André The Giant – La vita e la leggenda

Tutti nella nostra adolescenza abbiamo avuto una “fase Wrestling” in cui ci siamo entusiasmati e abbiamo tifato per i nostri bizzarri beniamini che salivano sul ring. Per molti quella fase non è mai passata e ancora oggi adorano guardare omoni che se le danno di santa ragione. Ma solo uno è il wrestler che ha conquistato il cuore di ognuno di noi: per Box Brown questa figura è rappresentata dal mitico André “The Giant” Roussimoff e ha deciso di raccontarne, come dice il titolo del suo graphic novel, la vita e la leggenda.

Dovendone raccontare gli aspetti realistici ma anche quelli “mitici” (non a caso il titolo del volume è André The Giant – La vita e la leggenda), Brown tratteggia la figura di André con un approccio molto originale.
Mostra tutto del wrestler e non risparmia il minimo dettaglio utile al fine di tratteggiarne una figura completa e complessa. Vediamo così il lottatore crescere nella campagna francese (dove, pare, abbia avuto un incontro con lo scrittore teatrale Samuel Beckett), fino a lasciare il mondo rurale per avventurarsi nella realtà metropolitana. Se in campagna il mondo di André era a malapena a misura di un gigante, in città vediamo lo spazio attorno a lui farsi improvvisamente ancora più piccolo, rendendo difficile anche svolgere i compiti più semplici della vita quotidiana. Inizia così la sua carriera nel mondo del Wrestling, sempre però guardato con diffidenza dal resto del mondo, non ancora pronto ed avvezzo alle mirabolanti prodezze di un uomo poco più che adolescente alto due metri.

Da questo momento è la personalità di André a farsi gigante sulle pagine del volume: una personalità che, per assurdo, fatica ad essere contenuta in un corpo tanto grande ed in continua espansione; vediamo un uomo tanto generoso con gli amici, quanto irascibile in molte occasioni, una persona divertente e divertita dalla vita, ma allo stesso tempo un carattere con luci ed ombre (anche nel rapporto coi fan, cosa strana pensando ad un wrestler).
Quello che traspare è quindi la genuinità di André, il suo modo di non guardare mai dall’alto in basso, ma di dimostrarsi poco propenso agli onori della fama, spinto da un irrefrenabile amore verso il proprio lavoro e, allo stesso tempo, corroso da una lenta sensazione di ineluttabilità dovuta alla sua condizione fisica. André The Giant era infatti affetto da Acromegalia, una malattia dell’ipofisi che non arrestava mai la produzione dell’ormone della crescita, causando questa forma di gigantismo.

Nel corso degli anni il lottatore si sottoporrà a svariati interventi chirurgici perché il suo organismo pian piano arriverà a cedere. Eppure lo spirito del wrestler ne uscirà sempre rafforzato, accompagnato dalla crescente voglia di continuare ad essere quello che si è sempre stati: una grande attrazione amata in tutto il mondo.
Tutto questo è ovviamente reso possibile dallo stile di Brown e dal suo originalissimo taglio documentaristico: prima ho detto che vediamo André nella campagna francese all’inizio del volume, ma le prime pagine sono ricostruite come un documentario appunto, con famosi wrestler degli anni ’80 “ripresi” mentre ricordano The Giant e raccontano qualche aneddoto su di lui. Inoltre molti incontri famosi per il lottatore vengono ricostruiti con dovizia di particolari e raccontati come se ci fosse una voce narrante a farci scoprire le mirabolanti prodezze dell’uomo più grande del mondo.

Box Brown ci fornisce il racconto dettagliato di una personalità controversa di un mondo altrettanto controverso, quale è quello del Wrestling professionistico: il continuo domandarsi dove finiscano i colpi veri e dove cominci la finzione da parte del pubblico, l’idea che i dissapori nati sul ring proseguano anche nella vita vera, l’invidia dei colleghi meno famosi nei confronti delle star imbattibili. Tutto è narrato con le giuste tempistiche, e anche i momenti più frenetici del volume hanno il ritmo della calma e della serenità, come era del resto André: un vero gigante buono che non amava essere visto come un fenomeno da baraccone, ma che aveva sul ring la massima realizzazione del suo essere. Una vita votata allo spettacolo e all’intrattenimento che non voleva essere un modo per diventare santi, bensì semplicemente un modo per dimostrarsi professionisti.
E quindi mai titolo fu più azzeccato: André The Giant – La vita e la Leggenda (edito da Panini al prezzo di 15€ per la collana 9L) ci mostra la vita di un uomo comune, coi suoi pregi e i suoi difetti, e la leggenda di un personaggio straordinario ed irripetibile.

Con questa recensione è tutto, noi ci rileggiamo alla prossima.

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