Saint Seiya – Waiting for…

Da un po’ di tempo, ormai, al cinema è difficile vedere qualcosa di innovativo, perché se non è un sequel o prequel, quasi certamente sarà una storia già sentita e usata altrove. In questo ciclone dei “revival” non sono caduti solo i cinefumetti Marvel e DC (che per storia e tradizione bruciano le tappe velocissimamente, cambiando attori, registi e case di produzione più spesso di quanto dovrebbero) o alcuni registi, bramosi di far rivivere film del passato, ma anche il mondo dell’animazione giapponese che, come quello della Disney, sta puntando molto sul ritorno di alcuni dei suoi anime storici. Motivo? Un po’ per il volere dei registi, un po’ per dare (probabilmente) una degna sepoltura a cartoni che vengono ritenuti graficamente obsoleti.
Da questo ciclone di cui Hideaki Anno è probabilmente il miglior maestro, con i suoi ben cinque film sull’anime Neon Genesis Evangelion, è uscito, a cavallo fra il vecchio e nuovo anno, Capitan Harlock. Sfidando i circa tre decenni di storia, il capitano è tornato sul grande schermo sconvolgendo tutti, nonostante le critiche di qualche affezionato al prodotto originale.
Al suo seguito sono stati annunciati altri film in CGI di due titoli importantissimi: Doraemon (l’ambasciatore degli anime) e gli intramontabili Cavalieri dello Zodiaco! Quest’ultimi usciti abbastanza distrutti da un Saint Seiya – Omega guidato dal disegnatore delle Pretty Cure e controbilanciato dal più accurato Lost Canvas, ritornano sui loro passi, andando addirittura fino alla prima e, probabilmente, più bella serie: Il Grande Tempio. E’ qui, infatti, che i cavalieri si conoscono, crescono e combattono contro i cavalieri d’oro, con una trama ricca di inganni e tranelli che regge magnifici scontri e commoventi monologhi. Non sarà dunque un nuovo capitolo in stile Harlock o un film finale come Stand by me Doraemon, ma sarà un vero a proprio “rebuild” (per citare l’ultimo lavoro di Anno): personaggi ridisegnati, armature modificate e addirittura cambi di sesso e non mi riferisco ad Andromeda o a Pesci (in qual caso non avrebbe fatto alcun scandalo) ma a Milo di Scorpio, il cavaliere che con le sue quindici punture (come le quindici stelle che compongono la sua costellazione) punisce gli avversari con eleganza e superbia, ma che sa anche capire quando ha di fronte un pentito o una persona buona.
A prima vista è questo il cambio più radicale di tutta la saga, un cambio che probabilmente non verrà ben preso dalla platea o, magari, la nuova affascinante “scorpiona” colpirà i cuori dei suoi spettatori con il suo Antares! Si vedrà.
Ad oggi possiamo basare il giudizio sui tanti trailer che sono usciti sul web, in cui trionfano le scene epiche, le cromature delle armature ed i colpi segreti dei singoli cavalieri, sviluppati in una grafica che rende in modo tangibile, ciò che i fans immaginavano guardando quell’animazione non troppo sviluppata della prima serie dei CdZ.

Dunque, come Harlock, ci si baserà molto sulla grafica e su scene create appositamente per far venire la pelle d’oca allo spettatore, ma c’è una differenza: Harlock è stato creato in una grafica quanto più possibile vicina alla realtà, in Saint Seiya – Legend of Sanctuary si è scelta una grafica più sullo stile da cartone animato o, se vogliamo, da videogioco. Scelta che, a mio avviso, non lo penalizza affatto.
Insomma: grafica distinta, soggetto eccelso e tanti, tanti momenti che solleveranno nostalgia. Cosa si può chiedere di più? Ovviamente un buon doppiaggio!
In un primo periodo si temeva che Lucky Red potesse scegliere voci diverse da quelle che siamo abituati a sentire su Pegasus, Sirio, Phoenix ecc., viste anche le scelte per l’ultimo film di Dragon Ball. Ma, fortunatamente, la notizia che molti aspettavano è arrivata puntuale: la direzione del doppiaggio sarà in mano a Ivo De Palma, storica voce di Pegasus. Ciò sicuramente comporterà l’inclusione di molti (se non tutti) doppiatori originali (escluso quello di Scorpio, ovviamente). I testi sono stati già tradotti dalla giovane doppiatrice/traduttrice Erika Antoniazzi e si aspetta, dunque, solo l’adattamento e la registrazione che, spero, portino a quel magnifico risultato che vi fu nel 1986, che, tutt’oggi, viene portato come altissimo esempio di adattamento dei dialoghi e d’interpretazione. 

Se vogliamo fare un resoconto sui sequel/prequel/revival sul fronte nipponico, possiamo esserne abbastanza soddisfatti. Seppur l’ultimo film di Dragon Ball La battaglia degli dei non abbia retto le aspettative, Capitan Harlock ed i trailer di Saint Seiya e Doraemon lasciano presagire l’avvento di film da prendere in grandissima considerazione; mentre sul fronte occidentale e sotto il marchio Disney, il film Maleficent sta facendo tremare le persone per ciò che potranno essere gli altri live-action Cenerentola, Libro della giunga e chissà quali e quanti altri revival.

 

Dunque, non resta che augurarvi una futura buona visione!

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