Madman Collection 2 – Le Avventure di Madman

Madman di Mike Allred è prima di tutto un fumetto intelligente, creato con maestria e piena consapevolezza del mezzo espressivo. Ma è anche un misto tra azione e divertimento, uno di quei fumetti che puoi leggere tutto d’un fiato senza stancarti e senza mai avere un calo d’attenzione. In questo secondo volume poi, a supportare il già eccellente lavoro di Mike, arriva Laura Allred. Madman a colori: che altro volete di più?

I secondo volume della Madman Collection edita da Panini (128 pag. 13,00€) e dedicata al super (?) eroe più folle che si sia mai visto, mantiene fortemente inalterati tutti i fattori che ne hanno decretato il successo al suo debutto: un passato misterioso, un contesto totalmente inaspettato e un protagonista inedito e criptico. Frank Einstein (questo il vero nome di Madman) è un personaggio semplice e stravagante, in grado di vivere anche le situazioni più assurde trovandosi però a proprio agio, come un fanciullo in un paese dei balocchi (ma con scienziati e viaggi nel tempo al posto dei giocattoli per bambini). La bellezza di Madman però sta anche nel fatto che le avventure che si trova a vivere risultano strane e assurde anche per lui che si trova a viverle, creando una fortissima empatia col lettore: impossibile non immedesimarsi con Frank quando si trova a viaggiare sotto terra su un mezzo chiamato mototalpa o, peggio ancora, quando deve fare improbabili viaggi nel tempo fino all’era dei dinosauri.
Diciamo che se Frank non fosse già “mad”, ci penserebbero le sue avventure a farlo diventare pazzo!

La trama scritta e disegnata da Allred è comunque semplice nel suo sviluppo, oscillando tra il racconto d’avventura e l’indagine psicologica del personaggio. Dubbi, paure, amori ed emozioni sono analizzate con freschezza e divertimento, senza mai sprofondare nel troppo serio e conservando quella nota di assurdità che caratterizza tutte le vicende che ruotano attorno a Frank e ai suoi compagni d’avventura. La grande maestria con cui Allred narra le sue storie è assolutamente innegabile e assistiamo al sapiente lavoro di equilibrio che uno scrittore/disegnatore imprime alla propria arte: i silenzi, le scene d’azione, i momenti comici e tragicomici sono perfettamente intervallati e mai niente viene inserito nello svolgimento del fumetto a forza o per caso.

Parlando però del grande lavoro di Mike, dobbiamo anche considerarlo sotto il punto di vista del disegno. Sempre pulito, in grado di citare la Pop Art senza mai incappare nel già visto, limitandosi (si fa per dire) a richiamare alla mente i canoni stilistici anni ’60. Allred infatti amplia il suo bagaglio di citazioni anche al contesto, ricreando autentiche scene di futurismo degli anni ’60, con macchinari ipertecnologici grandi quanto un’intera stanza o veicoli realizzati per i più disparati utilizzi (a volte dal nome discutibile, vedi sopra la mototalpa… che poi è una specie di automobile… ma questo è un dettaglio): sfogliando le pagine di Madman sembra davvero di vivere in un film in bianco e nero, sembra di rivivere quel cinema che immaginava macchine volanti già dal 1980 o viaggi interstellari come fossero gite fuoriporta.

Il volume questa volta poi è arricchito dal colore, un colore piatto sparato al massimo verso le tinte pastello, poco sfumato e quasi “caramelloso”: l’atmosfera vintage del fumetto viene quindi amplificata, si arricchisce di nuove sfumature di senso e la lettura diventa mutata e mutabile, i personaggi sembrano fluttuare costantemente in un mondo onirico, privo dei problemi che attanagliano la nostra vita di “normalman”. La lezione più importante di Madman quindi è questa, secondo me: il fumetto può insegnarti qualcosa anche se parla una lingua aliena agli occhi, perché è in grado di parlare al tuo cuore e al tuo cervello. Questo secondo volume è poi impreziosito da una carrellata di cover variant e pin up gallery realizzate da famosissimi artisti che hanno voluto omaggiare il mito del Prometeo a fumetti: si va da Frank Miller a Jeff Smith, da Frank Quitely a Eric Powell, Geof Darrow e Frank Cho.

Di seguito la recensione del volume 1 della Madman CollectionOdissea Nello Strano 

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