Dopo alcune storie un po’ fiacche (in alcuni casi definirle fiacche significa essere buoni), finalmente la Justice League lascia intravedere ampi margini di miglioramento in questo #17. Una Justice League frammentata, un trono in bilico, un killer che non ammazza e un pizzico di magia!
Questa è la nuova recensione made in pinovipera del mensile RW Lion Justice League #17.
Justice League #15
Partiamo dalla testata che dà il nome allo spillato. Indubbiamente la Justice League doveva essere il traino del nuovo rilancio DC Comics, ma il finale della prima saga contro Darkseid, la saga contro David Greaves (tutta! Non si salva niente!) e il passaggio quasi a vuoto dell’incontro/scontro con Cheetah, stavano rischiando di far perdere interesse per la JL. Ma l’intervento del Re di Atlantide (quello ufficiale e quello “indeciso”, ovvero Aquaman), finalmente apre la strada ad una saga interessante ovvero la guerra per Il Trono di Atlantide. L’inizio non è dei migliori, un po’ confusionario e frammentato (mancano all’appello Lanterna Verde e Flash), però gli eventi catastrofici che colpiscono la Costa Est, lasciano intendere che finalmente si farà sul serio. Geoff Johns riacquista un po’ dello smalto della sua gestione su Lanterna Verde, Ivan Reis si fa trovare preparato in toto.
Voto 7 (sulla fiducia)
Aquaman #15
Una delle migliori testate del New52 a detta di molti, sbarca (mannaggia ai giochi di parole che mi vengono sempre!) su questo spillato italiano. Da abile stratega, qui Geoff Johns alza il tiro, approfondendo il rapporto tra Batman e Aquaman con un finale che però rimette in discussione il legame tra i due. Inoltre fa la sua comparsa anche il fratello di Aquaman, l’attuale sovrano di Atlantide. Insomma, possiamo cominciare a toccare con mano quello che ci aspetta nei prossimi mesi. Paul Pelletier non sfigura minimamente accanto a Reis, anzi. Una menzione d’onore (If you know what I mean) va a Mera, consorte di Aquaman, che ho adorato in “Brightest Day”.
Voto 7,5
Deathstroke #14
Prosegue un altro crossover, quello con protagonista Hawkman ovvero “Ricercato!”. Questo mese la testata di Deathstroke figura nel sommario, ma ancora una volta (come per Freccia Verde nel #16) ci troviamo davanti una storia insipida (i testi di Liefild & Williamson e i disegni di Eduardo Pansica non brillano). Unica nota positiva il cliffhanger finale, che lascia intuire botte da orbi per il prosieguo del crossover.
Voto 5
Chiude l’albo la seconda parte della storia con protagonista Black Adam, che finalmente fa qualcosa (non per colpa di Geoff Johns e Gary Frank, ma della Lion che ha spezzettato questa storia) e ci lascia presagire un imminente scontro col bambinone di nome Shazam!
Voto 6,5
Insomma, tralasciando la storia di Deathstroke, la Justice League è in ripresa (soprattutto grazie al lavoro di Geoff Johns). Qui dal covo della Vipera è tutto, ci si becca alla prossima recensione. Ciao!
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