Per tutti i nottambuli (come me) ieri Roberto Recchioni ha pubblicato alcune immagini in anteprima della seconda stagione di Orfani e il popolo di Facebook è impazzito. In questo articolo cominciamo vedendo proprio quelle immagini e subito di seguito vi aspetta la recensione del volume #8 War Pigs.
L’andamento di questo fumetto è il problema principale. Dopo alcuni numeri davvero davvero ottimi sotto ogni aspetto (grafico e di trama), gli ultimi due numeri sono stati un po’ una battuta d’arresto per la serie: se nel #7 la maggior parte della storia era basata sull’azione (e ci sta, ma la trama non aveva fatto grossissimi passi in avanti), questo #8 è il vuoto pneumatico nella prima parte cioè quella ambientata nel passato. Tralasciando una nuova citazione del fumetto (in questo caso al Gatto Bugia di Saga a pagina 7 forse unico momento in cui ho detto “Wow!” leggendo l’inizio del volume), la prima parte della storia sarebbe stata meglio leggerla nel primo volume della saga: abbiamo circa dieci pagine in cui il Boyscout si sofferma nel fare un rapporto sugli Orfani al Generale Nakamura e, più che un rapporto, sembra di trovarsi dinanzi ad un riassuntone delle puntate precedenti.
Per il resto fino a pagina 47 non succede praticamente niente, tranne il fatto che gli Orfani vengono chiamati per massacrare un gruppo di facinorosi (tra l’altro in modo gratuito, senza motivazione apparente). O forse succede qualcosa: Nakamura cerca di mettere Boyscout alle strette dicendogli di uccidere un suo compagno di squadra; il risultato? L’ennesimo cliché che era così palese da richiedere l’intervento dello stesso sceneggiatore per sottolinearlo, in modo da far almeno scaturire un sorrisetto ironico al lettore. Scelta infelice questa prima parte della storia, perché davvero ci scorrono sotto gli occhi oltre quaranta pagine di niente, forse anche a causa del personaggio più insipido dell’intero cast: il Boyscout.
Fortunatamente nella seconda parte ci pensa Ringo a farci tornare un po’ la voglia di leggere, continuando la sua crociata per rivelare la verità alla razza umana a proposito della finta invasione aliena. I rapporti personali tra i personaggi si complicano moltissimo (e questa cosa mi piace, tanto) e finalmente vediamo in azione Angelo, ormai moglie del Boyscout e alla ricerca di vedetta su Nakamura. Le trame future sono sicuramente ad un punto di svolta e questa cosa la si “odora” più volte all’interno delle pagine finali del volume: mancano solo quattro numeri alla tanto annunciata seconda stagione e appare ormai chiaro che bisogna accelerare lo svolgimento degli eventi, per evitare di arrivare al volume 13 con un pugno di mosche tra le mani.
Concludiamo questa recensione con il solito encomio a favore della grafica della serie: molto buono il lavoro di Davide Gianfelice (disegni) e Stefano Simeone (colori), i quali apportano alla serie un’impronta che finora era mancata: una decisa caratterizzazione espressiva dei personaggi, supportata da una colorazione “arida”, volta a creare l’ambientazione perfetta per le scene ambientate sulla Terra; mentre le scene della seconda parte della storia le ho apprezzate per l’ottimo taglio registico, con inquadrature davvero particolari e una buona divisione della tavola (che contribuiva al focus della narrazione). Per questo mese è tutto, ci rileggiamo prossimamente per altre recensioni e il mese prossimo per un nuovo capitolo di Orfani.