I nuovi membri della Justice League in difficoltà contro un vecchio nemico, tradimenti e salti nel vuoto per Freccia Verde, la ricerca di un nuovo status quo per Hawkman. Tutto questo è Justice League #22.
Justice League #20 (cover variant Tyler Kirkham, Sandra Hope Archer, Alex Sinclair)
Seconda parte del prologo a Trinity War, nuovo evento DC Comics di prossima uscita. Dopo essersi palesato nella sede della Justice League, Despero mette seriamente in difficoltà i tre nuovi giovani membri del supergruppo: Firestorm, Element Woman e Atom le proveranno tutte per cercare di arrestare la furia di un vecchio nemico della League, sconfitto quando Martian Manhunter era ancora uno degli eroi della squadra. Il nemico si dimostrerà più tenace del previsto e proprio l’intervento di J’onn J’onz si rivelerà risolutivo, mentre sulla Terra continuano i dissapori tra Batman, Superman e Wonder Woman; quali segreti nasconde l’unico membro senza super poteri? Geoff Johns mostra grande padronanza della trama, unita alla solita maestria narrativa dei caratteri dei suoi personaggi. Zander Cannon (layout), Gene Ha, Andres Guinaldo e Joe Prado realizzano invece i disegni della storia, non facendo rimpiangere per niente i precedenti artisti che hanno lavorato sulle pagine di Justice League – primi fra tutti Jim Lee e Ivan Reis. La domanda che ora tutti i lettori si pongono è una sola: cosa accadrà di tanto sconvolgente da far scoppiare una guerra tra supereroi? Il finale della testata, forse, ci lascia intravedere una possibile soluzione.
Green Arrow #18
Continua ad altissimi livelli i lavoro di Jeff Lemire (testi) e Andrea Sorrentino (disegni) sulla testata dell’Arciere di Smeraldo. “La Macchina Omicida” – questo il titolo della run in corso – è il giusto connubio di azione, intrigo e narrazione fluida. In questo momento Freccia Verde è il fumetto più “coccolato” di casa DC, con uno scrittore inesauribile dal punto di vista delle trovate e delle idee, in grado di non ripetersi mai e di adattarsi meravigliosamente a tutte le situazioni (o le testate) che scrive. Andrea Sorrentino è poi il valore aggiunto del mensile, davvero l’ennesimo talento italiano in grado di far valere il detto “italians do it better”! Il suo approccio registico è a dir poco innovativo, molto lontano da quel David Aja a cui molti lo paragonano: lo stile asciutto di quest’ultimo è molto lontano dallo stile di Sorrentino, che mantiene una peculiarità forte nei giochi d’ombra, nello storytelling essenziale ma efficace e nella poca ripetitività delle situazioni. La trama al momento non ha bisogno di molte spiegazioni perché Ollie è alla ricerca di un metodo per scagionarsi dall’accusa di sabotaggio e omicidio. Qualcosa di molto potente trama nell’ombra per attaccare l’erede dei Queen e solo una piccola parte è nota a noi (e allo stesso Oliver).
The Savage Hawkman #18
Parlavamo di un italiano poco fa e subito eccone un altro che fornisce nuova linfa ad una testata che procede ormai stancamente. Fabrizio Fiorentino affianca infatti Joe Bennett ai disegni delle avventure del Falco di casa DC, mentre Tom Defalco continua a scriverne le trame. Trame che ormai sono arenate in un loop infinito di cliché e improvvisazione. Carter Hall non ha avuto un attimo di pace da quando è iniziata la run del New52, privando questo mensile di una qualsiasi caratterizzazione credibile o duratura: l’esempio lampante di ciò lo troviamo nel flashback-racconto che Hawkman fa al Ladro Ombra, in cui si parla di combattimenti nell’arena su Thanagar e ad altri avvenimenti a cui finora non si era per niente accennato. Improvvisazione dell’autore o ennesima pessima pressione editoriale? Sta di fatto che il mensile – e il personaggio – sta soffrendo moltissimo questo poco interesse alle vicende di Carter. Come al solito si spera in una migliore narrazione delle avventure di Hawkman.
Shazam! Chapter 11 (Justice League #19)
Non potevano mancare anche questo mese le avventure di Billy Batson e dei suoi fratelli, alla disperata ricerca di un modo per fermare Black Adam e i suoi Peccati Capitali. Indubbiamente questa serie dimostra un grosso fallimento per la DC: un team creativo in grado di fare da traino a buona parte del panorama delle testate della casa editrice, relegati però a otto misere pagine ogni mese per dare vita ad una trama spezzettata fino alla nausea, che difficilmente si può apprezzare in corso d’opera. Gary Frank e Geoff Johns ce la mettono tutta per rendere la testata davvero bella (e ci riescono alla grande), ma sono davvero sacrificati da uno spazio angusto. Lo trovo l’equivalente di mettere la Gioconda in un ripostiglio.
Anche per questo mese è tutto dal mensile della Justice League. Ci leggiamo il mese prossimo con le nuove avventure degli eroi più potenti della Terra.