Trinity War – La Guerra della Trinità (Guida alla Lettura)

Finalmente anche in Italia si è conclusa la saga che negli ultimi tre mesi ha tenuto i fan della DC Comics col fiato sospeso (prima negli States e ora in Italia) e posso tranquillamente affermare di aver letto un crossover sublime. A dirigere l’orchestra Geoff Johns e Jeff Lemire, i quali si sono avvalsi di artisti di grosso calibro per realizzare Trinity War, preludio al maxi evento Forever Evil. Ma ora bando alla ciance, avviamoci nell’esplorazione di questo crossover (con tanto di guida alla lettura, per non perdere neanche un capitolo di questo capolavoro della nona arte).

Partiamo col dire che nella recensione potrebbero esserci alcuni spoiler, quindi occhio alla lettura (in ogni caso cercherò di evitare rivelazioni troppo importanti). Alla base di questo grande crossover c’è la lunga run di Johns e Gary Frank per Shazam!, piccola miniserie presente in Justice League, durata 13 numeri e che ha portato alla morte di Black Adam. Proprio questo evento è stata la chiave di volta su cui muovere tutti i fili di Johns (e Lemire). Altra premesse a Trinity War è stata la creazione della Justice League of America, messa in piedi dall’A.R.G.U.S. per contenere le probabili minacce della League ufficiale (vista come entità troppo potente e alla quale bisognava opporre un gruppo nutrito di eroi). Infine, per costituire l’avvio al crossover, serviva creare una terza League ed è stato compito di Lemire occuparsi del gruppo capitanato da Constantine: la Justice League Dark, dopo un inizio travagliato, viene accettata ed inserita tra i gruppi di “big”, mantenendo una spiccata connotazione mistica.

Arriviamo quindi al primo capitolo del crossover. Dopo la morte di Black Adam, Billy Batson (detentore della forza magica del fulmine che lo rende Shazam), decide di recarsi nel luogo di origine del suo avversario per donargli una degna sepoltura. Peccato però che si tratti del Kahndaq, stato mediorientale dalla turbolenta situazione politica interna: qui si erano recati anche Superman e Wonder Woman per salvare alcuni ostaggi da un gruppo di terroristi, causando una insolita situazione di tensione con il paese, tanto che da quel momento viene proibito a chiunque di recarsi in Kahndaq senza autorizzazione. Mentre Shazam si reca in Medio Oriente, Superman e Wonder Woman vengono prima contattati da Batman (che li avverte di andarci cauti con i loro interventi all’estero) e soprattutto da Pandora, la quale esce finalmente allo scoperto. Il membro femminile della Trinità del Peccato vuole aprire il Vaso di Pandora – manufatto magico contenente tutti i peccati dell’umanità – nel tentativo di liberarsi dalla propria maledizione; quindi chi meglio di Superman può avere un animo abbastanza puro da aprire il manufatto?

Ma qualcosa non va come previsto e Superman viene posseduto da insoliti istinti maligni, salvo venire fermato da Wonder Woman e Pandora che riescono a privarlo del vaso. Ma intanto Shazam raggiunge il Kandaq e la Justice League si reca sul posto per evitare un incidente diplomatico; ben presto però anche Steve Trevor e gli altri membri della Justice League of America raggiungono il luogo dello scontro. Tra di loro vi è anche il Dottor Light, il quale fronteggia Superman assorbendone il potere: l’Azzurrone però compie un gesto impensabile, uccidendo l’avversario con la sua vista calorifica, decapitandolo. Da questo momento in poi la situazione peggiora drasticamente e si creano spaccature nei due gruppi. A tutto questo bisogna aggiungere le visioni di Madame Xanadu, che scopre, tramite la lettura dei tarocchi, l’imminente arrivo di una Guerra della Trinità. Decide quindi di avvertire gli eroi, ma viene fermata da una misteriosa figura di nome Plastique, membro della Società Sogreta dei Super-Criminali al cui vertice troviamo il vero artefice di tutto quello che è accaduto e che sta per accadere: Outsider.

Mentre Superman mostra sempre più gli effetti del vaso di Pandora, indebolendosi e venendo sottoposto ad esami presso la base dell’A.R.G.U.S., la spaccatura nelle League si fa più profonda e si creano così tre gruppi distinti: Superman alla testa di un gruppo nel tentativo di fare chiarezza sul ruolo della J.L.A., Batman intento a reclutare la Justice League Dark (che entra finalmente in azione) per scoprire le vere origini del vaso di Pandora e infine Wonder Woman col suo gruppo decisa a impossessarsi del vaso, per distruggerlo. Le tre squadre miste arrivano varie volte allo scontro, al fine di mostrare l’indebolirsi non solo i legami che uniscono i membri delle tre League, ma anche per depistare l’indagine su chi ci sia davvero dietro al tentativo di spaccare le quadre di eroi. Entra quindi definitivamente in scena la Trinità del Peccato (Pandora, Question e lo Straniero Fantasma) nel tentativo di risolvere la situazione, senza però prevedere lo svolgersi degli eventi futuri.

Arriviamo dunque alla rivelazione che cambia tutto il modo di vedere questo evento. Madame Xanadu è stata rapita da Outsider in quanto è l’unica in grado di vedere davvero il futuro della Terra, ma proprio il suo rapitore fa una confessione sconvolgente, che comincia a fare chiarezza su alcuni misteri: all’interno della Justice League c’è una talpa, un traditore. Il gruppo di Superman sta continuando a girare a vuoto alla ricerca di un colpevole per il folle gesto dell’Azzurrone. Le indagini portano al Dottor Psycho, potente telepate presente in Kahndaq al momento dello scontro fra le League; ma anche questa pista si rivelerà infondata, avviando lo sconvolgente finale di questo crossover. Dopo il tentativo fallito da Constantine nel cercare di prendere i poteri di Shazam, Batman e soci si lasciano aiutare dallo Straniero Fantasma per interrogare l’anima del defunto Dottor Light, sperando di ricevere le risposte che cercano; infine Wonder Woman e gli eroi che la seguono trovano Pandora e tentano di riprendersi il vaso. Ma falliranno tutti miseramente.

Tutti gli eroi ormai sono corrotti dal potere del vaso di Pandora e solo un uomo può evitare la catastrofe: John Constatine. Il suo animo infatti è corrotto a tal punto che il vaso non ha effetto su di lui (e qui scappa per forza il sorrisetto ironico) e decide di risolvere la situazione una volta per tutte. Con gli eroi che si azzuffano tra loro e Shazam pervaso dal potere oscuro del vaso (permettendo a Deadman di rintracciare Madame Xanadu), Constantine giunge al tempio di Efesto in Grecia e vi trova appunto Madame Xanadu che è stata segregata sotto la struttura. Outsider comincia così a svelare il proprio piano, sicuro di essere ormai inarrestabile: tutto è cominciato con l’arrivo di Darkseid sulla Terra, permettendo alla Società Segreta di agire liberamente e architettare il piano per impossessarsi del vaso di Pandora, il quale si rivela essere un manufatto tecnologico estremamente avanzato in grado di aprire un portale con Terra Tre. In questo momento avviene la rivelazione del traditore nella League, si scopre come sia stato possibile far perdere il controllo a Superman ma soprattutto fanno il loro ingresso in scena i malvagi ideatori di questo intricato piano. Ma per scoprire di chi si tratta, leggete il finale di Trinity War.

Come avete visto ho cercato di limitare il numero degli spoiler per questa recensione, facendone pochi e non rivelando il finale del crossover; quelli che mi sono scappati, erano necessari alla spiegazione della trama. Trinity War però non è solo un plot straordinario e una sequela di artisti di livello altissimo. Si tratta principalmente del dispiegarsi finale delle trame avviate da Geoff Johns due anni fa col New52: c’è stata un’attenta preparazione per arrivare a questo crossover, malgrado sia innegabile l’inizio molto molto incerto della testata Justice League (almeno fino a Il Trono di Atlantide), che però ha saputo riprendersi e decollare appieno con Trinity War introducendo un concetto meraviglioso sulle pagine delle testate coinvolte ovvero la fallibilità degli eroi. L’idea secondo cui nessuno è immune al Male è grandiosa: per quanto un eroe possa essere senza macchia, disposto a qualsiasi sacrificio pur di salvare l’umanità, sotto sotto nasconde un certo grado di cattiveria e spietatezza, che lo porta ogni volta ad indossare il mantello e a non fermarsi dinanzi a nulla pur di raggiungere lo scopo prefissato.

Non solo Johns però in questo lungo percorso, ma anche Jeff Lemire, in grado di gestire al meglio tutti i fili del lato dark del DC Universe, per permettere al lettore di affrontare il crossover al meglio: non bastano i superpoteri per fermare la minaccia del vaso, ma non basta neanche tutta la magia in grado di essere scatenata dalla Justice League Dark o da altri pezzi da novanta del calibro dello Straniero Fantasma. Dire al lettore: hai di fronte a te i più potenti maghi della Terra e poi mostrarne la disfatta, è un concetto altrettanto potente, che vuole ricordarci come affidarsi a forze oltre la nostra immaginazione non sempre può rivelarsi una buona idea. Insomma anche l’intervento di Lemire s’è dimostrato fondamentale per tenere in piedi il crossover, contribuendo in maniera essenziale allo svolgimento pulito e coerente delle vicende legate alla Justice League Dark.

Prima di passare ad una rapida guida alla lettura (per evitare di perdervi nelle testate uscite in questi mesi), bisogna ovviamente ricordare che un evento del genere è retto fortemente dagli artisti che vi hanno preso parte. Ivan Reis su tutti ha dominato la scena, regalando ai lettori perle di pura estasi per gli occhi, con splashpage dalla potenza visiva fuori scala e inarrivabili da qualsiasi altro artista DC Comics al momento. Altrettanto impeccabile il lavoro di Dough Mahnke che è stato in grado di caratterizzare i propri personaggi senza allontanarsi troppo dal lavoro degli altri artisti coinvolti, concentrandosi molto sulla pulizia del tratto e sulla potenza visiva dei suoi disegni (così come l’ottima impostazione della tavola). Infine il lavoro di Mikel Janin ha contribuito ad accentuare gli aspetti più cupi e tetri dei personaggi coinvolti, ponendo l’accento sui personaggi “dark” della testata su cui lavora da due anni (Justice League Dark), riuscendo allo stesso tempo a donare un alone magico agli eroi presenti sulle pagine di Trinity War.

Addentriamoci dunque nell’oscuro antro chiamato “Guida alla lettura di Trinity War”! partiamo da due presupposti fondamentali: chi segue Dark Universe partiva avvantaggiato, la lettura di Shazam! si è dimostrata fondamentale. Per quanto riguarda gli albi davvero fondamentali, l’elenco è il seguente:

Justice League #24 (Aprile 2014 – contiene Justice League #22)

Justice League of America #6 (Maggio 2014 – contiene Justice League of America #6)

Justice League #25 (Maggio 2014 – contiene Justice League Dark #22)

Justice League of America #7 (Giugno 2014 – contiene Justice League of America #7)

Justice League #26 (Giugno 2014 – contiene Justice League Dark #23 & Justice League #24)

Per quanto riguarda le letture fondamentali quindi non ci sarebbe altro, però alcuni tie-in mostrano eventi importanti e soprattutto il “prequel” costituito da Shazam! lo ritengo abbastanza importante perché ci mostra come si arriva all’evento scatenante della Guerra della Trinità. Ragion per cui, di seguito trovate tutte le altre letture che potrebbero giovare alla conoscenza completa del crossover:

Shazam! contenuto in Justice League dal #13 al #23 (Rw Lion – Maggio 2013 – Marzo 2014)

The Phantom Stranger contenuto in Dark Universe #1 – dal #3 al #9 – #12 – #13 (RW Lion – Maggio 2013 – Maggio 2014)

Justice League of America #5 contenuto in Justice League of America #5 (Rw Lion – Aprile 2014)

DC World: Trinity War – Pandora #0 (RW Lion Maggio 2014)

Non vi spaventate dinanzi a tutta questa trafila di titoli: sebbene siano da collegamento a Trinity War, sono semplici tie-in, facilmente ignorabili e che consiglio solo ai maniaci del “completismo”, perché sono davvero poche le storie di questo secondo elenco davvero indispensabili alla comprensione del crossover. Con questo si conclude questa speciale e lunga recensione che spero non vi abbia annoiato. Non resta che seguire Forever Evil per capire come proseguirà il DC Universe. Noi ci rivediamo alla prossima recensione e ci rileggiamo al termine di Forever Evil per un’altra guida alla lettura.

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