Madman Collection Vol. 3 – Mondi Dentro A Mondi di Mike Allred

Benvenuti al terzo appuntamento col fumetto più pop, mad e freak che abbiate mai letto. Se non vi bastava lo strambo Frank Einstein, la collana Panini Madman Collection si arricchisce con altri personaggi e storie inedite in Italia, ovvero Gli Atomici.
Un gruppo di beatnik di strada può trasformarsi in una squadra di supereroi? La risposta è meno scontata di quanto possiate pensare!

Prendete un gruppo di teppistelli di strada, fateli scontrare con un alieno proveniente da un’altra dimensione che ne muterà il patrimonio genetico, aggiungeteci un pizzico di follia e li vedrete trasformarsi negli Atomici.
Ancora una volta Mike Allred mostra di essere un genio folle presentandoci un gruppo di super(?)eroi come mai s’era visto nella storia dei comics. Luna, Nana, Dorrie, Philip, Jack e Adam erano un gruppo di stravaganti criminali da strapazzo prima di incappare in una mutazione che ne ha stravolto l’aspetto fisico: sono infatti ricoperti da pustole, bolle e muco (orribili fuori e, in parte, anche dentro). Ma quando Jack scopre di poter controllare la propria mutazione, collaborando col nostro amico Madman, decide di aiutare anche gli altri suoi compari. Dalle ceneri dei Beatnik Mutanti di Strada nascono quindi Gli Atomici, subito pronti a scontrarsi con la prima minaccia della loro carriera: l’enorme mostro Shrek, proveniente dalla stessa dimensione dell’alieno che ha causato le loro trasformazioni. In realtà però il mostro è alla ricerca del suo compare di universo ovvero Boone Gehr.

Più proseguo nella lettura di questa collana e più mi convinco che il vero “madman” sia proprio l’autore. In soli quattro capitoli non solo troviamo tutti gli ingredienti classici delle storie con protagonista Frank, ma si aggiungono nuovi ingredienti che contribuiscono ad amplificare la follia di questi fumetti. Allo stesso tempo però Allred affronta temi controversi, a cui il lettore di fumetti non sempre è abituato. Primo fra tutti c’è il piano della narrazione: i quattro capitoli di Madman e Gli Atomici contenuti nel vol.3 della Collection Panini, sono tutto tranne che cronologicamente lineari. Iniziano, infatti, in medias res sviluppando alcuni eventi nelle prime pagine per poi riprenderli nelle pagine… dei capitoli seguenti! In pratica quello che vediamo nel primo numero è ciò che verrà risolto nel terzo capitolo.

Parlando dei personaggi, poi, sono toccati tutti i temi del mondo supereroistico ma con una leggerezza sconvolgente: c’è l’eroe che vede nel suo nuovo ruolo un’opportunità per distinguersi, l’eroe che vive male la sua situazione a causa del proprio aspetto e stravaganza, c’è il personaggio che ha paura ad assumere il controllo dei propri poteri e preferisce nascondersi nell’ombra, c’è l’eroe che possiede poteri davvero incredibili ma fatica a controllarli e teme di far del male al prossimo.

Infine c’è il solito piano metanarrativo, immancabile in un’opera di Allred. Se da un lato quasi non ci accorgiamo di quanto l’autore sia capacissimo nello sviluppare sottotrame interessanti, volte a sbloccare alcuni nodi narrativi, dall’altro il realismo portato in un contesto così assurdo è sorprendente. Gli eroi di Snap City discutono sul nome da assegnarsi, chiedendosi se sia più giusto chiamarsi “The Atomics” piuttosto che “The Atomix”, per non parlare del fatto che si dimostrano davvero impotenti contro il feroce Shrek, arrivando a fuggire a gambe levate per ben due volte dinanzi al nemico. Eppure il loro animo spaventato è proprio il punto focale su cui si sviluppa questo primo numero: la paura dell’ignoto, la paura del fallimento, la paura nei confronti del diverso. Il tutto si fa insicurezza ovvero antitesi per eccellenza del concetto di supereroe: i personaggi di Madman sono, come sempre, straordinariamente umani e coinvolgenti sotto ogni aspetto. Mentre leggevo il volume pensavo: “Ecco, probabilmente io mi comporterei così in questa situazione”, cosa che solitamente non mi capita quando leggo  fumetti supereroistici.

Inutile continuare ad elogiare la creatività di Mike Allred che, anche in questo volume, raggiunge vette altissime dal punto di vista grafico. Non una sola inquadratura errata, non un solo movimento esagerato. La resa anatomica è perfetta e persiste sulla pagina l’impressione che l’autore riesca davvero a cogliere i personaggi nel momento più naturale dei loro gesti, pose ed espressioni. Uno stile lontano anni luce dal fotorealismo ma in grado di scolpire in modo credibile lo storytelling e l’ambientazione della pagina. Con questo volume pieno di follia è tutto, noi ci rileggiamo prossimamente per un altro giro a Snap City, naturalmente in compagnia di Madman e Gli Atomici.

Le recensioni dei primi due volumi della Madman Collection:
vol.1 Odissea Nello Strano 
vol.2 Le Avventure di Madman 

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