X-Men Basta Umani di Mike Carey e Salvador Larroca

Autori: Mike Carey (testi), Salvador Larroca (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: USA (Marvel)
Prezzo: € 16,00,
Formato: brossurato 17 x 26, pp. 128, col.

Il giovedì mattina, il giorno dell’arrivo dei fumetti, la fumetteria diventa un punto di incontro per fare quattro chiacchiere con altri amici lettori. Talvolta capita di fare i nostalgici parlando delle belle storie mutanti dei tempi andati: “Non ci sono più gli X-Men di una volta, quelli fantastici degli anni ’90 in cui Ciclope aveva il ciuffo alla Javier Zanetti e le X-woman erano delle bonazze più toste dei personaggi maschili. Come sono lontani i tempi di ‘Dio Ama, L’Uomo Uccide’ di Claremont…” e bla bla bla.

Questa settimana, dopo la chiacchierata e la consueta ricca spesa, sono tornato a casa e mi sono messo a leggere. Prima di tutto i mensili e, per ultimo, X-Men: Basta Umani. Volume pubblicato nella collana Original Graphic Novel, firmato da Mike Carey e Salvador Larroca.

Una catastrofe si è abbattuta sul pianeta Terra e solo i mutanti possono salvare l’umanità, ormai completamente scomparsa. Riusciranno gli X-Men a mettere da parte i propri dissapori ed unirsi per una causa comune? 

Ero molto scettico sulla bontà del volume, ma i disengi di Larroca prima, e la storia di Carey poi, mi hanno fatto ricredere. Lo sceneggiatore riesce a gestire perfettamente non una storia qualsiasi, ma una ‘storia X’, una vicenda corale con tutti i particolari che solo un X-fan riesce a cogliere ed apprezzare. Le storie mutanti, infatti, non sono incentrate sul singolo, ma viene sempre posto l’accento sulla pluralità dei protagonisti. 
Mike Carey getta nuova luce anche sui nuovi mutanti come Tempus e Triage, e non dimentica gli ormai ‘ex-giovani’ X-Men come Cannonball e Magik. 

Un Ciclope confuso domina la scena con l’imperativo ‘scarlettiano’ che da il titolo all’opera:“Basta umani”. Questa volta, però, si abbandonano le riflessioni genetiche care a Morrison, o quelle razziali care a Claremont. Carey, infatti, affronta un villain invisibile, mostra i mutanti privi del nemico comune degli X-Men e della Confraternità dei mutanti malvagi: gli umani.
E’ un momento in cui entrambe le fazioni mutanti credono davvero che questo sia ‘il migliore dei mondi possibili’. A confermarlo è la frase di Wolverine: “Non siamo più combattenti Hank. In questo nuovo mondo siamo difensori della pace.”

I mutanti sono liberi dagli umani ma, allo stesso tempo, proprio loro avevano giurato, nonostante tutto, di proteggere la razza umana. Tra tutti, emerge la sensibilità di Bestia, il più romantico tra gli X-Men. Hank lotta con i suoi dilemmi morali, vede la scienza come arma risolutrice ma la scienza stessa, in mano ad un suo simile, ha portato l’umanità a svanire.
Tempesta accetta la leadership di Ciclope, comprende e ricorda le eterne battaglie e sa che in un momento come questo non devono esistere fazioni all’interno del gruppo originale. Una famosa storyline portava il titolo Divisi Resistiamo e Basta Umani conferma il fatto che gli X-Men divisi resistono, uniti vincono. Ciclope riporta equilibro nella guerra, Emma lotta per il suo posto all’interno del gruppo… nulla cambia mai veramente, ma il gruppo si evolve.

In questo mondo senza umani gli X-Men non sono combattenti, ma difensori. Ma accettare questa nuova realtà sarebbe come firmare un patto col diavolo.. e i patti con il diavolo non durano perchè gli X-Men non la danno vinta a nessuno. 

Una bella storia, quella di Carey. Sicuramente la rileggerò e chissà che tra qualche anno, chiacchierando con gli amici in fumetteria non mi trovi a dire: “Ti ricordi Basta Umani, non era affatto male quella graphic novel sugli X-Men!”

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