Wolverine & gli X-men #17

Da tempo i fumetti di supereroi non sono più quelli di una volta. Con le esigenze dei nuovi lettori non bastavano più le scazzottate fra eroi e criminali. C’era bisogno di sentimenti, introspezione, insomma di prodotti più maturi. E così questi fumetti sono diventati qualcosa di più impegnativo ed emozionante.
Abbiamo avuto Vendicatori Divisi, dove gli Avengers si sono dimostrati tragicamente fallibili. C’è stata Civil War, in cui gli uomini che si spalleggiavano da una vita hanno lottato furiosamente fra loro. E ha preso piede il Dark Reign, un periodo in cui il marcio della società è venuto a galla.
A volte, però, c’è bisogno di guardare di nuovo al passato. A soddisfare questa esigenza ci pensa Wolverine & gli X-Men. Con ciò non voglio dire che questa testata sia antiquata. Tutt’altro. Io credo che ci dia il sano divertimento disinteressato di un tempo.
Un divertimento presentato superbamente.

Prendiamo per esempio la storia completa di questo numero: Il più Grande Freakshow del Mondo. Già il titolo fa sorridere, ma sfogliate le prime pagine e troverete gli X-Men in una situazione ancora più bizzarra e imbarazzante. Qui Aaron fa una delle cose in cui è più bravo: è dissacrante. Poi dà anche spazio alla violenza che può esserci benissimo senza dare l’impressione di esagerare. In seguito arriva l’azione che noi tanto amiamo, mentre ci viene raccontato qualcosa di più su un personaggio chiave della serie. Alla fine, quando si chiude questa parata di humor, di azione e, occasionalmente, di vicende sentimentali, ecco che arriva un colpo di scena ben piazzato e inaspettato.
Non c’è che dire: Jason Aaron è un maestro. Quando scriveva la serie regolare di Wolverine faceva un lavoro superbo, infatti, grazie a lui, abbiamo avuto uno dei migliori Logan di sempre (forse il migliore). Ma qui si supera. Raggiunge decisamente un altro livello.
E vogliamo parlare di Nick Bradshaw, il disegnatore? E’ stata la scelta più azzeccata che si potesse fare per questa serie. Ha una cura per i particolari meravigliosa e i colori di Laura Martin non fanno che amplificare la potenza dei disegni. Sceneggiatore esperto e disegnatore impeccabile. Volete altro?

Poi abbiamo mezzo episodio di X-Force (sembra che dovremo abituarci all’idea). Procede ancora con un po’ di lentezza la serie di questa nuova formazione, ma probabilmente per i nostri eroi qualcosa di grosso bolle in pentola. La vecchia formazione aveva esordito col botto e non ci si può aspettare che i nuovi arrivati eguaglino i predecessori. Tuttavia penso che non verremo delusi da questa nuova X-Force (ricordatevi: non è quella di Cable!). Certo, forse non ci porterà a storie come Angelo Nero o Execuzione Finale, ma vedo comunque delle potenzialità. In ogni caso resta il fatto che è Ron Garney alle matite. E’ strano vedere i suoi disegni accompagnati da queste inchiostrazioni e da questi colori, ma il risultato è lo stesso eccellente. Ho finito questo numero e ne vorrei ancora.
E’ questo il bello e il brutto di questa testata. Dà dipendenza, in modo diverso dalle altre. Ci si può confortare solo rileggendo i vecchi numeri. Consiglio davvero a tutti Wolverine & gli X-Men. Anche a chi interessano poco i mutanti. Qui ci si diverte. Ci si diverte e si impara come si fanno i fumetti. Quasi completamente è merito di Jason Aaron, uno dei più grandi scrittori di fumetti Marvel contemporanei che sa quando c’è bisogno di pathos e quando è il tempo del divertimento allo stato puro.

Ripeto ancora: non perdetevelo!

Voto Globale: 8,5

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