Ad una settimana dall’episodio di metà stagione, Arrow e Flash si sono incontrati nel loro primo crossover e i risultati sono stati ottimi. Facciamo un po’ il punto di quello che è successo in questo incontro/scontro, ma per l’occasione l’articolo verrà scritto a quattro mani (trattandosi di una collaborazione nel telefilm, ci sembrava giusto fare anche una collaborazione per la recensione). Piccola premessa: leggete l’articolo solo dopo aver visto i due episodi del crossover, noi vi abbiamo avvisati.
Fin dall’inizio della stagione di Flash, era chiaro come i due eroi fossero destinati a collaborare: più volte abbiamo visto Barry (Grant Gustin) recarsi da Oliver (Stephen Amell) per parlare dei problemi della sua nuova identità o anche solo per un confronto con un amico. Ma in questo crossover i due verrano presto ai ferri corti. Nella puntata di Flash infatti troviamo Ollie e la sua squadra a Central City (unico assente è Roy) , sulle tracce di Captain Boomerang (che abbiamo visto nel finale della settima puntata di Arrow). Qui però l’intervento di Oliver sarà determinante per fermare un altro metaumano, Rainbow Raider, in grado di scatenare la rabbia con un solo sguardo (per stimolazione “cromatica” del nervo ottico). Barry subisce gli effetti di questo potere e arriviamo così allo scontro tra Flash e Arrow: Ollie si dimostra subito all’altezza del Velocista Scarlatto, grazie al suo ferreo addestramento, ma Barry è un avversario troppo duro da abbattere, inarrestabile e velocissimo. L’intervento combinato di “team Flash” e “team Arrow” porterà alla fine dello scontro e al ritorno alla normalità per Barry. Nel finale di puntata fa la sua prima comparsa quello che sembra essere Firestorm (era stato annunciato tempo fa che sarebbe apparso in Flash).
Passiamo quindi alla puntata di Arrow, dove sono comunque presenti anche i personaggi di Flash, arrivati in città per dare una mano per la caccia al misterioso assassino. Puntata meno incentrata sui personaggi e più focalizzata sul villain di turno ovvero Captain Boomerang, scopriamo che quest’ultimo è un ex-agente A.R.G.U.S., ben addestrato e in grado di usare i suoi boomerang con una destrezza incredibile. Il suo obiettivo è eliminare alcuni membri dell’agenzia, tra cui Lyla, la compagna di Diggle: riuscirà ad ingannare Oliver, mettendolo su una falsa pista, ma ancora una volta saranno i due team congiunti a fermare la minaccia di cinque bombe collocate in varie zone di Starling City. Boomerang è stato spedito nella stessa prigione di Deathstroke, ma sicuramente lo rivedremo presto.
I punti di forza di questo crossover sono stati sicuramente l’ottimo impianto registico e l’ottima scrittura della sceneggiatura: le battute incalzanti (su tutti domina Cisco come personaggio decisamente divertente), i dialoghi ben scritti che analizzano l’essere un eroe sotto vari punti di vista e la trama bilanciata ma in grado di smontare i soliti cliché narrativi. Proprio su quest’ultimo punto mi soffermerei. Nella puntata di Flash infatti non assistiamo alla solita scena del buono che diventa cattivo e poi torna buono con le sue sole forze, perché prende coscienza di essere una brava persona: senza l’aiuto di Arrow, Flash si sarebbe scatenato ancora di più e sarebbe potuto diventare davvero una minaccia inarrestabile. Stesso discorso nel cliché del cattivo che pone l’eroe dinanzi alla scelta se salvare la città o catturare il nemico: grazie alla collaborazione tra i due team, Arrow riesce in entrambe le missioni, salvando la città e impedendo a Boomerang di scappare. Entrabi gli eroi, completamente diversi tra di loro, sono riusciti a migliorarsi a vicenda, Oliver rendendo meno “ingenuo” il giovane ed inesperto Barry e, viceversa, Barry facendo capire ad Oliver che non sempre è necessario il pugno di ferro per risolvere le cose.
Dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi e dell’inventiva dei rapporti che intercorrono tra gli stessi, trovo che si stia lavorando davvero molto bene. Non solo i due protagonisti sono resi in maniera credibile sul piccolo schermo, ma anche tutti i comprimari sono personaggi per niente piatti, approfonditi ognuno a modo loro, seppur nel breve momento di una scena. A questo proposito mi sembra ottimo il lento lavoro che si sta realizzando sul personaggio di Eddie, il poliziotto fidanzato con Iris: molto probabilmente pian piano diverrà un forte oppositore di Flash, soprattutto dopo gli eventi che l’hanno visto scontrarsi proprio con l’eroe di Central City, causando allo stesso tempo una rottura tra Iris e Flash, ora costretto a non poter più contare sulla giovane donna per tenere a freno la sua voglia di “notorietà”, se vogliamo dirla così (e non dimentichiamo nemmeno che il nome di Eddie è Eobard Thawne, vero nome del Professor Zoom dei fumetti).
Per questo crossover è tutto, noi ci rileggiamo settimana prossima per fare il punto delle due serie TV dopo il cosiddetto “midseason” (in cui avremo la comparsa di Reverse Flash e lo scontro con Ra’s al Ghul), ringrazio Marco Sciarra per aver collaborato per questo “crossover di scrittura”, ricordatevi di seguire Arrow e Flash e vi lasciamo coi due trailer estesi della prossima puntata.
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