Questo è decisamente il momento giusto per parlare di The Strain, la serie tv creata da Guillermo Del Toro basata sull’omonima trilogia di libri scritta proprio dal regista messicano a quattro mani con Chuck Hogan, e adattata anche in un fumetto edito dalla Dark Horse e portato nel nostro bel paese dalla Panini Comics.
Perchè è il momento giusto per parlarne? Ma perchè questo lunedi alle 21:55 finalmente la serie esordirà doppiata in italiano su Fox! e parlarne troppo tardi, vorrebbe dire che qualcuno si perderebbe quanto meno la prima puntata che vede alla regia proprio Del Toro. The Strain è una serie tv che con la sua prima stagione negli States ha saputo ritagliarsi una bella dose di fan ed ascolti relativamente buoni tanto che una seconda stagione è già stata confermata. Vampiri, su questo principalmente si basa la trama, ancora una volta questi padroni della notte arrivano sul piccolo schermo, e questa volta in modo un pochino diverso. Ma se di serie di vampiri ne abbiamo già viste a palate, perchè dovremmo vedere pure questa? vi chiederete giustamente voi, e io vi dico che una possibilità dovete darla per forza a un prodotto televisivo con dietro le capaci mani di un genio come Del Toro. Nei 13 episodi della prima stagione la qualità dello show è in realtà abbastanza altalenante, si parte molto bene, intrigando lo spettatore e stupendolo per poi finire un pochino a bollire troppo lo stesso brodo, per poi alzare il livello alla grande e infine scadere in un finale che poteva indubbiamente essere gestito meglio.
Uno dei punti di forza è indubbiamente la trama, spalmata su due linee temporali spaziando tra il presente a New York (principalmente) dove il virus che trasforma in vampiri dilaga e il passato, dove andremo ad andentrarci nei campi di concentramento per provare a scovare le vere origini del male.
Luci e ombre ci sono sicuramente anche nel cast di attori selezionato per l’occasione dove troviamo Abraham Setrakian interpretato da un David Bradley (Harry Potter, Trono di spade) in ottima forma con il suo personaggio che farà da guida a quello che, a tutti gli effetti, è il protagonista della serie, il dottor Ephraim Goodweather interpretato da Corey Stoll, personaggio che risultà in realtà mancare un pochino di carisma nella sua spasmodica ricerca per scoprire la verità sull’epidemia vampirica. Ed è proprio il carisma che non manca per nulla a tanti altri personaggi che amerete alla follia come Gus (Miguel Gomez), come Vasiliy Fet (Kevin Durant) e come il maggiore antagonista della storia, Thomas Eichhors (Richard Sammel). Tanto horror, splatter in buona dose e senza nemmeno farsi troppi problemi, oltre al fatto che ogni episodio andrà in onda dopo The Walking Dead, uno show che ormai – che lo si ami o lo si odi – lo si guarda, e allora tanto vale non spegnere la tv subito e concludere coi vampiri una serata iniziata con gli zombie.
Del Toro in un’intervista ha tra l’altro rivelato che grazie alla triologia di libri ci può essere materiale anche per quattro o cinque stagioni ma ovviamente tutto dipenderà dalla risposta di pubblico e critica, che al momento tutto sommato resta positiva. In The Strain, il mistero, l’originalità della trama, il carisma e le intricate vicende personali dei protagonisti andranno a mescolarsi con i classici clichè del genere attaccati ormai da sempre alla figura del vampiro riuscendo quasi sempre a non cadere nel già visto, dosando bene i colpi di scena ma trascurando un po’ troppo le sottotrame.
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