L’unica uscita televisivo-nerd dell’estate è anche una gran bella uscita e conferma in pieno le aspettative. Sto parlando di The Strain di Guillermo del Toro.
– Ma cosa dici? Guarda che sono usciti i pilot di Flash e Constantine! –
Si, caro fanboy, ma la “fortuita” release dei pilot di Flash e Constantine è stata una furba e voluta mossa delle case di produzione (nello specifico CW ed NBC) per vedere la risposta del pubblico sull’internet in modo da correggere il tiro in vista del debutto ufficiale. Infatti – casualmente – hanno subito cambiato la partner femminile di Constantine.
Del Toro, invece, ha le idee chiarissime e si vede.
Velocissima storiella sulla produzione della serie: The Strain nasce come serie TV ma, non trovando un produttore, del Toro si mette insieme a Chuck Hogan e scrive una trilogia di libri (La Progenie, La Caduta e Notte Eterna). Il successo è immediato e le case di produzione bussano alla porta di del Toro che sceglie FX, tra tutte quella che dava più garanzie sulla fedeltà all’opera originale (è un horror splatter ed il rischio che in TV lo si volesse edulcorare era concreto). Nel frattempo The Strain diventa un buon fumetto Dark Horse firmato David Lapham e Mike Huddleston, il consiglio è di dargli un’occhiata (inoltre la serie TV è molto fedele al comic, almeno a giudicare da questo primo episodio)
E ora un breve accenno alla trama. Ephraim Gooweather, che per comodità chiameremo Eufemio Buontempo, è il capoccia del centro controllo malattie. Sta battibeccando con la mugliera per l’affidamento del figlio quando viene chiamato d’urgenza in aereoporto. Un aereo, l’Oceanic 815, ha interrotto le comunicazioni subito dopo l’atterraggio. Sembra l’inizio di Fringe e invece NO: è l’inizio dell’infezione vampiri linguacciuti di The Strain.
Ma Eufemio non è solo nell’indagine: sarà affiancato dall’immancabile patata di turno (che chiameremo semplicemente Patata) e da Samwise Gamgee. Onestamente quale miglior aiutante si può trovare in circolazione che batta il vecchio Sam, maestro nel razionare il pan di via e nel servire e riverire Frodo Baggins?
‘Padron Frodo, le preparo una tisana alle erbe o vuole fatto un fresco bidet?’
Era più ossequioso di Bergomi con Caressa…
Ma, il vero tipo tosto della serie è Abraham Setrakian il nonno di Chuck Norris, Steven Seagal e Jean Claude Van Damme. Setrakian è interpretato da un volto noto al pubblico nerd: David Bradley, bidello di Hogwarts nei film di Harry Potter e, soprattutto, Walder Frey il wedding planner di Games of Thrones.
Del Toro la butta sulla scienza-fantascienza presentando il vampirismo come un virus diffuso da un parassita vermiforme. Gli infetti diventano dei vampiri con la lingua lunghissima che vanno qua e la a limonare comparse contagiandole. Non manca lo splatter e, soprattutto, non manca la suspance. The Strain infatti è un horror a tutti gli effetti e di momenti di tensione ce ne sono parecchi (alleluja!), come non capitava dalle prime due stagioni di The Walking Dead, poi la 3a e la 4a… dai, lasciamo perdere.
Altra nota di merito per il buon cast e le ottime atmosfere, ma in questo del Toro è maestro, vedi Hellboy o Il Labirinto del Fauno.
Insomma, The Strain si presenta bene e promette benissimo. Bravo Guillermo!
Alla prossima, amici di The Walking Rec.
No, Samwise, ti ho detto che il bidet me lo preparo da solo. Grazie del pensiero.
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