Lanterna Verde #21 – L'Ira della Prima Lanterna

La lunga cavalcata di Geoff Johns su Lanterna Verde si appresta a raggiungere la sua conclusione, che sarà sicuramente entusiasmante. Le altre due testate contenute in Lanterna Verde #21 approfondiscono il passato di personaggi conosciuti ai lettori delle storie dei Guerrieri di Smeraldo, il tutto sotto l’etichetta del crossover L’Ira della Prima Lanterna.

Green Lantern #18 (cover di Gary Frank)

Un mondo senza luce, dove i corpi dei morti si aggirano senza sosta, un mondo dove non c’è speranza e la forza di volontà non può contrastare l’oscurità: questa è la Zona Morta, dimensione sotto il controllo di William Hand (Mano Nera), nella quale Hal Jordan e Sinestro sono intrappolati. Ma a farli compagnia ora c’è anche Simon Baz, nuova Lanterna Verde terrestre in possesso dell’anello “frammentato” appartenente proprio al duo rivale Jordan-Sinestro. Come al solito ci troviamo dinanzi alla perfetta caratterizzazione dei ruoli all’interno della storia, con un Sinestro molto determinato a non farsi surclassare da una banda di terrestri qualunque, ma anche deciso a salvare il suo pianeta d’origine, Korugar. A contrapporsi a lui c’è Hal, che è pronto a tutto pur di fermare non solo la minaccia di Volthoom, ma anche quella del Korugariano suo compagno di sventure. Encomiabile anche il lavoro svolto da Szymon Kudranski che rappresenta la Zona Morta a tinte cupe, in netta contrapposizione col mondo esterno disegnato da Ardian Syaf. Un numero che fa venire l’acquolina in bocca per il gran finale e che ha mostrato come le vecchie rivalità siano sempre dure a morire.

Green Lantern Corps #18

Dopo essersi occupata del passato di Guy Gardner, la testata del Corpo delle Lanterne Verdi analizza i trascorsi di un altro terrestre in possesso dell’Anello della Volontà: John Stewart. Questa volta però Peter J. Tomasi e ChrissCross fanno un po’ un giro a vuoto, con una storia piuttosto insipida, senza mordente grafico. Soprattutto i disegni questo mese sono la nota dolente della testata, malgrado in passato l’autore abbia dato prova di non essere un artista di scarso valore; in questo #18 però i disegni sono molto sottotono e, soprattutto, non hanno molta continuità: spesso l’aspetto dei personaggi è raffazzonato e indeciso, variabile in ogni pagina. Tomasi però ci mette del suo ed è lontano anni luce dalle trame realizzate su Batman & Robin. Qui la penna è stanca, piuttosto spigolosa in alcuni passaggi logici e i salti sulle varie linee temporali sono, a volte, confusionari. Nella storia si analizza anche lo Zaffiro Stellare Fatality, ma sembra inserita più per “allungare il brodo” che per aggiungere qualcosa alla storia. Insomma molto deludente, si spera in un miglioramento futuro.

Green Lantern New Guadrians #18

Tony Bedard è invece il direttore d’orchestra di questa testata, che riesce a dare una coerenza maggiore ad una storia già di per sé sconnessa. Infatti si ripete il solito schema narrativo di questa Ira della Prima Lanterna: Volthoom appare nel passato di Carol Ferris, Larfreeze e Santo Viandante per cambiarne le trame e le conseguenze, invertire i ruoli e cercare di spronare i personaggi ad agire (ed a provare emozioni, di cui il perfido antagonista si nutre). Hendry Prasetyo disegna la parte di storia con protagonista lo Zaffiro Stellare della Terra e compagna di Hal Jordan, Carol Ferris: il suo stile, che ricorda molto il manga, si fa apprezzare, ma è molto sconnesso dal resto dei disegni della testata; Jim Calafiore disegna la parte della sola ed unica Lanterna Arancione, Larfreeze: lui è forse il migliore dei tre disegnatori, o almeno quello che è più coerente con lo stile DC Comics, molto realistico; la terza parte della storia è invece disegnata da Javier Pulido, che si occupa di Santo Viandante, la Lanterna Blu della Speranza: anche qui ci troviamo dinanzi a disegni non molto coerenti col tipo di storia e col tipo di tratto solito della casa editrice, uno standard di disegno piuttosto difficile da apprezzare. Trama ripetitiva, disegni poco coesi e pochezza narrativa non fanno brillare questa testata.

Questo mese è servito come pausa per gli artisti impegnati su Lanterna Verde (soprattutto dal punto di vista grafico, molte incertezze) e quindi speriamo in un finale col botto di questa ultima saga della gestione Geoff Johns. Per questo mese è tutto, ci leggiamo alla prossima.

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