Autore: Stan Lee (testi); Moebius (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics; provenienza: USA (Marvel Epic)
Prezzo: € 15,00 (€ 18,00 ed. deluxe con sovracoperta)
Formato: 25.5×35.5, col., 80 pp
Se oggi – in un epoca di grandi contaminazioni – appare normale che autori da tutto il mondo (europei, sudamericani e persino mangaka) abbiano spazio nel comic dome americano, negli anni ’80 queste differenti scuole erano come compartimenti stagni. Proprio per questo, quello che avvenne nel 1987 al Comic Con di San Diego – l’incontro tra Stan Lee e Moebius e la genesi di Parabola – assume una rilevanza ancor maggiore. Due modi di fare fumetto – europeo e statunitense – divisi da un oceano di distanza non solo geograficamente ma anche per stili e tematiche, si fondono in quella che Moebius stesso definisce come “la tipica decisione editoriale”: la collaborazione tra due mostri sacri nel realizzare un prodotto che potesse fondere diverse sensibilità fumettisitche.
Nasce così Parabola, una mini in due uscite pubblicata sotto l’etichetta Epic di proprietà della stessa Marvel, un fumetto ibrido in cui l’elegante tratto di Jean Giraud incontra l’inesauribile vena creativa di Stan Lee.
L’Uomo torna a scrivere della sua creazione prediletta, Norrin Radd ovvero Silver Surfer, dopo 20 anni dall’indimenticabile run disegnata da John Buscema. La scelta della tavola da surf come mezzo di trasporto per Norrin Radd, probabilmente, non fu casuale. Pur non cavalcando le onde ma solcando lo spazio profondo, Silver Surfer incarna per molti versi quella che è la filosofia di vita del surfista: la solitudine di dominare un’onda ricercando un equilibrio non solo fisico ma anche interiore, il gusto della sfida e dell’ignoto. Il Surfer di Parabola è, ancora una volta, il Surfer di Stan Lee: un essere tanto potente quanto solitario, morbosamente incuriosito da un’umanità che non riese a comprendere e da cui non viene compreso a sua volta.
La miniserie di Lee/Moebius è una Parabola in senso stretto: una storia breve volta a dare un insegnamento al lettore. Il primo contatto alieno, l’arrivo di Galactus sulla Terra, è l’espediente per mostrare le terribili conseguenze del fanatismo religioso e la frequente mancanza di raziocinio delle masse di fronte ad imbonitori e falsi idoli. Tematiche affrontate pochi anni prima sulle pagine di un’altra celebre pubblicazione Marvel: la graphic novel di Chris Claremont Dio Ama, L’Uomo Uccide. Surfer torna sulla retta via grazie alle parole di Elyna, il buon samaritano di questa parabola e, suo malgrado, sarà proprio lui a dover diventare una guida per un’umanità smarrita e priva di identità. Un messia riluttante che fa tornare alla mente il Warlock di Jim Starlin.
Moebius riesce a cristallizzare attimi di grande dinamismo, utlizza poche vignette per ogni tavola ed ammanta il tutto con un predominio di toni blu che contribuisce a conferire alle pagine un’atmosfera ovattata e quasi sottomarina.
Il connubio tra il disegno delicato di Moebius e il Surfer di Stan Lee ha come risultato un inusuale – e probabilmente unico nel suo genere – comic book d’impronta francese.
Due parole sulla nuova edizione di Panini Comics. Noi lettori di fumetti siamo abituati a ristampe, edizioni Deluxe e Absolute che, alle volte, poco aggiungono all’esperienza di lettura di un brossurato standard. Non è questo il caso. L’edizione oversize 25×35 de I Grandi Tesori Marvel è davvero da 10 e lode: un cartonato con pagine gigantesche per poter apprezzare pienamente l’imponente Galactus di Moebius, disponibile anche in una edizione deluxe con sovracoperta-poster. Senza considerare un corposo apparato redazionale con una lunga intervista a Moebius ed un approfondimento sul contesto storico in cui Parabola fu realizzato.
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