Le vite di Sacco e Vanzetti di Rick Geary
edito in italia da Panini Comics (collana 9L)
Cosa succede quando un maestro dell’illustrazione e del fumetto indipendente come Rick Geary decide di confrontarsi con il caso giudiziario del ventesimo secolo?
Succede “Le vite di Sacco e Vanzetti”.
La storia: tra fine Ottocento e inizio Novecento molti milioni di italiani emigrano in America per cominciare una nuova vita. Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti arrivano nel nuovo mondo proprio in quel frangente. Sono accomunati dallo spirito libero Anarchico che, insieme all’origine italiana, avrebbe segnato tragicamente il loro destino.
Nel 1920 infatti gli anarchici Sacco e Vanzetti vengono accusati di omicidio e rapina, ma numerosi indizi mettono in dubbio il verdetto di colpevolezza. E il mondo reagisce con numerose proteste, fino a rendere la storia di Sacco e Vanzetti, condannati alla pena capitale, simbolica e immortale.
E fin qui direi niente di nuovo. O almeno, non ci dovrebbe essere niente di nuovo.
La peculiarità di questo graphic novel, che definirei con il termine di Graphic Journalism (perchè più che di racconto di giornalismo si tratta) non condanna né idolatra i due, ma racconta con piglio giornalistico, disincantato e equidistante, la vicenda con tutti i suoi dubbi ma anche con le vertezze, cercando di raccontare in maniera il più oggettiva possibile una pagina di storia che ancora oggi lascia il segno.
Ha il piglio di una sorta di puntata di CSI (o del film JFK): racconta si i fatti ma li racconta con dovizia di particolari raccontando testimonianze, facendo nomi, presentando prove, senza che questo interferisca con il ritmo narrativo, e lasciando la lettura scorrevole e per niente faticosa.
Il tratto è pulito e sicuro, e la forma quasi narrativa, pur nel suo apparente essere asciutta riesce a far vivere sia la vicenda che il periodo storico complicato dell’integrazione negli anni venti in America. Problematica comunque attuale. Anche da noi.
Un piccolo gioiello che consiglio spassionatamente.
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