Eccoci al consueto appuntamento mensile con The Walking Dead versione “Bonelliana” edito in Italia da Saldapress.
Questo mese ci troviamo fra le mani l’undicesimo numero (con una cover fantastica!), e di cose ne succedono parecchie.
Ma i timori di Rick, purtroppo, si rivelano fondati: infatti Carol, che già da tempo dava evidenti segni di squilibrio, decide di mettere fine alla sua vita facendosi mordere proprio dallo zombie che Alice aveva tanto voluto. Ennesimo colpo di scena geniale di un Kirkman in gran forma che, grazie anche ai disegni di un convincente Adlard, ci regala una scena molto disturbante (in perfetto stile TWD) e, ovviamente, ricca di pathos.
E così un altro componete del gruppo se ne và e la storia continua. I sospetti che Dale nutriva nei confronti di Tyreese e Andrea (compagna di Dale) e di un loro possibile rapporto sentimentale, vengono assotigliati, visto che i due si frequentavano non per amoreggiare ma bensì per realizzare un regalo (una gamba di legno) a Dale.
Durante tutti questi avvenimenti, scopriamo (anche se ce lo aspettavamo tutti) grazie ad una serie di flashback gestiti egregiamente, che il governatore è vivo e furioso e, soprattutto, che è sulle tracce dei nostri amici. Il tempo scorre e gli scagnozzi del Governatore scoprono la prigione e corrono a riferirglielo, trovandolo intento a mutilare la sua zombiefiglia per poi baciarla (altra scena molto disturbante ed ennesima conferma della follia del “reggente” di Woodbury).
Il Governatore decide naturalmente di sferrare un attacco in forze alla prigione, attacco che coglie Rick e compagni impreparati ma, nonostante ciò, gli abitanti della prigione riescono a spuntarla obbligando alla ritirata l’esercito di Woodbury.
Sicuramente il Governatore tornerà a Woodbury a leccarsi le ferite, ma la cosa avrà amplificato l sua rabbia. Fin dove sarà disposto a spingersi adesso?
Dall’altra parte Rick e Co. hanno la consapevolezza di non essere più al sicuro.
Il conflitto prigione/Woodbury (e Rick/Governatore) sta raggiungendo il climax e, di certo, Kirkman non deluderà i lettori nell’epilogo di questo splendido arco narrativo.
Leave a Comment