Salve a tutti amici del Bar! Oggi vi parlerò di Deadpool e del recente sotry-arc pubblicato sui numeri #8-9-10 dello spillato dedicato al mercenario chiaccherone, mi riferisco a Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo.
Il mercenario chiaccherone, dopo aver sventato l’ultimo attacco alla sua persona da parte di agenti mandati da un certo Butler che avevano l’obiettivo di estrarre componenti organici dal suo corpo (organi, pelle ecc.), si rivolge a Wolverine ed a Cap con lo scopo di farsi aiutare nelle indagini, ritenendo possiible un coinvolgimento di Arma Plus, progetto ben noto ai lettori Marvel che ha per scopo la creazione di supersoldati.
Dopo un inizio sarcastico e velato dal rifiuto di Steve e Logan nell’aiutare Wade, Wolverine infine decide di aiutarlo perchè pensa possa avere ragione. Dopo uno scontro adrenalinico con gli uomini di Butler, verremo catapultati nella sua base in Corea del Nord dove si svolge tutta la storia principale e dove Deadpool viene fatto prigioniero e scopre che Wolverine e Cap sono stati rapiti insieme a lui.
Butler, in realtà, è un ex membro del programma Arma-X che ha stretto un patto con il governo della Corea del Nord per la creazione di supersoldati, ed esegue esperimenti su cavie umane tramite i campioni di DNA raccolti dai componenti organici rubati dal corpo di Deadpool e i campioni di DNA di vari mutanti e supersoldati (come Nightcrawler, Colosso, Tempesta e lo stesso Wolverine). In cambio Butler ottiene la possibilità di lavorare con i campioni rubati da Wade per cercare di guarire la sorella malata.
Il tema portante della saga è il passato del mercenario chiaccherone: Wade non sa quanto i suoi ricordi siano stati alterati nel corso degli anni da Butler e dai suoi agenti, questo modifica la sua percezione della realtà, al punto da non sapere se ha davvero avuto una famiglia oppure è tutto frutto della manipolazione del nemico.
Questa saga di Gerry Duggan e Brian Posehn mi ha stupito e mi è piaciuta molto. Ci viene presentato un Deadpool molto più serio rispetto ai soliti canoni (tanto che quasi mai lo vedremo compiere gag esilaranti) e, dunque, la storia in sè ha toni più oscuri rispetto al solito, con buoni colpi di scena, tanta azione ed alcuni momenti di tristezza.
Bene anche il team composto da Declan Shalvey ai disegni e Jordie Bellaire ai colori: le sequenze di azione soprattutto sono rese bene, ed alcune hanno un’impostazione molto cinematografiche.
Naturalmente, come ogni storia di Deadpool che si rispetti, è anche piena di citazioni (a partire dal titolo). Citazioni che, come di consueto, vengono analizzate nelle note di fine albo di Marco Ricompensa.
Il personaggio di Deadpool non piacerà a tutti, ma trovo che la gestione Duggan-Posehn sia convincente: pian piano hanno dato più forma a Wade caratterizzandolo nel migliore dei modi, approfondendone ancor di più il tema delle origini del personaggio ed infittendo i misteri attorno a lui.
Una saga, e, più in generale, una serie, consigliara ai fan Deadpool ed anche a chi vuole avvicinarsi al personaggio.
Per questa mia prima recensione qui al Bar del Fumetto è tutto, ora tocca a voi: fatemi sapere voi cosa ne pensate della recente run di Deadpool.
Alla prossima! #chimichangas
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