In tutto l’universo fumettistico sono davvero poche le cose più fighe di Silver Surfer. Una di queste è Silver Surfer disegnato da Chris Samnee. Se poi ci aggiungete il buon vecchio Devil che cavalca la tavola di Surfer in giro per la Grande Mela, avrete ottenuto una delle scene più dannatamente stilose che si siano viste negli ultimi anni. Non ci credete? Andate a comprarvi Devil e i Cavalieri Marvel #27 e poi mi dite…
Ah, e visto che ci siete, vi consiglio di prendere la versione con la variant cover realizzata da Carmine di Giandomenico in occasione dei 20 anni della Panini Comics. Si tratta di uno splendido omaggio alla storica cover del Diavolo Rosso disegnata da Joe Quesada che viene infatti richiamata sul retro dello spillato. Un euro e mezzo speso davvero bene.
Questo mese doppio episodio di Devil accompagnato da un piacevole capitolo dei Thunderbolts e da una breve storia di Shang Chi.
Silver Surfer e La Corte di Jester da Daredevil #30 e #31
Tanto per cambiare, Daredevil di Waid è eccezionale. E uso il termine “eccezionale” non a caso. Non è infatti cosa comune, tra le serie regolari della Marvel, trovarne una che punti alla realizzazione di un prodotto godibile, ma al tempo stesso di assoluto livello. In più, torna alle matite Chris Samnee, con il suo stile inconfondibilmente retrò e innovativo al tempo stesso.
Il primo capitolo si apre con la divertentissima presentazione della nuova partner di studio di Matt: niente popò di meno che Kirsten McDuffie. L’ex vice procuratore distrettuale ed ex fiamma dello stesso Matt ha deciso di sopperire all’assenza forzata di Foggy provando a rimettere in piedi l’attività dei due avvocati di Hell’s Kitchen. Il suo impatto all’interno dello studio è decisamente singolare e promette di regalare altre situazioni interessanti in futuro.
L’azione si sposta presto in un’altra stanza dello studio, dove il nostro protagonista fa conoscenza con quello che sembra proprio essere un alieno! Neanche il tempo di dire la parola “galattico”, che spunta come una saetta Silver Surfer che sembra proprio cercare il nuovo amico di Matt. Dopo il canonico scambio di legnate di benvenuto e il conseguente chiarimento di sorta, Devil e Surfer si lanceranno insieme alla ricerca dell’ospite indesiderato.
Si tratta, come avrete capito, di un episodio sganciato rispetto alla trama dell’attuale arco narrativo; o comunque non strettamente collegata ad esso e quindi poco rilevante per il futuro sviluppo dello stesso. Tuttavia, si tratta al tempo stesso di una piacevolissima parentesi, sia perché è raro trovare l’avvocato di Hell’s Kitchen interagire con elementi “cosmici” della Marvel; sia ancora perché l’intervento di Surfer nella storia appare pertinente con le atmosfere e le ambientazioni delle attuali avventure del Diavolo (tutto merito di Waid).
Come ho avuto modo di sottolineare tante volte nel corso di questa rubrica, lo stile narrativo di Waid/Samnee è molto, molto lontano da quello che i fans del Diavolo erano abituati a riscontrare nelle storie del loro beniamino. Basti pensare ai toni noir e altamente drammatici del Devil di Bendis o di Brubaker e metterlo a confronto con quello scanzonato e divertente di Waid (con le magliettine ironiche o sulla tavola da surf galattica) può sembrare un salto eccessivo e un accostamento ingeneroso. Ma sono convinto che proprio i fans di vecchia data sono quelli che più hanno apprezzato questo spiccato cambiamento di caratterizzazione.
I lettori più affezionati dei comics americani sono spesso attaccati alla tradizione dei personaggi, con la conseguenza che molte volte si trovano spiazzati di fronte a personaggi raccontati in modo differente rispetto alle avventure precedenti. In realtà, cambiamento, evoluzione e adattamento dei personaggi sono la ricetta per longevità degli eroi a fumetti. Chiaro che è necessario il rispetto della tradizione, ma questo non può prescindere da una necessaria e continua innovazione.
Samnee è un genio. Il suo tratto è l’elemento che completa queste storie fantastiche. Il tratto di Samnee e lo stile di colorazione di Rodriguez; fondamentale, anch’esso, almeno quanto il disegnatore. Nelle scorse settimane mi sono trovato a confrontarmi con alcuni lettori Marvel che, leggendo le mie recensioni di Daredevil, hanno trovato eccessive le mie lusinghe per Samnee. Comprendo che si possa preferire uno stile apparentemente più accattivante come quello di Immonen o Coipel (bravissimi artisti), ma fidatevi quando vi dico che le tavole di Samnee e i colori di Rodriguez rimarranno indelebilmente scolpite nella storia dell’illustrazione americana. Su questo non ho il minimo dubbio.
INFINITY parte 1 da Thunderbolts #14
Thunderbolts questo mese ci introduce all’evento INFINITY (di cui abbiamo già parlato qui). Lo sgangherato gruppo capitanato dal Generale “Hulk Rosso” Ross si imbatte in una missione proposta direttamente dal Punitore; e che porterà le loro strade ad incrociarsi con gli eventi galattici in cui sono attualmente occupati i Vendicatori. Continuo a preferire nettamente lo stile narrativo lineare utilizzato da Charles Soule, rispetto alla pessima run a cura di Daniel Way. Interessanti e divertenti i disegni caricaturali di Jefte Palo, che ricordano a tratti lo stile utilizzato da Immonen in Nextwave, così come quello geniale di Rob Guillory in quell’opera d’arte che è Chew della Image.
Al mese prossimo.
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