LuccaC&G 2104 (my) Report

Non è facile – anzi è difficile – fare un report di questo Lucca Comics & Games 2014. Innazitutto perché non l’ho mica visto tutto! Tanto per fare capire a chi non c’era di cosa stiamo parlando, ecco un paio di dati gentilmente inviatici dall’ufficio stampa del Lucca Comics & Games: i quattro giorni di evento hanno visto la partecipazione di oltre 240.000 paganti (100.000 solo nella giornata di sabato) e di un totale di 400.000 visitatori. Le 5 sezioni, Comics, Games, Junior, Music&Cosplay e Movie, hanno coinvolto ben 26 aree del centro storico, proponendo ai visitatori oltre 700 stand, per un totale di 55.000 metri quadrati occupati dalla manifestazione. Ora, provate voi a girare una fiera come questa e a partecipare anche solo a un decimo delle attività presenti senza possedere il dono dell’ubiquità o la tecnica della moltiplicazione del corpo. Impossibile!

E allora ecco che si rende necessario fare delle scelte. Si decide di puntare sulle cose più attese e su quelle che più ami. Nel mio caso, comics americani e fumetto d’autore, con più di una sbirciatina alla Bonelli e alle varie realtà editoriali presenti. Un report, quindi, inevitabilmente incentrato di più sul fumetto (visto il sito sul quale scrivo), con un occhio rivolto anche alle cose che seguo di meno, ma che non finiscono mai di stimolare la mia curiosità.

Il festival si svolge, come ormai consuetudine, su gran parte della città; cosa che contribuisce a creare un movimento generalizzato all’interno delle mura cittadine. Gli stand sono praticamente ovunque e catturano l’attenzione del popolo nerd come il cestino del pic-nic con Yoghi e Bubu.

I predatori di autografi e sketch sono i primi fare la loro comparsa: sin dal giovedì mattina presto potevi vederli aggirarsi con l’aria furbetta di chi è già un passo avanti agli altri. Tra le prede più ambite ci sono Mike Deodato Jr e Devid Petersen al PalaPanini, Brian K. Vaughan e Fiona Staples allo stand BAO, oltre ai classici Leo Ortolani e Zerocalcare, per i cui sketch devi esser pronto a sacrificare gran parte della fiera a causa delle file chilometriche. Ricercatissimo poi l’autografo di Robert Crumb (ospite allo stand Comicon), padre del fumetto underground statunitense, poco propenso – a quanto si dice – a concedere firme sui propri volumi. Come sempre impressionanti le file per Giacomo Bevilaqua (Panini) e per Sio (Shockdom), mentre Don Alemanno è stato preso d’assalto allo stand Magic Press/Mondadori (non ho ancora capito chi delle due stia acquisendo l’altra). Molto richiesti anche gli autografi delle tre leggende del fumetto orientale Boichi, Masasumi Kakizaki e Masakazu Katsura per i quali era però necessario prima partecipare ad un estrazione e avere culo. Ancora, file interminabili allo stand Bonelli, che presentava le attese variant cover di Adam Wild, Dylan Dog e Ringo, con un partérre di tutto rispetto (Stano, Recchioni, Mari, Cavenago, Breccia, Gipi, Dell’Otto, Enoch, Brindisi, Benevento e tanti altri) e continue sessioni di autografi e dediche. Una menzione particolare meritano infine i maestri del fumetto Silver, Giuseppe Palumbo e Massimo Bonfatti, anche loro super-disponibili con fan e avventori di ogni tipo.

Gli stand delle case editrici erano praticamente in ogni dove e proponevano ogni tipo di leccornia editoriale. Al PalaPanini grande spazio a Original Sin e La Guardia dei Topi (vista anche la presenza di Deodato Jr e Petersen), ma anche a Il Ragazzo Invisibile di Diego Cajelli, Werther Dell’Edera, Alessandro Vitti e Giuseppe Camuncoli (con il prossimo film di Gabriele Salvatores in uscita) e al primo numero di Highway To Hell, prodotto da Italian Job Studio e accompagnato dalle lunghe sessioni di sketch da parte del disegnatore Riccardo Burchielli (che a me però lo sketch non l’ha fatto, ma l’ha fatto al mio ‘socio’ Vincenzo). All’interno del PalaPanini anche lo stand Disney, che proponeva diversi nuovi volumi (Lo Strano Caso del Dr. Ratkyll e di Mr Hyde, Fantomius) e ospiti del calibro di Fabio Celoni, Marco Gervasio, Silvia Ziche, Casty, Lorenzo Pastrovicchio e Bruno Enna.

Tante anche le novità presentate e annunciate da RW Lion, nella cui area firme era possibile farsi fare un disegno da artisti come Alessandro Vitti e Emanuel Simeoni. Tra le notizie più interessanti c’è senza dubbio l’uscita di Sandman: Overture di Neil Gaiman, oltre all’annuncio della pubblicazione in formato “bonelloide” del mitico Hellblazer della Vertigo e l’imminente uscita della serie American Vampire: Second Cycle di Scott Snyder e Rafael Albuquerque. Annunciate inoltre anche le ristampe in edizione Deluxe di capolavori immortali come Sandman e Preacher. Da sottolineare, infine, che il primo numero di The Invisibles di Grant Morrison, presentato proprio in occasione del LuccaC&G, è andato esaurito già al terzo giorno.

Altro stand letteralmente “da urlo” è stato quello targato BAO Publishing, che ha tirato fuori un arsenale degno dell’A-Team. Brian K. Vaughan, Fiona Staples, Zerocalcare, Roberto Recchioni, Vanna Vinci, Fumio Obata, Elena Casagrande, Cameron Stewart e Sergio Gerasi hanno formato un vero e proprio partérre de rois per una realtà editoriale davvero in grande ascesa.

Tra le numerose case editrici presenti, spiccano inoltre la Rizzoli con Tuono Pettinato ed il suo Nevermind, Silvia Ziche e Tito Faraci con Infierno2 e soprattutto Bryan Lee O’Malley e il suo splendido Seconds; la Coconino con Fun di Paolo Bacilieri, Quaderni Ucraini di Igort e Poco Raccomandabile di Chloé Cruchaudet,e la presenza del grande Gipi (col quale ho passato i dieci minuti più belli della mia fiera); e la Comicon Edizioni con il maestro del fumetto indie Robert Crumb.

Esaurito a tempo di record Winter Word il capolavoro di Chuck Dixon e Jorge Zaffino pubblicato da Editoriale Cosmo, mentre allo stand 001 Edizioni campeggiavano enormi quanto meravigliosi volumoni di Gen di Hiroshima e della ristampa de L’Eternauta, disponibile anche con la variant di Fabio Celoni. Allo stand Tunué tantissimi volumi in uscita e in ristampa per l’occasione, con una sfilza di ospiti tra i quali ricordiamo Paco Roca, Tony Sandoval, Nob, Sergio Algozzino, Valérie Vernay e Mathieu Reynés. Ovviamente, uno degli stand più affollati era quello Saldapress che trascinato dal meritato successo di The Walking Dead, è stato uno dei punti più visitati del padiglione Napoleone. Infine, non potevo non fare un salto allo stand crossover Kaiju Club/Truckers (sempre al padiglione Napoleone), dove era possibile incontrare, tra gli altri, David Messina, Sara Pichelli, Emanuel Simeoni, Valerio Schiti, Claudia SG Ianniciello, Diego Cajelli e Rita Petruccioli.

Ma ovviamente Lucca Comics 2014 non è stato solo questo: conferenze, incontri, mostre e attività tra le più disparate hanno caretterizzato questa splendida ed emozionante 4 giorni. Espositori di ogni tipo, dai fumetti alle action figure, dal cosplay al gioco di ruolo live, dai giochi di carte ai videogiochi, fino ad arrivare al cinema. L’inaccessibile Japan Town custodirà – almeno per me – millemila segreti, dal momento che svariati chilometri di fila mi hanno impedito persino di avvicinarmici. Stesso discorso per il padiglione di Star Wars e per diversi incontri ai quali ho deciso di non partecipare, scoraggiato dalle interminabili attese. Degni di nota sono certamente le sfilate della Umbrella Italian Division e quella a tema The Walking Dead, con i rispettivi spazi dedicati, ricchi di chicche scenografiche e gadget di vario tipo. Tra le esposizioni che ho potuto visitare, vale la pena citare quella dedicata ad Assassin’s Creed (situata in una spledida e gigantesca villa d’epoca) quella sul restyling di Dylan Dog, con tavole di Stano, Brindisi, Mari e tanti altri.


La Speranza della Bellezza era invece il titolo della mostra dedicata a Gabriele Dell’Otto, uno dei disegnatori più talentuosi del panorama italiano che, con il suo tratto iconico, ha conquistato in poco tempo anche i fans d’oltreoceano. Insieme all’esposizione di Dell’Otto, anche la mostra dedicata alla serie cult di questi ultimi anni: The Walking Dead, con tavole originali di Charlie Adlard, il disegnatore unico del fumetto sceneggiato da Kirkman (se si escludono i primi numeri ad opera di Tony Moore).

Non ho voluto farmi mancare il contest cosplay stavolta, incuriosito come sono da questo mondo spesso al centro di accesi dibattiti. Che lo si ami o lo si odi il cosplay è ormai una realtà centrale delle fiere di settore ed è ceramente portato avanti da alcuni veri e propri professionisti del genere. Che si tratti del lavoro sui costumi o della capacità recitative e di intrattenimento, alcuni di questi cosplayer possono davvero essere considerti degli artisti a tutti gli effetti, in grado come sono di suscitare emozioni e applausi tra i tantissimi presenti nell’Area Palco. Devo ammettere di essermi davvero divertito (aiutato dalla buona compagnia e da un paio di birre) e di aver molto apprezzato l’impegno e il lavoro di questi simpatici e colorati colleghi nerd.

Ma la ciliegina sulla torta – almeno per me – è stato il concerto della mitica Clara Serina e della .db.day’s band. Pezzi storici che mi hanno riportato agli anni in cui mi piazzavo ore e ore davanti alla tv a guardare tonnellate di cartoni animati giapponesi (si, ho detto proprio cartoni animati giapponesi!!!), divorando merendine e passando in un istante dalla Piccola Flo alla Maga Chappy, da Kimba il Leone Bianco a Calendar Men. Non posso descrivere a parole cosa ho provato a stare lì al tramonto, dopo quattro giorni di emozioni e divertimento ininterrotto, dopo aver conosciuto persone fantastiche e averne rincontrate di bellissime, dopo aver macinato chilometri e speso tredicesime e dopo aver vissuto la fiera più grande del mondo con i miei amici. Posso solo dire che è Lucca Comics & Games 2014, nonostante qualche piccolo e fisiologico disagio, è stata davvero una fiera da sballo. Ed io già non vedo l’ora di tornarci.

NB: Come ho detto in premessa questo report non pretende di essere esaustivo. So bene di essermi perso un sacco di figate, vi prego non infierite.

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