Quando arrivi a trent’anni la vita cambia incredibilmente. Cominci a guardarti indietro e a fare i primi bilanci di quello che hai fatto, di ciò che desideravi e della direzione in cui stai andando. Gli anni che hai sulle spalle iniziano ad essere sufficienti a darti la misura e l’importanza delle cose della vita; e con questa intervenuta consapevolezza giungono le responsabilità e purtroppo anche i primi rimorsi.
E’ ciò che accade a Katie – fresca e graziosa protagonista di SECONDS – che, sulla soglia della trentina, ha la netta sensazione di non aver combinato ancora granché. A dirla tutta, non sembra poi così malaccio la vita di Katie: è socia e chef del ristornate più rinomato della città ed è in procinto di aprirne uno tutto suo. E’ rispettata nel suo ambiente lavorativo ed è circondata da diversi affetti che non le fanno mancare la loro presenza.
Nonostante questo, però, la nostra rossa protagonista sente di aver commesso degli errori in passato e non può fare a meno di pensare a come sarebbe potuta essere la sua vita se non fosse stata così sciocca e superficiale nel commetterli. Se solo potesse tornare indietro e modificare le proprie azioni, Ketie sarebbe certa che la sua vita oggi sarebbe praticamente perfetta.
Una sera, però, la ragazza commette una leggerezza, a causa della quale una giovane cameriera del ristorante si fa male e rimane orribilmente sfigurata. Ketie si dispera. Nel corso della notte è molto agitata e continua a pensare ad una soluzione per rimediare a quanto causato. Ma, proprio quando sta per prendere sonno, nota che, appollaiata sul comò della sua stanza, una misteriosa figura la osserva in silenzio. L’immagine dura solo un’attimo, ma le dà modo di rovistare dentro il cassetto del mobile e di trovare un pacchetto che cambierà per sempre la sua vita.
Nel pacchetto ci sono un fungo rosso, un bloc-notes e un biglietto con delle istruzioni sintetiche ma assai precise:
UNA SECONDA OCCASIONE
1. SCRIVI L’ERRORE COMMESSO
2. INGERISCI UN FUNGO
3. VA’ A DORMIRE
4. RISVEGLIATI COME NUOVO
SONO PREVISTE CONSEGUENZE
Katie non ci pensa un attimo e, senza neppure crederci più di tanto, si precipita a tentare di correggere l’errore della sera precedente. Al suo risveglio, dopo aver constatato di essere riuscita nell’impresa, la protagonista si rende conto di aver trovato il rimedio a tutti i suoi dubbi e i suoi problemi: basterà correggere tutti gli errori commessi per avere la vita che ha sempre sognato. Oppure no?
SECONDS è una graphic novel brillante e divertente, che non smette di conivolgere il lettore neppure per un istante. Bryan Lee O’Malley imbastisce una storia gradevole e leggera, ma al tempo stesso carica di elementi intimi e introspettivi. I dubbi e le paure di Katie sono quelli di una generazione proiettata al futuro, ma privata della possibilità di spiccare il volo; perennemente in attesa del proprio momento, che spesso purtroppo non arriva mai.
Se avessimo la possibilità di rivivere alcuni precisi momenti della nostra vita, saremmo davvero in grado di rimediare agli errori commessi? E questo migliorerebbe sul serio la nostra vita, facendola diventare perfetta?
O’Malley risponde a suo modo a questo interrogativo, offrendo una chiave di lettura romanzata, ma non per questo banale; e confezionando una storia praticamente (questa si) perfetta. La prosa è semplice e asciutta, limitata al massimo per lasciare ampio spazio all’espressività dei disegni. La narrazione esterna è un’espediente che funziona a meraviglia, specie nei momenti in cui la stessa interagisce con la protagonista, dando vita a dialoghi incredibilmente spassosi. Il tratto dell’artista contribusce ad allegerire i toni del racconto anche nei momenti più drammatici, mentre le scelte cromatiche risultano sempre azzeccate rispetto alle atmosfere e gli stati d’animo dei personaggi. L’influenza della tecnica orientale nello stile di O’Malley è evidente: l’artista si concentra principalmente sulle espressioni e sulle figure umane, divertendosi a distorcerle e modificarle per esprimere tutta la loro interiorità. Le emozioni dei protagonisti assumono centralità in SECONDS, sia attraverso un’eccellente rappresentazione grafica, che con il sapiente uso del colore.
A dieci anni di distanza dal successo di Scott Pilgrim, O’Malley ci presenta un’opera assai più introspettiva e profonda, che riesce comunque a mantenere intatti tutti i punti di forza che l’autore aveva mostrato in passato. Dal mio punto di vista si tratta della vera consacrazione per lo scrittore canadese, che riesce nel difficile tentativo, non solo di bissare un altro grande successo, ma addirittura di sfornare un’opera più forte e completa della precedente. Il consiglio è di non lasciarvela scappare.