“Se il diciottenne si svegliasse di colpo una notte. Si alzasse. Ed allo specchio si vedesse [per magia] per maledizione con la faccia con la pelle dei suoi futuri cinquantanni, [morirebbe] vomiterebbe. Ma invece, ma invece, scivolando secondo dopo secondo, per anni e poi decenni, sempre distratto da altro. Un giorno, non più diciottenne ello si alzerà. Andrà allo spicchio [nel bagno] e si vedrà mica male per quel momento, di colpo, una notte. Mica male, mica male penserà”
Ho letto Unastoria la prima volta e ho avuto una sorta di immediato appagamento, ma al tempo stesso la netta sensazione di non averne colto pienamente il senso. L’ho riletto immediatamente dopo, allora, accorgendomi, mentre lo facevo, che Unastoria non può essere colto nella sua completezza, perché ogni tavola, ogni colore, ogni singola parola che viene detta, è un elemento talmente carico di emozioni da poter essere interpretato in modo nuovo e diverso ogni volta. Si tratta del degno ritorno di Gianni Pacinotti, in arte Gipi, sulla scena del fumetto italiano, dopo quasi tre anni di assenza dovuta ai progetti cinematografici che lo hanno visto impegnato nel ruolo di regista del film “L’Ultimo Terrestre”.
L’autore si riaffaccia al mondo fumettistico con un’opera meravigliosa, al confine tra sogno e ragione, tra claustrofobia e liberazione. In un continuo e toccante parallelismo tra terra e uomo, nel quale, alla perpetuità della prima, si contrappone la caducità dell’esistenza umana, l’autore ci accompagna in un’emozionante viaggio all’interno della labile mente dei protagonisti. E’ solo grazie alla benevolenza della natura, infatti, che l’uomo soffre in modo attenuato questa inevitabile e rapida mortalità. Come se la mente sviluppasse dei meccanismi auto protettivi che ci impediscono di razionalizzare un destino, talmente effimero e miserabile, che ci sconvolgerebbe ineluttabilmente.
“Perché teniamo procedure di sicurezza e protezione interne..sai?”
Unastoria è la storia di Silvano, uno scrittore che ad un tratto della propria vita sembra perdere la strada; e, con essa, anche gli affetti più cari. Ma la storia di Silvano è in qualche modo legata a quella del suo bisnonno Mauro, soldato che visse sulla sua pelle l’orrore della Prima Guerra Mondiale. Silvano si immerge nell’avida lettura della corrispondenza del bisnonno, perdendo così gradualmente il contatto con ciò che lo circonda. Il dolore, i ricordi e le emozioni del suo antenato, si estendono nel tempo e nello spazio, diventando parte del suo stesso retaggio. Un’eredità di emozioni che irrimediabilmente viene raccolta anche dalla figlia del protagonista, in un intreccio di storie diverse, destinate a diventare una sola. Unastoria.
In una continua e toccante analogia tra natura e uomo, tra terra e corpo, al modellamento dell’ambiente circostante, corrisponde un lento invecchiamento del corpo e dell’animo umano. Attraverso frammenti di storia, di vita dei protagonisti, il racconto si snoda senza rispettare un preciso ordine cronologico dei fatti, ma viene invece percepito dal lettore attraverso i turbamenti dei suoi protagonisti. La lettura dell’opera è un doloroso travaglio, mediante il quale il lettore arriva a comprendere l’inestricabile rapporto tra passato, presente e futuro.
Naturalmente, oltre a quanto detto c’è molto di più. L’opera contiene ad esempio un’attenta, ma al tempo stesso viscerale, riflessione sulla natura umana, su ciò che l’individuo è disposto a fare per la propria sopravvivenza, sul modo che abbiamo di rapportarci ai nostri affetti e soprattutto a noi stessi; mentre il finale agrodolce ci costringe alle inevitabili riflessioni sulle scelte etiche cui la vita ci mette di fronte. In ogni caso, come detto, si tratta di un racconto talmente intimo e introspettivo da poter assumere diversi e molteplici significati agli occhi del lettore.
Quanto detto ci viene mostrato attraverso l’alternarsi di tavole più o meno dettagliate, a seconda dell’intensità del racconto; e di meravigliosi acquerelli, talmente evocativi e coinvolgenti da trasmettere un flusso continuo di emotività al lettore. Un avvicendamento che procede coerentemente e di pari passo con i cambi di contesto, di epoca e di personaggi. Immagini talmente potenti, da descrivere e raccontare la natura per ciò che esattamente è: spietata e potente, ma al tempo stesso bellissima.
Edito da Coconino Press al prezzo di € 18,00, Unastoria è un libro commuovente e intenso, che racconta al lettore la caducità dell’esistenza umana, attraverso le meraviglie della natura, dei suoi spettacoli, dei suoi colori, della sua forza. Un volume che andrebbe letto e riletto per essere compreso pienamente e che, di certo, non può e non deve mancare nella vostra libreria.
“Anche nel buoi della notte più scura…il cielo possiede una luce sua. Mi chiedo, amore, da dove viene questo chiarore? Non dalle stelle che son troppo lontane…non dalla luna assente. Viene dai nostri desideri forse? Che siano i nostri cuori, le speranze, a illuminare il cielo? O le nostre famiglie, le loro preghiere. I nostri bambini. Tu”