Harbinger – L'Ascesa di Omega

Autori: Joshua Dysart (testi), Khari Evans (disegni)
Casa Editrice:Panini (Ita), Valiant (USA)
Contiene: Harbinger #1/5
Prezzo: € 9,90, 
Formato: brossurato 17 x 26, pp.128, col
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Nell’estate del 2012 Valiant comics ha progettato con coraggio e meticolosità il suo rientro in grande stile negli States. I titoli di punta della casa editrice fondata nell’89 da Jim Shooter (storico editor-in-chief Marvel) sono stati ripresi ed affidati a team creativi validissimi. Tra questi naturalmente Harbinger, creato dallo stesso Shooter e da David Lapham nel 1992, preso in carico dal duo Dysart/Evans.

Quello che ci troviamo tra le mani grazie all’edizione italiana di Panini è un vero e proprio restart, un ingresso del tutto nuovo nell’universo di Harbinger (in italiano, ‘il messaggero’) il che significa accessibilità totale per nuovi lettori.

Nel mondo di Harbinger esistono 3 tipi di esseri umani: i normali, i lantenti, esseri con poteri nascosti in attesa di esserre attivati, e gli psioti, individui che manifestano sin dalla nascita delle abilità fuori dal comune. Peter Stanchek è uno psiota e, soprattutto, un ragazzo che non ha ancora piena padronanza (né consapevolezza) del suo immenso potere. Ma Peter è anche un un fuggitivo, fugge dai dolorosi ricordi della sua infanzia e dall’istituto in cui era stato rinchiuso. Sulla sua strada incontrerà il misterioso Toyo Harada, potente psiota e gelido imprenditore la cui immensa corporation cela al suo interno la Fondazione Harbinger, una scuola per giovani dotati come Peter.

Il lavoro realizzato da Joshua Dysart è ottimo, riuscendo perfettamente ad attualizzare Harbinger grazie ad una sceneggiatura moderna dal taglio cinematografico, a dialoghi incalzanti e ad un protagonista convincente. Peter Stanchek, infatti, è un character molto interessante, non necessariamente un eroe positivo, e per molti versi ricorda il Tetsuo del manga-capolavoro Akira. Ma non è solo Peter a calamitare l’attenzione del lettore, anche lo stesso Harada e gli altri personaggi di contorno tra tutti Faith ed il monaco sanguinante, risultano molto intriganti.

Per quanto riguarda il comparto grafico, Harbinger è ottimamente illustrato da Khari Evans, che riesce a ricreare ottime atmosfere ed efficaci scene d’azione.

Nonostante un plot che può sapere di già sentito (giovani superdotati e multinazionali che vogliono strumentalizzarne le abilità), Harbinger si rivela un comic fresco, di grande qualità e con un ottimo potenziale. 

Insomma la Valiant è tornata e ci ha riportato un Harbinger in splendida forma. Non vi resta che fare la conoscenza di Peter Stanchek.

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