calzamaglia, cioè The Phantom, era il momento di tirare fuori una “mamma”.
Perché contrariamente a quello che si può pensare, anche l’avventura (e vedremo un pochino più avanti, una certa dose di fantascienza) ha la sua eroina emancipata ante-litteram.

Creata già nel 1927, ma distribuita dal Ledger Syndicate soltanto dal 13 maggio 1929, Connie è la prima eroina di un fumetto avventuroso. Ricca ereditiera, bella e affascinante destinata inizialmente a passare da una festa all’altra, è trasformata dalla grande depressione in un’investigatrice coraggiosa e indipendente, sportiva, provetta aviatrice e protagonista di simpatiche avventure giallo-rosa.

Connie Kurridge ha attraversato varie situazioni e occupazioni, comprese l’aviatore, il pilota acrobatico, l’operatore di carità, la giornalista e la detective. I cattivi venivano fuorviati dalla sua bellezza, sottovalutatondone l’agilità e l’intraprendenza. 

Nel 1934 Connie andò a lavorare prima come giornalista e poi come l’operatore di una agenzia investigativa (una specie di Sam Spade al femminile), è una donna, già all’epoca, emancipata: intelligente, autosufficientie, a suo agio in tutte le situazioni. Tenendo testa a qualsiasi uomo, sarebbe certamente stata una rappresentante per il movimento di emancipazione delle donne migliore di Wonder Woman.

Con il passare del tempo le storie diventano sempre più avventurose, sino a quando, scoperta la macchina per i viaggi nel tempo del suo vicino, dottor Chrono (si, ok, la fantasia dei nomi lasciamola perdere, ricordatevi che siamo negli anni trenta. NdA), la mette in funzione e raggiunge il futuro. 

L’episodio più famoso di questo periodo la porta in esplorazione nel sistema solare. Iniziato a bordo di un’astronave venusiana, che cattura la ragazza durante un volo stratosferico, questo viaggio “dimentica” la Luna, dove Connie scenderà solo nel 1942 (tanto per non farsi mancare niente. NdA), in compagnia del dottor Chrono

Hanno detto di lei:

Don Markstein, storico del fumetto, ha commentato:

“Quando la striscia quotidiana di Connie è iniziata, il 13 maggio 1929, è stata “volubile” in un senso diverso. E’ stata aviatore in giocose avventure. Connie fu il primo eroe d’avventura al femminile nei fumetti americani, il precursore di Brenda Starr e Modesty Blaise. Connie, cognome Kurridge (suona come Courage, “coraggio”…) era piuttosto ingannevole, rispetto ai prodotti di quel tempo, molto piatti rispetto ai fumetti delle eroine moderne. Né i cattivi né i lettori di allora si aspettavano di trovare un cervello brillante e pieno di risorse sotto le sue belle e ricciolute chiome bionde. E lei era capace di imprese spettacolari di temerarietà, come volare a grandi distanze in un aeroplano sconosciuto, di notte, con le apparecchiature di navigazione e luci fuoriuso…”

Contesto storico:

Durante la depressione Connie si è rivelata essere una ragazza con una coscienza sociale: aiutava la madre con il suo lavoro di carità e spesso visitava gli uomini in fila per il pane (uno dei pochi – rari – casi in cui la depressione è stata rappresentata graficamente in un fumetto. NdA).

 

La serie si conclude verso la fine della Seconda guerra mondiale, quando l’autore crea una nuova serie: Rusty Riley

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