Fumetti, alcuni film e musical, due serie animate per la tv ma mai un film animato. Questo nuovo film dal classico titolo La Famiglia Addams è anche il primo film animato mai realizzato per questa famiglia davvero particolare. Abbiamo assistito alla proiezione di questo film in anteprima e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Scopriamo insieme questa nuova declinazione della famiglia più “mostruosa” mai esistita.
Partiamo subito col dire che due fattori su tutti hanno reso questo film sicuramente un’opera vincente e di sicuro impatto su molte fasce di pubblico. Il primo è la chiara e godibilissima ispirazione del character design dei personaggi che trae ispirazione proprio dalle prime versioni della Famiglia, quelle realizzate dal loro creatore, Charles Addams. Tutti i personaggi che fanno la loro comparsa nel film sono, infatti, frutto di una rielaborazione molto vicina al tratto del creatore delle strisce e vignette a fumetti con protagoniste gli Addams. I disegni ricchi di chiaroscuri, arricchiti da un tratto giocoso e grottesco al tempo stesso, sono trasportati dalle tavole degli anni ’30 al grande schermo, con assoluta fedeltà, sia nella messa in scena che nell’immaginare colori e fotografia affini a quelli che sarebbero potuti nascere dalla matita di Addams. Un tratto anche qui grottesco che rimarca ulteriormente, tramite il lavoro grafico, quello che è il concetto di straniamento dalla normalità che gli Addams hanno sempre cercato di comunicare: una sorta di esaltazione degli opposti dove tutto è alla rovescia, ma in un modo coerente e significativo.
Il secondo fattore fondamentale che ha reso il film molto interessante e superiore alle aspettative è sicuramente quello dato dal fatto che al lavoro su questo film non c’erano i primi arrivati. La regia è stata affidata a Conrad Vernon e Greg Tiernan. Il primo è regista, scrittore e produttore e vanta un curriculum di tutto rispetto nell’ambito dell’animazione e non solo: dalla regia di Shrek 2, Mostri vs Alieni, Madagascar 3 e Sausage Party, passando per la produzione di serie animate e finendo al doppiaggio (sua la voce della scimmia Mason di Madagascar e, sorpattutto, di Zenzy nel franchise di Shrek). Una carriera iniziata come storyboarder dei Simpson, arrivata nel 2019 alla regia di quello che si prospetta come il successo animato del periodo di Halloween. Tiernan ha una carriera più orientata all’ambito tecnico, ricoprendo vari ruoli come regista e produttore, anche al fianco proprio di Vernon su Sausage Party.
Passiamo quindi alle più abituali considerazioni su trama e cast del film. La storia è molto semplice. Gli Addams si stabiliscono su una casa in collina vicino ad una palude nel New Jersey e da lì Gomez e Morticia mettono su famiglia. Mercoledì e Pugsley crescono accanto al maggiordomo Lurch e Mano. Arriviamo nel presente con la reunion di famiglia che incombe: i primi ad arrivare sono Zio Fester e Nonna Addams, richiamati da Gomez anzitempo per risolvere una questione che sembra preoccupare la famiglia. La gestione dei loro figli adolescenti. A fare da cornice alle relazioni interne della famiglia c’è però una minaccia più grande: Margaux Needler, conduttrice di un reality in cui viene messo in mostra il più banale conformismo come unica salvezza e unica ragione di vita. Fin da subito viene messo in chiaro come gli Addams commettano “l’errore” di vivere isolati dal mondo, venendo percepiti come un’autentica minaccia, che è da sempre la minaccia del diverso e di ciò che non comprendiamo. Le tinte pastello della Needler ingaggiano quindi una lotta a suon di post e di chat per screditare l’orrorifica famiglia, tacciata di una mostruosità che si rivelerà essere qualcosa di più profondo.
Il film presenta alcuni temi in modo un po’ didascalico (gli adolescenti incompresi, i rapporti padre-figlio, madre-figlia e il modo in cui i diversi o i ritenuti tali vengono percepiti dai fin troppo sopravvalutati “normali”) che rischia, in alcuni momenti del film, di far cadere l’ottimo lavoro svolto per tutto l’impianto filmico e narrativo globale. Per fortuna, però, il film ha una messa in scena davvero particolareggiata e solida, che non è frutto di una rincorsa esasperata alla gag comica, ma un lavoro certosino di impianto scenico che più volte fa venir voglia di rivedere il film per poter cogliere il minimo dettaglio. Discorso a parte è quello fatto per le voci che hanno animato questi personaggi. In originale il cast è di tutto rispetto e vanta alcuni attori di fama internazionale conclamata, accompagnati da altri meno conosciuti ma di sicuro richiamo sul pubblico (come Charlize Theron ed Oscar Isaac, le giovani star Finn Wolfhard e Chloe Grace Moretz, fino a personaggi del calibro di Bette Midler o al meno conosciuto in Italia Nick Kroll). Discorso a parte per l’Italia che decide, giustamente, di reclutare un cast “misto”, in linea con la scelta fatta in originale, ma vicina ad un pubblico italiano. Si va quindi da Pino Insegno e Virginia Raffaele ai giovani “influencer” Eleonora Gaggero e Luciano Spinelli, senza dimenticare le ottime interpretazioni di Raoul Bova e Loredana Bertè.
Il pubblico a cui si rivolge il film è sicuramente quello delle famiglie che vogliono un film divertente, fresco e che faccia dell’horror e del grottesco una cornice insolita per alcune tematiche, ma siamo sicuri che il film possa anche essere apprezzato da un pubblico più maturo. Se da un lato i più piccoli non avranno problemi nel seguire narrazione e gag comiche del film (le risate in sala provenivano soprattutto dai posti occupati dai più giovani, ma non solo), è indubbio il fatto che il lavoro grafico e registico sia di fattura pregevole e sia stato in grado di concentrare così tanto in un minutaggio ben calibrato. Andate dunque a vedere La Famiglia Addams al cinema, anche per essere partecipi di un nuovo traguardo di questa famiglia: per la prima volta protagonista di un film d’animazione.
Leave a Comment