Superior Spider-Man #3

Terzo numero per Superior Spider-Man, terza recensione… per quello che è sicuramente il miglior numero di SSM finora uscito in Italia (okay, non è che ne siano usciti tanti… ma lasciate che mi gasi lo stesso).

Dove eravamo rimasti? Oh, sì: SpOck (e consentitemi di ricordare per la centesima volta che non detengo il copyright per il nome) uccide Massacro in uno scatto d’ira, guadagnandosi – addirittura – il favore di J.J.J., che Peter – in tanti anni di buone azioni – non era riuscito a ottenere, se non per brevi periodi.

Ma non è finita qui: Superior SM, su richiesta del gioviale sindaco JJJ, fa pure il culo a Screwball e Jester (che se metti in serie P, sei già generoso): Ock, come Peter, ha vissuto una brutta gioventù e se ne ricorda quando, essendo quasi stato sconfitto dai tizi sopracitati che nessuno conosce, viene deriso non solo da loro, ma anche da tutto il popolo del Web; e visto che ora ha il grande potere dell’Uomo-Ragno ha disposizione, ritiene che sia giunto il momento di togliersi tutti i sassolini dalle scarpe e di cambiare i connotati un po’ a tutti coloro che gli capitano a tiro.
Devo dire che questo Uomo-Ragno incazzato non mi lascia impassibile durante la lettura: anzi, non solo resto sgomento da ciò che leggo ma, quasi quasi, mi domando se non faccia bene a sfogare tutto il suo rancore su questi arroganti che si prendono gioco degli altri – perché diciamo che sarebbe la cosa che io, probabilmente, farei al posto suo.Quando però vedi lo “spettro” di Peter inginocchiato che, disperato, urla “CHE HAI FATTO?!”, capisci la differenza tra l’Uomo-Ragno che ami e l’impostore che, invece, stai amando odiare.

SpOck, poi, se la prende pure con Cardiac, un medico che opera al di fuori della legge, ma il cui è unico scopo è quello di salvare vite umane. Infatti, quando vede che sta cercando di rubare il suo scanner neuronale, si imbestialisce non poco, poichè – nel suo egoismo – crede di essere l’unica persona che debba poter usufruire del suo genio. Però, quando capisce che Cardiac lo aveva rubato al solo scopo di salvare una vita umana che egli stesso aveva contribuito a rovinare, si ravvede ed esegue l’operazione in prima persona. Riceve pure un bellissimo peluche rosa e siamo tutti felici e contenti.

Noi. Peter invece no, se la passa proprio male: grazie a un’analisi del suo cervello che gli stessi Vendicatori hanno fornito (dei geniacci, eh), ora Ock ha capito che Peter è ancora cerebralmente attivo e che mira a rimpossessarsi del suo stesso corpo (che brutta persona, vero?). Ock ha deciso, quindi, di fare una Peter-ectomia. Cliffhanger sicuramente d’effetto, che mi elettrizza e mi impaurisce allo stesso tempo: per la prima volta, ho avuto il timore che Peter possa davvero non tornare mai più. Per fortuna, è durato solo un attimo. Qualcosa si inventeranno sicuramente.

Tre episodi disegnati da un ottimo Humberto Ramos, che in alcune tavole è spettacolare, in altre non dà il meglio di sé (per esempio, in quelle un po’ affollate). Per il resto, ottimo lavoro.

Ho finito? No. In verità, in verità, vi dico: ci sarebbe ancora da parlare del Ragno Rosso… e quando devo farlo, è sempre un problema, dato che non so mai cosa dire: sicuramente meno elettrizzante, ma comunque abbastanza convincente, anche se non imprescindibile. Scarlet Spider è ancora alla prese con il traffico di schiavie lo vediamo ancora in preda ai suoi dubbi esistenziali: ha appena capito che più lotta, più ci sarà da lottare e che non può fare niente per cambiare la situazione. Benvenuto nel mondo degli eroi, insomma. 

Niente più da dire, quindi, se non che aspetto con ansia il secondo volume e che vi do appuntamento al mese prossimo! 

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