E’ di pochi istanti fa la notizia dell’attentato alla sede parigina della rivista satirica Charlie Hebdo che è costata la vita ad almeno 11 persone, tra cui due agenti di polizia. Due uomini vesiti di nero e a volto coperto, armati di kalashnikov e lanciarazzi, hanno fatto irruzione nella sede del giornale francese ed hanno ucciso a sangue freddo undici persone, oltre ad averne ferite almeno altre dieci (di cui quattro in gravi condizioni). Tra i feriti anche il noto vignettista satirico Stéphane Charbonnier, in arte Charb. Solo pochi minuti prima dell’attacco, la rivista satirica aveva pubblicato sul proprio profilo Twitter una vignetta su Abu Bakr al-Baghdadi, attuale leader dell’autoproclamato Stato islamico. Secondo quanto riportato da alcuni testimoni, gli assalitori avrebbero aperto il fuoco urlando: “Vendicheremo il Profeta” e “Allah u Akbar“.
Lo stesso presidente francese, Francois Hollande, si è immediatamente recato sul luogo dell’attentato, affermando con sicurezza che senza dubbio si tratta di un’azione terroristica. Hollande ha inoltre espresso tutto il proprio cordoglio per le vittime dell’attentato, sottolineando come, a fronte di quello odierno, diversi attentati siano stati sventati nelle precedenti settimane.
Il periodico francese Charlie Hebdo, famoso per la sua critica satirica trasversale, si è sempre battuto in prima linea per difendere le libertà fondamentali dell’essere umano, quali ad esempio la libertà di espressione; e assumendo spesso posizioni nette, come quando nel 2006 scelse di pubblicare delle vignette raffiguranti alcune caricature di Maometto.