Tutti in carrozza: ultima fermata Roma Terminus!
E, c’è da scommetterci, Terminus sarà l’ultima tappa per molti degli – ormai troppi – protagonisti di The Walking Dead.
Curiosamente, infatti, tutti – ma proprio tutti – i fessacchiotti sopravvissuti alla prigione si stanno dirigendo a Terminus incuranti dell’ennesimo avvertimento del lungimirante ammiraglio Ackbar:
E’ un assolato mattino in Georgia (e quando mai…) ed uno zombie tenta di estrarsi un dente del giudizio cariato con del filo spinato:
In questo rilassante contesto bucolico, durante una battuta di caccia, il prode balestriere Daryl Dixon battibecca con una comparsa che, per comodità, chiameremo Stereotipato Attaccabrighe Barbuto. Ma ecco arrivare (Banana) Joe, er capoccia del gruppo di vagabondi puzzolenti, sfoggiando la sua camicia nera à la page con le rose ricamate.
Banana Joe, uomo di grande buonsenso, prima dell’apocalisse zombie insegnava educazione civica alle medie, sarà dunque lui a spiegare a Daryl le regole del vivere civile nella sua piccola comunità:
1 – Io + Tu = Noi.
2 – Se vuoi qualcosa devi dire ‘rivendicato’, altrimenti dovrai recitare tre volte il ‘Passa paperino con la pipa in bocca guai a chi la tocca, l’hai toccata tu, esci fuori proprio tu! Tiè!’ e poi ti becchi un ceffone.
3 – Non si dicono le bugie altrimenti ti si allunga il naso e ti vengono le gambe corte, la fatina si incazza e poi gli zombies monelli ti mangiano… e ti becchi un ceffone.
4 – Last but not least, se non rispetti le regole, vieni picchiato a sangue per un tempo direttamente proporzionale alla portata delle minchiate che mi escono dalla bocca.
Chiaro.
Purtroppo per lui, Stereotipato Attaccabrighe Barbuto non aveva sentito la regola delle bugie e, dopo essere stato messo dietro la lavagna col cappello da somaro, viene pestato a morte. R.I.P.
Saltando di palo in frasca, troviamo Carl Norris e la versione kezzoridi di Michonne che giocherellano sui binari. Il momento famiglia Barilla è davvero triste, vi prego sparaflashatemi con l’aggeggio di Men in Black e passiamo oltre.
Procedi Will, procedi.
Nel frattempo Eugene, il cosplayer di MacGyver, cerca di fare colpo sul cadetto Tette Mahoney. Per farlo inizia a sparare – anche lui come Banana Joe – una raffica di supercazzole, ma a sfondo scientifico (deve restare nel personaggio: è pur sempre il cosplayer di MacGyver).
Ma il cadetto Tette Mahoney è lesbica e lo sfoggio di ‘scienza’ degno di Art Attack si rivela un buco nell’acqua.
Ad un certo punto (o ad un punto certo), i nostri trovano una bella galleria buia con lamenti di zombies provenienti dall’interno. Nonostante impercettibli segnali suggeriscano di fare il giro largo, il prode Glenn Grant decide di entrare comunque, separandosi da MacGyver, Rosita ed Abraham l’uomo dai capelli di rame.
Dopo un brevissimo attimo di tensione (ma proprio breve breve), Glenn e Mahoney vengono salvati da Abraham & friends che lungo l’intricatissima rete ferroviaria della Georgia hanno incontrato, toh che coincidenza, Maggie ed Highlander Bob.
La neoformata comitiva raggiungerà la tanto agognata stazione di Roma Terminus dove, oltre al puzzo d’urina, troveranno una serie di catene senza lucchetti (?!?) ed inquietanti segnali che si ricollegano con dei quadri che Kezzoridi Michonne aveva trovato in una casa alcune puntate fa…
Insomma, sembra proprio che l’affabile signora (ed il dottor Lecter) abbiano già pronta la cena.
Appuntamento alla prossima settimana con l’immancabile pagellone della stagione 4.
Bon appetit, amici di The Walking Rec!
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