Da buon amante delle avventure dell’Uomo Pipistrello, non potevo non notare la mancanza delle recensioni dedicate a Batman sul nostro Bar. Quindi bando alle ciance e iniziamo un nuovo percorso stabile che ci poterà a seguire le vicende del mensile Batman pubblicato dalla RW Lion.
Batman #20 (Cover variant Alex Maleev)
Dopo il recente lutto nella Bat-Family, Bruce Wayne è già subito assediato da una nuova minaccia, rappresentata però da un vecchio nemico: Clayface. Basil Karlo, vecchia conoscenza dei lettori di Batman (e non solo), è apparso a Gotham con nuovi poteri e pochi limiti effettivi; pare infatti che la sua capacità di “copiare” le sembianze delle persone con cui viene in contatto sia cambiata, anzi si sia perfezionata. Ma questa mutazione ha in realtà un limite proprio nella possibilità che lo stesso Karlo perda progressivamente la sua umanità, condannandosi ad un’esistenza priva di identità stabile. Riuscirà Batman a sfruttare questa debolezza del nemico? Degna di nota è l’apparizione di un “prototipo” dell’armatura di Batman Beyond. Scott Snyder si cimenta nel mostrarci l’ennesimo risvolto della mente traumatizzata di Bruce in seguito alla morte di Damian, ma la storia manca di mordente di una caratterizzazione netta dei comprimari. Greg Capullo invece tiene sempre una certa regolarità alle matite: non ha grossi cali, anzi, però non ti lascia neanche a bocca aperta davanti alle sue tavole (ma c’è da dire che lo storytelling è sempre di ottimo livello). Insomma questa storia di passaggio si fa leggere, ma spero in un’impennata della testata grazie a Zero Year, la prossima run del duo.
Si conclude questo mese anche la storia breve che coinvolgeva un team-up classico della DC Comics ovvero Batman e Superman. Quest’ultimo era arrivato a Gotham per “consolare” il vecchio amico, che però – come è facile immaginare – non è un tipo che si lascia andare a facili sentimentalismi. Ma subito sono stati impegnati da una minaccia magica, che ha messo in difficoltà l’Azzurrone (da sempre poco protetto contro la magia). Al di là della storia di per sé che, per il poco spazio a disposizione, non poteva analizzare a fondo determinate dinamiche. Quello che però mi ha davvero colpito è stato il team creativo messo in opera, formato da James Tynion IV (co-autore della Corte dei Gufi) e – soprattutto – sua spettacolarità Alex Maleev. Il disegnatore ha fornito una marcata impronta dark alla narrazione e credo che tutti i lettori sognino un tratto del genere sulla testata del Cavaliere Oscuro. Altri due anni di Snyder+Capullo? Staremo a vedere cosa combineranno.
Detective Comics #21
Il mese scorso si è conclusa la lunga saga con protagonista un nuovo villain, il Pinguino Imperatore, nato sulla scia di un decadente Oswald Cobblepot. Questa volta Batman (scritto da John Layman e disegnato da Scott Eaton) dovrà fronteggiare una minaccia venuta dal passato, qualcuno che ha conosciuto molto bene. La storia si ricollega a due vecchi numeri di Batman (#13 e #19) e mostra un Layman più pronto nella gestione dei comprimari. Malgrado io preferisca Fabok sulle avventure del Crociato Incappucciato, anche Eaton non si fa disprezzare, tra alti e bassi. Quello che non mi ha molto convinto è la grafica del nemico di turno, troppo aderente ad un tipico canone dei nemici provenienti dalla Setta delle Ombre (o giù di lì). Viene inoltre fatto intravedere forse un redivivo R’as al Ghul, che potrebbe aumentare l’interesse per questa testata; staremo a vedere.
Nightwing #21
Una buona ripresa si nota invece su Nightwing questo mese, anche se il merito va ad un Brett Booth particolarmente in forma ai disegni: la migliore impostazione delle tavole, unita ad una maggiore padronanza dello storytelling, riescono a fornire il giusto collante alla storia. I testi di Kyle Higgins sono ancora poco definiti, soprattutto in alcune cliché narrativi che stufano rapidamente nei fumetti: il cattivo che diventa buono, il buono che raggira l’ex-cattivo e l’eroe braccato dalla Polizia come un comune criminale (o vigilante, che a Chicago è la stessa cosa). La scelta di spostare Dick Grayson in un nuovo contesto va sfruttata al meglio e bisogna spingere l’acceleratore su questa serie, per evitare che il primo Ragazzo Meraviglia si dimostri l’ennesimo personaggio che non può operare fuori dall’ombra proiettata dal Pipistrello di Gotham. La scelta di dividere la Bat-family deve essere perseguita con cognizione di causa e al momento questo su Nightwing non s’è visto.
Per questo mese è tutto, ci rileggiamo il prossimo con il mensile Batman, mentre nei prossimi giorni arrivano le recensioni degli altri mensili DC Comics.