La galassia si sta riprendendo dal devastante impatto dell’onda Annihilation ed i Kree cercano di tappare la falle di sicurezza emerse durante la guerra. Peter Quill, l’umano un tempo noto come Star-Lord, divenuto consigliere militare dell’impero Kree per volere di Ronan, ha stretto un accordo con i cavalieri spaziali di Galador per ottenere un potenziamento della war-net imperiale. Purtroppo l’offerta dei galadoriani cela una terribile trappola: l’intera rete difensiva Kree viene infettata dal virus tecnorganico Phalanx. Hala, la capitale dell’impero Kree è in ginocchio e l’universo è di nuovo in pericolo.
E’ questo il plot di Annihilation Conquest, crossover del 2007, realizzato dopo il successo di Annihilation. Architetti di questo maxi-evento cosmico sono Dan Abnett ed Andy Lanning (duo meglio noto come DnA) che si erano distinti l’anno precedente alla sceneggiatura della miniserie Annihilation: Nova. Per questo motivo Marvel decise di affidare ai due una nuova serie regolare sul razzo umano oltre alla sceneggiatura del crossover principale. Così come Annihilation, infatti, anche Conquest si divide su varie testate e miniserie: la suddetta regular di Nova, un prologo, tre miniserie (Quasar, Star-Lord e Wraith) ed un lungo epilogo in sei parti. E, naturalmente, la convincente riuscita complessiva di Annihilation: Conquest è figlia dell’ottima realizzazione ed integrazione di tutte le sue parti.
Keith Giffen, sceneggiatore principale di Annihiliation, torna per scrivere la miniserie che avrà più ripercussioni sulle future testate cosmiche Marvel: quella dedicata a Star-Lord. Quill, detenuto per esser stato ritenuto indiretto responsabile dell’infezione Phalanx che ha messo in ginocchio l’impero Kree, metterà su una banda di detenuti, in pratica la sua sporca (mezza) dozzina, per contrastare il diffondersi del virus tecnorganico. Una storia di redenzione elegantemente illustrata da Timothy Green II e raccontata con la vena umoristica di Keith Giffen, in cui scoccherà la scintilla tra Star-Lord, Groot e Rocket Raccoon. Grandissimo merito, dunque, a Giffen per aver ripescato dal dimenticatoio Marvel e messo insieme l’albero senziente creato nel 1960 da Lee & Kirby ed il procione ossessionato dalle armi pesanti. Due personaggi, Groot e Rocket, oggi più che mai in ascesa inarrestabile e con le carte in regola per diventare, a maggior ragione dopo l’uscita del film, due vere icone della fantascienza.
L’altra mini è affidata a Christos Gage il quale, dopo la morte del Quasar originale Wendell Vaughn (avvenuta sulle pagine di Annihilation), ci presenta il nuovo possessore delle bande quantiche: Phyla-Vell, figlia di Mar-Vell, eroe meglio noto come Capitan Marvel. Gage, con le illustrazioni di Mike Lilly realizza una miniserie dai toni spiccatamente fantasy caratterizzando efficacemente Phyla, portatrice di due pesanti retaggi: quello di Quasar e quello dell’indimenticabile Capitan Marvel.
Interessante è anche la miniserie Wraith incentrata sul fantasma Kree ideato appositamente per Conquest da Javier Grillo-Marxuach (sceneggiatore di numerosi episodi delle prime 2 stagioni di LOST). Wraith, lo spettro Kree è una specie di Sandman con un poncho da pistolero e la moto spaziale di Lobo, un mash-up complessivamente intrigante e ben riuscito.
La suddivisione di Conquest in miniserie character-centriche – così come era successo con Annihilation – fa si che tutti i protagonisti abbiano il giusto spazio ed approfondimento prima del movimentato climax finale che li vedrà insieme protagonisti contro un celebre villain del Marvel Universe unitosi alla causa Phalanx. E, oltre ai protagonisti principali, non dimentichiamo la presenza di altri pezzi grossi della cosmologia della Casa delle Idee come Gamora, Drax, Ronan, il Super Skrull e, soprattutto, il ritorno in grande stile di Adam Warlock! Partendo da questo roster, Abnett e Lanning creeranno un’altra regular di grande successo: la loro run di 25 numeri de I Guardiani della Galassia con protagonisti Star-Lord, Gamora, Drax, Warlock, Phyla-Vell, Groot e Rocket, a mio avviso, è qualitativamente superiore anche agli attuali Guardiani di Bendis.
Per quanto riguarda le edizioni, Annihilation: Conquest è stata edita in Italia da Panini nel 2008 in 5 volumetti Marvel crossover (più un prologo) ed adesso torna in fumetteria in 2 volumi della collana Marvel Monster Cosmici (primo volume 304 pag. 17 euro, secondo volume 334 pag. 18 euro).
Insomma, come Annihilation, anche il suo sequel Annihilation: Conquest si conferma uno dei più riusciti crossover Marvel editi negli ultimi anni, una serie non supereroistica ma una storia d’avventura spiccatamente fantascientifica imperidibile per gli amanti (o i curiosi) delle serie cosmiche.
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