Sinossi:
Gli esseri umani non sono più al vertice della catena alimentare. Gli zombie hanno preso il loro posto e niente sembra in grado di fermarli. L’Umanità è finita? Non è detto. Per alcuni è solo un nuovo inizio. La parola “civilizzazione”, però, ora non ha più lo stesso suono e l’ha capito perfettamente Sam, fuggito dalle grandi città, lasciandosi alle spalle una figlia. Ma, anche se ora il silenzio regna negli Stati Uniti, lui continua a credere nella vita. La sua coscienza, sebbene anestetizzata dagli eventi, gli ricorda che restare umano è la sola speranza e che, per affrontare l’apocalisse zombie e ritrovare sua figlia, ha bisogno dell’aiuto degli altri sopravvissuti e di prendersi cura di qualcuno.
Allora, mi preme fare una premessa: non sono un patito del genere zombesco. Neanche un detrattore, se è per questo. Mi ritengo un tipo aperto nel fumetto come nella vita in generale, e se una cosa vale la pena o è interessante non parto preconcetto. Certo però il genere in sé non è che mi attiri particolarmente, e quindi ho avuto una bella sorpresa.
Zombies mi è piaciuto.
E’ un’avventura, raccontata in maniera decisamente piacevole e senza timore di soccombere sotto degli standard prefissati o di denaturare un genere. Potrebbe tranquillamente essere una serie tv o un film.
E’ una storia, molto più a largo raggio, sulla condizione umana.
L’edizione italiana, edita da Saldapress, è la versione integrale della serie in tre volumi scritta da Olivier Peru, disegnata da Sophian Cholet e pubblicata in Francia da Soleil (ommamma, i francesci ci parlano degli zombì? NdA.). Certo, non rivoluziona e né ridisegna i canoni di un genere – oggi più che mai – in gran voga, ma sicuramente spicca per approccio, sensibilità e costruzione del racconto, oltre che per la cura con cui sono disegnate e costruite le tavole.
ZOMBIES (156 pag, col. 15.90 euro), Saldapress.
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