Dal fottuto genio di Jason Aaron e dalle matite di Jason Latour arriva Southern Bastards, nuova pubblicazione Image comics lanciata negli USA lo scorso aprile. Un fumetto che, sinteticamente, potremmo definire con una parola: cazzuto.
Southern Bastards è una poesia d’amore che Jason Aaron dedica al sud degli States un luogo a cui egli stesso appartiene (è originario dell’Alabama), accompagnandoci in realtà per lo più degradate e dense di criminalità.
sulla cui lapide davanti casa è incisa la frase “here was a man”. Earl, tornato dopo 40 anni dalla grande città nella Contea di Craw, osserva il posto dove è cresciuto trovandolo praticamente immutato nonostante gli anni trascorsi (la ruggine non è stata ancora scrostata via dal ferro vecchio). Aaron apre subito iniettando una dose di violenza gratuita, violenza nella quale si troverà inevitabilmente coinvolto anche Earl a causa delle vecchie ruggini del padre con la gentaglia del posto. La narrazione via via si spezza con piccoli flashback, dai quali possiamo aspettarci una progressiva discesa “all’inferno”.
Le scene ambientate nel passato sono colorate su una scala di rossi e Latour strappa la carta con la sua matita come fosse un machete trasmettendo grande emotività.
Una volta conclusa la lettura di Southern Bastards #1 “here was a man” il primo pensiero alla mente è il bisogno di un’altra dose di questa miscela esplosiva creata da Aaron.
Voto: 8+
il brutto di questo fumetto: è già finito il primo numero
il bello: sarà un fotutto capolavoro, si accettano scommesse
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