The Wake – Volume 2

Avevamo lasciato Leeward e Dash nel bel mezzo di una nuova inondazione, nel futuro dominato dal terrore per i Siri (mostruose creature marine, avvolte nel mistero). Il secondo volume di The Wake riprende la narrazione proprio nel terrificante futuro nel quale i mostri hanno avuto la meglio. Scott Snyder e Sean Murphy ci conducono alla conclusione di questo arco narrativo e le sorprese non mancheranno di certo.

Cover di The Wake #6 di Andrew Robinson

Cerchiamo di parlare un po’ della trama, evitando gli spoiler. Nel primo volume, la spedizione inviata nei ghiacci dell’Alaska aveva risvegliato qualcosa di mostruoso che si era tenuto ben nascosto per molto tempo: i Siri, creature mezzi uomini e mezzi tritoni, parenti più prossimi agli uomini di quanto potesse sembrare in apparenza. Dotati anche di poteri allucinatori, i Siri avevano pian piano condannato ogni membro della spedizione ad una morte terribile e le conseguenze di questa scoperta sono state devastanti. Il grande numero di mostri marini ha causato maremoti e spostamenti di enormi masse d’acqua nel nord del pianeta, causando lo scioglimento dei ghiacci e il successivo innalzamento delle acque. Innumerevoli sono le vittime di tutto ciò e il mondo si regge su di un rinnovato status quo, una società nuova popola il pianeta e le varie regioni del mondo sono profondamente cambiate.

Cover di The Wake #7 di Andrew Robinson

La nostra protagonista, Leeward, è alla perenne ricerca di un messaggio che le permetta di rintracciare la leggendaria “rete d’oro” (e qui abbiamo un primo richiamo al Vello d’Oro, ma ne troveremo altri in seguito), in grado di portare l’umanità alla vittoria contro i Siri. L’acqua potabile è diventata una risorsa preziosa e ricercata, proprio per la forte presenza di acqua salata sul pianeta; come spesso si vede in film e prodotti culturali post-apocalittici, l’umanità ha tentato di difendersi dai Siri trincerandosi dietro grandi mura protettive; i governi sono allo sbando e il potere è concentrato nelle mani di chi possiede le risorse indispensabili alla sopravvivenza (nel nostro caso l’acqua); ovviamente non manca “il braccio” che esercita questo potere ovvero quella che viene chiamata Mili: una milizia al servizio dei governanti del nuovo mondo.

Cover di The Wake #8 di Andrew Robinson

Esiste però una terza “specie” ormai sulla Terra, gli Esternali, uomini e donne che hanno deciso di non obbedire ai dettami della nuova società e vivono a stretto contatto coi Siri (tanto da sospettare che tra di loro ci siano dei “mutanti”, ibridi Uomo/Siri). Grande spazio verrà dato nella storia a questa terza specie, soprattutto perché questa seconda parte di The Wake è soprattutto incentrata sull’esplorazione, sulla ricerca di questa “rete d’oro”, sotto la guida di Leeward. A bordo della Argo (ancora il Vello d’Oro che ritorna, ma non vi svelo la vera natura della nave), Leeward e il sempre fedele Dash intraprendono un viaggio ai confini del mondo, per trovare il luogo della rinascita della razza umana sulla Terra. Lo spirito pionieristico di questo volume è il motore che muove la narrazione di Snyder, un fattore vincente che si oppone fortemente alla grande staticità dei primi cinque capitoli della storia, che invece erano ambientati tutti all’interno di una base sottomarina (quindi l’opposizione spazi chiusi – spazi aperti è un fattore innovativo e vincente, che mi ha molto entusiasmato).

Cover di The Wake #9 di Andrew Robinson

Inutile dire che questo cambio di fronte della narrazione permette a Snyder, Murphy e Hollingsworth di creare un mondo meraviglioso e fantastico, a metà tra il post punk e lo steampunk, un mondo nel quale convivono mongolfiere, alianti, sottomarini e registratori tecnologici e protesi bioniche. Sicuramente Murphy si trova a suo agio anche in questo contesto, caratterizzando il mondo del futuro come solo lui può fare, con incredibile cura dei dettagli ed estrema maestria nel gioco di luci e ombre: il suo tratto ben si sposa sia con gli spazi claustrofobici che caratterizzano i primi capitoli di The Wake, sia in questa seconda parte della storia che alterna spazi chiusi a enormi spazi aperti (sia oceanici che non). Stesso discorso per la colorazione di Hollingsworth che alterna tinte fredde e calde a seconda del luogo nel quale si trovano i personaggi, senza stravolgere l’aspetto grafico della storia. Ricordandovi che si tratta del secondo e ultimo volume di questa storia, e che il fumetto è edito in Italia da Lion al prezzo di 12,95€, vi do appuntamento alla prossima recensione. E fatemi sapere che ne pensate del finale scritto da Snyder.

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Cover di The Wake #10 di Andrew Robinson

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