X-Factor è una storica testata mutante dall’ormai lontano 1986. Mentre Chris Claremont scriveva pagine gloriose della storia editoriale degli X-Men, Bob Layton con X-Factor riuniva i 5 X-Men originali dopo l’inaspettato ritorno in vita di Jean.
Quella prima run vide, tra le altre cose, l’esordio di uno dei villain mutanti più riusciti, Apocalisse.
Nel 1991 arriva Peter David e, insieme al disegnatore Larry Stroman, rivoluziona X-Factor che diventa un’agenzia governativa, i protagonisti assieme ad Havok e Polaris sono Guido Carosella, Wolfsbane, Quicksilver e Madrox.
Nel 2005 X-Factor riparte sempre sotto la guida di Peter David che, non amando ripetersi, cambia le carte in tavola. I mutanti, infatti, non sono più al soldo del governo ma si mettono in proprio e fondano la X-Factor Investigations sotto la guida di Jamie Madrox. Qui, probabilmente, David diede il meglio di sé realizzando una vera e propria serie-gioiello piena di trovate geniali e situazioni imprevedibili.
Poco dopo l’avvento del Marvel NOW! la testata chiuse con grande dispiacere dei fans ma, pochi mesi dopo, fu annunciata la quarta vita editoriale di X-Factor, la terza di Peter David, l’All-New X-Factor. Dai supereroi governativi, a quelli privatizzati, si passa stavolta ai supereroi aziendali. Il gruppo è al servizio di una multinazionale, la Serval Industries, un colosso che “vuole fare del bene” (ma sarà poi vero?) che ha comprato i diritti sul brand ‘X-Factor’ da Jamie Madrox.
Come nelle precedenti serie di Peter David, nucleo centrale dell’All-New X-Factor sono i personaggi e gli equilibri e le dinamiche che si creano tra di loro.
PAD, infatti, è maestro nella caratterizzazione dei suoi mutanti e mette insieme Polaris, Gambit, Quicksilver, Cypher, Danger e Warlock. Ovvero: una pazza, un ladro gentiluomo, uno spione odiato da tutti, un potenziale suicida e due macchine fuori di testa. Il risultato, anche stavolta, è una serie scorrevole, divertente e ‘fresca’.
Nel primo story-arc di 6 numeri, che trovate integralmente su X-Men Deluxe #231 (128 pag, 5,50€), vengono approfondite diverse sottotrame volte ad assemblare il gruppo e, parallelamente, si inizia a sviluppare un filone narrativo a lunga gittata incentrato sui misteri che si celano dietro la Serval Industries. Senza dimenticare l’immancabile vena umoristica di Peter David, memorabile in tal senso il dialogo tra Warlock ed il padre, ed una buona dose di citazioni pop-nerd.
Un discorso a parte merita il lavoro di Carmine Di Giandomenico, un artista con uno stile fortemente caratterizzato, il cui modo di disegnare è riconoscibile già dalla prima tavola. Tanto dinamismo e cura del particolare, un lavoro senza sbavature né cali: Di Giandomenco è stato una vera e propria macchina da guerra se considerate che negli States ANXF ha mantenuto una cadenza pressoché bimestrale.
In un periodo in cui le X-testate orchestrate da Bendis stanno accusando un calo notevole, la Nuovissima X-Factor di David e Di Giandomenico è la miglior serie mutante in circolazione.
Non c’è due senza tre ed il binomio Peter David/X-Factor non tradisce neanche stavolta.