Avete presente quando ci viene detto che gettare rifiuti in mare è altamente inquinante? E avete presente quanto tempo impieghi la plastica a decomporsi?
Immaginate che tutti i rifiuti finiti in mare dagli anni ’50 ad oggi si concentrino in un punto. Un punto ben preciso situato nell’Oceano Pacifico fra il 135º e il 155º meridiano Ovest e fra il 35º e il 42º parallelo Nord. Ora immaginate che questi rifiuti siano tanto vasti da poter essere rivendicati come stato autonomo.
Questa è l’idea di base da cui è partito Joe Harris per Great Pacific, nuova serie targata Image (e pubblicata in Italia da Saldapress).
Il Pacific Trash Vortex esiste davvero ed è conosciuto con tanti nomi (“grande chiazza di immondizia del Pacifico” ad esempio). Harris però ha deciso di affidare la “gestione dei rifiuti” di questa enorme chiazza a Chas Worthington III, giovane miliardario (o bilionario, come si direbbe Oltreoceano), che ha ereditato l’enorme fortuna di suo padre e suo nonno, divenendo uno dei più giovani e ricchi adolescenti del pianeta. L’incipit di questa storia ricorda sotto alcuni aspetti un altro ricchissimo giovane che tutti conosciamo, solo che Chas non se ne va in giro vestito con un costume da pipistrello – ogni riferimento è puramente casuale – e vuole piuttosto dimostrare al consiglio aziendale quanto le sue idee siano valide e possano effettivamente portare profitto. Questo è un primo aspetto molto interessante del volume: sebbene Chas sembri mosso da fini umanitari ed ecologisti, in realtà spesso lo vediamo ricordare a chi gli sta attorno (e ovviamente anche al lettore) che le sue azioni sono mosse dalla logica del profitto: se l’umanità ha prodotto rifiuti per tantissimi anni, per quale motivo le stesse aziende che avvelenano il paese non possono anche scoprire una “cura” a queste problematiche?
Chas vuole così dimostrare che la sua invenzione può cambiare le sorti del pianeta, arricchendo comunque i suoi creatori. HERO, questo il nome del dispositivo sviluppato dal ragazzo, è un macchinario in grado di sfruttare un raggio al plasma per trasformare i rifiuti in vapore acqueo, compresa la plastica (e quindi il petrolio). In realtà l’invenzione di Chas andrebbe perfezionata e, per questo motivo, il consiglio di amministrazione decide di cassare l’idea, per investire su qualcosa di più sicuro. L’erede dei Worthington decide allora di passare all’azione fingendo la sua morte per appropriarsi del denaro dell’industria di famiglia e reinvestirlo in un progetto di terraformazione proprio sulla “grande chiazza di rifiuti”. Ma non crediate che sia tutto così semplice perché il New Texas (questo il nome dato alla nuova nazione, in quanto Chas è originario dello stato della stella solitaria) è una terra di conquista e anche i rifiuti sono di interesse mondiale.
Due aspetti mi hanno davvero colpito in questa serie, tanto che non vedo l’ora di leggere il secondo volume: l’estremo bisogno di trovare il proprio spazio nel mondo da parte di Chas e l’intricata vicenda politica venutasi a creare tra le superpotenze mondiali e uno Stato fatto di rifiuti.
Sebbene Harris non nasconda qualche riferimento all’incresciosa situazione ambientale mondiale, si concentra soprattutto sullo sviluppo del suo protagonista e degli avvenimenti che lo coinvolgono, riuscendo a combinare abilmente la mentalità di un adolescente in cerca di indipendenza con quella di un magnate geniale: Chas si muove con disinvoltura nel mondo degli uomini che conosce, riuscendo a farla franca in ogni modo, ma si trova fin da subito in difficoltà quando viene messo con le spalle al muro dalla “chiazza”. Questa zolla di futura terra fertile ha un suo habitat e suoi abitanti, alcuni meno amichevoli di altri. Davvero apprezzabile anche il lavoro di Martìn Morazzo ai disegni: con un tratto che mi ha ricordato molto Frank Quitely e Ramon Perez, porta avanti la narrazione con disinvoltura e un preciso taglio registico, rendendo subito riconoscibili i personaggi, caratterizzando ottimamente gli ambienti e diversificando parecchio le varie situazioni (grazie anche ai colori di Tiza Studio).
Il volume è edito in Italia da Saldapress al prezzo di 15,90€ per 168 pagine ed è consigliatissimo: la storia di un ragazzo che con la propria forza di volontà riuscirà forse ad ottenere l’indipendenza che brama, sfidando tutto e tutti, andando controcorrente senza fermarsi davanti ai problemi che lo annegano (anche letteralmente).
Non perdetevi quindi Great Pacific e noi ci rileggiamo alla prossima.
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