Penna spesso apprezzata da critica e pubblico, Garth Ennis si distingue sempre per uno stile crudo e originale. In questa nuova collana edita da saldaPress, si copre l’intera pubblicazione dell’autore irlandese legata ai suoi racconti della Seconda Guerra Mondiale. Abbiamo letto il primo volume della collana in anteprima, ecco cosa ne pensiamo.
Il volume si compone di due racconti, il primo è one-shot mentre il secondo copre un arco di 4 capitoli. Gli anni di riferimento per queste storie vanno dal 1939 al 1940. Siamo nei primi anni della più grande guerra che l’umanità abbia dovuto affrontare. Fin dall’apertura di questo primo volume della collana, si percepisce chiaramente quanto, malgrado i fronti bellici fossero ben definiti, non lo erano altrettanto le alleanze all’interno degli stessi. Presisamente, si evince subito come la coesione tra i popoli alleati che partecipano al conflitto sia poco o per niente presente. La Prima Guerra Mondiale non sembra ancora molto lontana, eppure gli europei hanno trovato il modo di farne scoppiare una ancor peggiore nel corso di così pochi anni che le ferite della precedente ancora non sono cauterizzate. Da ogni parte si può scoprire diffidenza nei confronti del vicino perché l’unico cambiamento con lo status quo precedente risiede nell’adesione ad un non ben precisato credo (a cui aderire ciecamente, ignorando le reali differenze tra popoli).
La prima storia dal titolo Condors sottolinea molto bene proprio questo aspetto. Nelle fasi iniziali del conflitto, che vide uomini provenienti da ogni nazione confrontarsi nella Penisola Iberica, un gruppo di militari si trova costretto a condividere il riparo di una buca nel terreno per evitare di essere maciullati dai bombardamenti attorno a loro. Tutti disarmati, gli uomini si lanciano in un confronto ideologico sul motivo della loro partecipazione alla guerra, senza disdegnare di stuzzicarsi anche sull’aspetto patriottico. Sebbene il contesto sembri quello di una possibile barzelletta (un inglese, uno spagnolo, un irlandese e un tedesco si ritrovano in una buca nel terreno…), gli argomenti affrontati sono tutt’altro che leggeri e si spazia dal nazionalismo alla politica, passando per le motivazioni personali legate alla partecipazione alla guerra. Nel giro di poche pagine, Ennis (coadiuvato da Carlos Ezquerra ai disegni) coglie tutte le contraddizioni di una guerra nazionalista combattuta da uomini provenienti da altre zone del mondo, costruendo e poi smontando ogni tesi dei partecipanti alla storia. Un racconto che davvero lascia il segno in poche pagine e che, soprattutto, ha l’aspetto di una vera e propria overture prima di avviarsi alla scoperta degli altri scenari bellici.
Proprio per questo spirito di originalità che contraddistingue la collana, Ennis racconta in quattro episodi le vicende dello squadrone della RAF denominato Squadrone dei Vampiri. A causa delle scarse dotazioni notturne dei velivoli inglesi coinvolti nel conflitto, gli intrepidi piloti di sua maestà dovettero adottare sistemi di vera e propria guerriglia per riuscire a contenere la minaccia tedesca nei cieli. Quello che colpisce anche di questo racconto è la capacità di raccontare prima di tutto vicende umane, mettere al primo posto i protagonisti della Storia per poter fornire un quadro più completo possibile. Grazie a questa definizione meticolosa del fattore umano coinvolto, il risultato è quello di una variegata carrellata di pregiudizi e stereotipi regolarmente smontati dalle contingenze. Ancora una volta lo scopo dello scrittore (qui affiancato da Tomas Aira ai disegni) è quello di mostrare l’assurdità della Guerra e come, da questa assurdità, possa nascere la consapevolezza di differenze legate solo alla superficialità dei rapporti. La guerra quindi non è raccontata come una somma di avvenimenti o battaglie, bensì più come un variegato affresco con protagonisti esseri umani in carne e ossa, con le loro debolezze e forze.
Il volume si presenta non solo ottimo dal punto di vista dei contenuti ma anche dell’impaginazione, un vero pezzo di carlinga da esporre nella propria libreria. In attesa dei volumi successivi (il piano dell’opera è presente alla fine del volume), dal 28 marzo potrete acquistare questo primo imperdibile gioiellino edito da saldaPress. Noi ci rileggiamo prossimamente.